Discussione:
Della partita IVA, del POS virtuale e dei professionisti
(troppo vecchio per rispondere)
john
2010-11-04 12:35:20 UTC
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Mi scuso per la mia ignoranza della legge italiana in tutti questi
argomenti, ma le tre cose, nel mio caso sonpo connesse e ho dovuto
raccogliere informazioni da fonti diverse (mio commercialista, Agenzia
per le entrate, INPS)

a) è ormai assodato che in Italia, se uno apre la partita IVA è
automaticamente *penalizzato* a pagare l'INPS (minimo ca. 700 euro al
trimestre) anche se non ha avuto nemmeno un centesimo di introito.
Questo ad esempio in Germania non esiste.

b) se uno si avventura a vendere prodotti online, e crea una apposita
partita IVA, puo' rischiare di non vendere niente poer un anno perchè il
software non è 'allo state of the art' desiderato, o perchè il prodotto
non si vende. Quindi perde tempo e spende circa 8000 euro all'anno per
niente.
Questa è una cosa assolutamente da evitare, ragion per cui sto sondano
altre vie.

c) Le banche che offrono il servizio di POS virtuale esigono la partita IVA

d) Non so in Italia, ma in Germania un professionista, (come ad esempio
un avvocato, un ingegnere) non ha bisogno della partita IVA. Puo' avere
introiti dalla sua professione e sarà tassato su quelli.
La faccenda dell'INPS è gestita in modo autonomo e non è correlata in
nessun modo al fatto di usare un POS virtuale.

e) Domanda da un milione di dollari : come si fa ad usare un POS
virtuale a tutti gli effetti, essendo un 'professionista' (Laurea in
Informatica) senza bisogno di avere la partita IVA ?
La IWBank (adottato in VirtualMart + Joomla) offre questo servizio e
distingue gli utenti in 'ditte' e 'privati'.
Laddove però i privati (penso includa i professionisti) non possono
avere transazioni per più di 1000,- euro al mese. E questo a me non va
bene. Perchè potrei avere un mese 'benedetto' di 5000 euro e poi niente
per tutti i successivi 11 mesi. In tal caso gli introiti non
basterebbhero nemmeno a pagare l'INPS.

Come risolvo il problema ? Cioè quello di avere un virtual POS
illimitato, senza partita IVA ?
Osid (at work)
2010-11-04 13:10:24 UTC
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Post by john
a) è ormai assodato che in Italia, se uno apre la partita IVA è
automaticamente *penalizzato* a pagare l'INPS (minimo ca. 700 euro al
trimestre) anche se non ha avuto nemmeno un centesimo di introito.
Che ogni lavoratore debba pagare *obbligatoriamente* contributi
previdenziali è giusto.
Che abbia un minimale (quello a cui ti riferisci) no. Concordo.
Nota: dipende dalla cassa previdenziale la presenza di un minimale non
dall'avere la PIVA.
Nel tuo caso presumo che sia la gestione commercianti.
Dura lex, sed lex.
Post by john
Questo ad esempio in Germania non esiste.
Un commerciante in DE non ha contribuzione obbligatoria? Male
Un commerciante in DE paga contributi in base al reddito? Bene
Post by john
b) se uno si avventura a vendere prodotti online, e crea una apposita
partita IVA, puo' rischiare di non vendere niente poer un anno perchè il
software non è 'allo state of the art' desiderato, o perchè il prodotto
non si vende. Quindi perde tempo e spende circa 8000 euro all'anno per
niente.
8000 Euro di che?
E perché mai? Contributi a parte, io pago IRPEF e addizionali in
proporzione al reddito.
Post by john
Questa è una cosa assolutamente da evitare, ragion per cui sto sondano
altre vie.
In Italia sarebbe illegale. Puoi sempre costituire una società in DE o
in UE.
Post by john
c) Le banche che offrono il servizio di POS virtuale esigono la partita IVA
E tu usa Paypal...
Post by john
d) Non so in Italia, ma in Germania un professionista, (come ad esempio
un avvocato, un ingegnere) non ha bisogno della partita IVA. Puo' avere
No.
In germania quindi i servizi professionali sono esenti IVA? Male sopra
una certa soglia, bene sotto una certa soglia.
Post by john
introiti dalla sua professione e sarà tassato su quelli.
Ma è così anche qui: minimali e acconti a parte.
Post by john
La faccenda dell'INPS è gestita in modo autonomo e non è correlata in
nessun modo al fatto di usare un POS virtuale.
Ma infatti è correlata alla PIVA non al POS virtuale.
Post by john
e) Domanda da un milione di dollari : come si fa ad usare un POS
virtuale a tutti gli effetti, essendo un 'professionista' (Laurea in
Informatica) senza bisogno di avere la partita IVA ?
Se inizi a vendere abitualmente tu svolgi un'attività di lavoro autonomo
e quindi sei obbligato ad avere la PIVA.
Post by john
La IWBank (adottato in VirtualMart + Joomla) offre questo servizio e
distingue gli utenti in 'ditte' e 'privati'.
La conosco avendo il mio c/c con loro :)
Conosco anche VirtueMart e Joomla avendo curato un progetto per un
cliente :)
john
2010-11-04 17:35:42 UTC
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Post by Osid (at work)
Che ogni lavoratore debba pagare *obbligatoriamente* contributi
previdenziali è giusto.
Certo. Ma che uno che vuole vendere, e perciò deve avere una partita
IVA, però è già assicurato privatamente sia per malattia che per
previdenza sociale, (ad esempio con una cassa tedesca perchè è vissuto
40 anni in Gemania) questo non lo trovo ragionevole.
Post by Osid (at work)
Che abbia un minimale (quello a cui ti riferisci) no. Concordo.
Nota: dipende dalla cassa previdenziale la presenza di un minimale non
dall'avere la PIVA.
Nel tuo caso presumo che sia la gestione commercianti.
Dura lex, sed lex.
Mi sembrava che mi avessero invece messo negli artigiani (produzione
software).
Post by Osid (at work)
Post by john
Questo ad esempio in Germania non esiste.
Un commerciante in DE non ha contribuzione obbligatoria?
In Germania se voglio cominciare a 'vendere' vado dall'apposito ufficio
del comune e mi registro al 'gewerbeamt' (Gewerbe = attività commerciale).
Non mi costa niente. Non ci sono costi fissi, a meno che non ti iscrivi
alla camera di commercio e costa ca. 110 euro all'anno.

La prevcidenza sociale e la cassa malattia le devi fare separatamente,
ma ri riferiranno SOLAMENTE alla TUA cassa malattie e la TUA pensione
personale.

Male
Post by Osid (at work)
Un commerciante in DE paga contributi in base al reddito?
Ovvio. Ma questo non è il prblema che volevo mettere a fuoco.
Post by Osid (at work)
Post by john
b) se uno si avventura a vendere prodotti online, e crea una apposita
partita IVA, puo' rischiare di non vendere niente poer un anno perchè il
software non è 'allo state of the art' desiderato, o perchè il prodotto
non si vende. Quindi perde tempo e spende circa 8000 euro all'anno per
niente.
8000 Euro di che?
sorry, 3000 euro all'anno di INPS
Post by Osid (at work)
E perché mai? Contributi a parte, io pago IRPEF e addizionali in
proporzione al reddito.
La bolletta INPS che mi è arrivata è di 750, e i trimestri successivi
esattamente del doppio.
SENZA AVER AVUTO NESSUNA ENTRATA.
Post by Osid (at work)
Post by john
c) Le banche che offrono il servizio di POS virtuale esigono la partita IVA
E tu usa Paypal...
Paypal non é iffuso come le carte di credito (Visa, Mastercard, American
Express)
Post by Osid (at work)
Post by john
d) Non so in Italia, ma in Germania un professionista, (come ad
esempio
Post by john
un avvocato, un ingegnere) non ha bisogno della partita IVA. Puo' avere
No.
In germania quindi i servizi professionali sono esenti IVA? Male sopra
una certa soglia, bene sotto una certa soglia.
Certamente pagano l'IVA, ma non sono obbligati a 'fondare una attività
commerciale' (Gewerbe).
Post by Osid (at work)
Post by john
introiti dalla sua professione e sarà tassato su quelli.
Ma è così anche qui: minimali e acconti a parte.
Ma infatti è correlata alla PIVA non al POS virtuale.
Ma se non hai la P IVA non ottieni nemmeno un POS virtuale.
E PIVa vuol dire automatcamente 'pagare l'INPS anche se non hai introiti'.
Post by Osid (at work)
Se inizi a vendere abitualmente tu svolgi un'attività di lavoro autonomo
e quindi sei obbligato ad avere la PIVA.
Non ho niente contro la partita IVA. Ho tutto in contrario a pagare
l'INPS dato che io non ne ho bisogno.
Gabriele
2010-11-04 18:19:57 UTC
Permalink
[cut]
Post by john
Post by Osid (at work)
E tu usa Paypal...
Paypal non é iffuso come le carte di credito (Visa, Mastercard, American
Express)
[cut]

Guarda che PayPal serve principalmente proprio per accettare da parte di
chiunque i pagamenti con carta di credito!

Mi sa che è meglio se investi un po' di tempo nella lettura del sito PayPal
per commercianti, anche se è dispersivo.
Io per 19 euro mi son comprato un libro "E-commerce con PayPal" edito da Apogeo.

A parte ciò, se ti hanno iscritto come artigiano è pure meglio rispetto a
come commerciante; di solito gli artigiani hanno più sgravi e più
sovvenzioni, informati bene alla CCIAA.
Comunque ho sempre trovato indecente che fosse l'omino della CCIAA a
decidere per me in che categoria inserirmi.

Fossi in te, cercherei il modo di operare dalla Germania.

ciao e buon lavoro!

Gabriele
Osid
2010-11-04 19:57:50 UTC
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Il giorno Thu, 04 Nov 2010 18:35:42 +0100, john, colmo di stock options
della startup employer, non ci guadagno un cent e, in preda all'epic
Post by john
Certo. Ma che uno che vuole vendere, e perciò deve avere una partita
IVA, però è già assicurato privatamente sia per malattia che per
previdenza sociale, (ad esempio con una cassa tedesca perchè è vissuto
40 anni in Gemania) questo non lo trovo ragionevole.
Informati alla sede INPS più vicina: potrebbe esserci un accordo
bilaterale Italia-Germania che evita la doppia contribuzione
previdenziale.
Però se, al momento, non paghi contributi in Germania credo a logica che
tu sia obbligato a pagare in Italia.
Se invece percepisci una pensione dalla Germania è altrettanto logico
che tu sia comunque obbligato al pagamento dei contributi.
Post by john
Mi sembrava che mi avessero invece messo negli artigiani (produzione
software).
Allora ti riassumo la questione:
sei obbligato a pagare un minimo di 2874,24 Euro annui di contributi, se
hai un reddito fino a 14334 Euro.
Oltre paghi un'aliquota compresa tra il 20% ed il 21% del reddito. La
parte eccedente i 92147 Euro di reddito è esente.
Paghi in 4 rate annue.

Per saperne di più:

< http://www.inps.it/newportal/default.aspx?sID=;0;5637;5655;&lastMenu=
5655&iMenu=1&iNodo=5655&p4=2 >
Post by john
In Germania se voglio cominciare a 'vendere' vado dall'apposito ufficio
del comune e mi registro al 'gewerbeamt' (Gewerbe = attività commerciale).
Non mi costa niente. Non ci sono costi fissi, a meno che non ti iscrivi
alla camera di commercio e costa ca. 110 euro all'anno.
Quindi come in Italia sul piano fiscale.
Post by john
La prevcidenza sociale e la cassa malattia le devi fare separatamente,
ma ri riferiranno SOLAMENTE alla TUA cassa malattie e la TUA pensione
personale.
Ma saranno obbligatorie anche lì suppongo.
Il concetto di cassa malattie in Italia è, fortunatamente, inesistente
essendoci il SSN mentre per la pensione è ancora la stessa cosa.
Post by john
La bolletta INPS che mi è arrivata è di 750, e i trimestri successivi
esattamente del doppio.
SENZA AVER AVUTO NESSUNA ENTRATA.
Perché la gestione artigiani INPS ha il concetto di minimale.
Minimale = minimo da pagare *indipendentemente* da quanto guadagni (e SE
guadagni).

Purtroppo è una "rapina" alla stregua degli acconti IRPEF, IRAP, INPS.
Consolati: anche i fortunelli di Inarcassa hanno questo balzello.
Post by john
Paypal non é iffuso come le carte di credito (Visa, Mastercard,
American Express)
PayPal è un *sistema* di pagamento che consente di pagare tramite le
carte che hai citato :)
Post by john
Ma se non hai la P IVA non ottieni nemmeno un POS virtuale.
Falso. Con PayPal puoi incassare tramite VirtueMart pagando con carta di
credito.
Quello che cambia sono le commissioni ed i limiti d'incasso mensili.
Post by john
E PIVa vuol dire automatcamente 'pagare l'INPS anche se non hai introiti'.
Solo per alcune categorie: io ho la PIVA ma rientro nella gestione
separata INPS e pago in base al reddito senza minimali.
--
Lo straordinario avvelena anche te: addestra il tuo PM a non
richiederlo.
john
2010-11-05 06:16:15 UTC
Permalink
Post by Osid
Falso. Con PayPal puoi incassare tramite VirtueMart pagando con carta di
credito.
Quello che cambia sono le commissioni ed i limiti d'incasso mensili.
cioè come i 1000 Euro per i 'privati' di IWBank ? Sono troppo pochi.
Post by Osid
Post by john
E PIVa vuol dire automatcamente 'pagare l'INPS anche se non hai introiti'.
Solo per alcune categorie: io ho la PIVA ma rientro nella gestione
separata INPS e pago in base al reddito senza minimali.
scusa la domanda personale : a che categoria appartieni ?
Osid (at work)
2010-11-05 09:18:00 UTC
Permalink
Post by john
cioè come i 1000 Euro per i 'privati' di IWBank ? Sono troppo pochi.
No.
Maggiori info qui:
< https://www.paypal.com/it/cgi-bin/webscr?cmd=_fees-rate-about-outside
Ti bastano oltre 100000 EUR al mese di pagamenti ricevuti? :)
Post by john
scusa la domanda personale : a che categoria appartieni ?
Puoi chiedermi quello che vuoi :)
Io appartengo alla categoria dei "professionisti senza cassa
previdenziale" ovvero alla gestione separata INPS.

Maggiori info qui:
< http://www.inps.it/newportal/default.aspx?sID=%3b0%3b5637%3b5646%
3b5648%3b&lastMenu=5648&iMenu=1&iNodo=5648&p4=2 >
John
2010-11-07 20:56:44 UTC
Permalink
Post by Osid (at work)
Post by john
cioè come i 1000 Euro per i 'privati' di IWBank ? Sono troppo pochi.
No.
< https://www.paypal.com/it/cgi-bin/webscr?cmd=_fees-rate-about-outside
Ti bastano oltre 100000 EUR al mese di pagamenti ricevuti? :)
mi sembra che si riferisca alla categoria 'commercianti', non 'privati'.
Per i quali il reqisito è avere partita IVA e magari iscrizione alla
camera di commercio.
Post by Osid (at work)
Post by john
scusa la domanda personale : a che categoria appartieni ?
Puoi chiedermi quello che vuoi :)
Io appartengo alla categoria dei "professionisti senza cassa
previdenziale" ovvero alla gestione separata INPS.
< http://www.inps.it/newportal/default.aspx?sID=%3b0%3b5637%3b5646%
3b5648%3b&lastMenu=5648&iMenu=1&iNodo=5648&p4=2 >
Lunedì andrò personalmente all'INPS per vederci un po' più chiaro nella
faccenda...
Marcoxxx
2010-11-04 22:05:22 UTC
Permalink
Post by john
Certo. Ma che uno che vuole vendere,
Mi sa che e' questo il problema.
Post by john
e perciò deve avere una partita
IVA,
Per quanto ne so io, avere una p.iva non e' sufficiente.
Devi anche iscriverti alla camera di commercio (in altre parole diventi un
commerciante, non un semplice lavorare a p.iva. In quest'ultimo caso non
ci sarebbero i 3000 Euro da versare, ma credo che potresti solo fare
"collaborazioni professionali" e non "vendere")
Post by john
però è già assicurato privatamente sia per malattia che per
previdenza sociale, (ad esempio con una cassa tedesca perchè è vissuto
40 anni in Gemania) questo non lo trovo ragionevole.
In genere se tu fossi un lavoratore p.iva senza essere un commerciante e
sei gia' iscritto ad un'altra cassa i contributi inps che paghi all'inps
sono inferiori a quelli che pagheresti se tu non fossi iscritto a nessuna
cassa, pero' non so se questo valga anche nel caso di iscrizione a "casse"
non italiane. E non so se per i commercianti valga la stessa cosa.
Post by john
Mi sembrava che mi avessero invece messo negli artigiani (produzione
software).
A parte che la produzione software teoricamente dovrebbe essere vista come
"un'attivita' editoriale" per cui mi sembra strano che sia compresa tra
gli "artigiani" (ma non mi stupirebbe) e' probabile che in questo caso
valgano le stesse regole che per commercianti
Post by john
In Germania se voglio cominciare a 'vendere' vado dall'apposito ufficio
del comune e mi registro al 'gewerbeamt' (Gewerbe = attività commerciale).
Non mi costa niente. Non ci sono costi fissi, a meno che non ti iscrivi
alla camera di commercio e costa ca. 110 euro all'anno.
Credo che la differenza stia qui. In Italia puoi "lavorare" senza
iscriverti alla camera di commercio, ma probabilmente devi iscriverti
obbligatoriamente (a questa o a qualcosa di equivalente nel caso degli
artigiani) se non vuoi solo lavorare ma vuoi anche "vendere" (o anche se
vuoi solo "vendere").
Post by john
sorry, 3000 euro all'anno di INPS
Io sapevo che quella era la cifra che pagava chi si iscriveva alla camera
di commercio, anche se non fatturava.
Post by john
La bolletta INPS che mi è arrivata è di 750, e i trimestri successivi
esattamente del doppio.
SENZA AVER AVUTO NESSUNA ENTRATA.
Ma non dipende dall'apertura della P.iva, ma dal fatto che ti hanno
iscritto alla camera di commercio (o qualcosa di simile se ti hanno messo
tra gli artigiani)
Post by john
Ma se non hai la P IVA non ottieni nemmeno un POS virtuale.
E PIVa vuol dire automatcamente 'pagare l'INPS anche se non hai introiti'.
None.... Io la p.iva ce l'ho e l'inps la pago solo se ho introiti. Pero'
non "vendo" niente.

Probabilmente per l'uso del pos (o meglio per "vendere qualcosa",
indipendentemente se te lo fai pagare con il pos o se te lo fai pagare in
contanti) non e' richiesta *solo* la p.iva ma anche l'iscrizione alla
camera di commercio o simili. Altrimenti, se fosse richiesta solo la
p.iva, non pagheresti se non hai introito
Post by john
Post by Osid (at work)
Se inizi a vendere abitualmente tu svolgi un'attività di lavoro autonomo
e quindi sei obbligato ad avere la PIVA.
Non ho niente contro la partita IVA. Ho tutto in contrario a pagare
l'INPS dato che io non ne ho bisogno.
Il tuo problema non e' la p.iva ma l'iscrizione alla camera di commercio
(o qualcosa del genere)
Ma temo che se vuoi "vendere" in italia tu non possa fare a meno di tale
iscrizione. Dovresti sentire un commercialista, piu' che degli informatici


Ciao,
Marco
--
questo articolo e` stato inviato via web dal servizio gratuito
http://www.newsland.it/news segnala gli abusi ad ***@newsland.it
john
2010-11-05 06:28:58 UTC
Permalink
Post by Marcoxxx
Ma non dipende dall'apertura della P.iva, ma dal fatto che ti hanno
iscritto alla camera di commercio (o qualcosa di simile se ti hanno messo
tra gli artigiani)
deve essere quello.
Post by Marcoxxx
None.... Io la p.iva ce l'ho e l'inps la pago solo se ho introiti. Pero'
non "vendo" niente.
ecco. Io invece voglio 'vendere'. Anche se si tratta solo di software.
Post by Marcoxxx
Probabilmente per l'uso del pos (o meglio per "vendere qualcosa",
indipendentemente se te lo fai pagare con il pos o se te lo fai pagare in
contanti) non e' richiesta *solo* la p.iva ma anche l'iscrizione alla
camera di commercio o simili. Altrimenti, se fosse richiesta solo la
p.iva, non pagheresti se non hai introito
...ecco il busillis. Deve essere proprio questa la causa.
Post by Marcoxxx
Il tuo problema non e' la p.iva ma l'iscrizione alla camera di commercio
(o qualcosa del genere)
Ma temo che se vuoi "vendere" in italia tu non possa fare a meno di tale
iscrizione. Dovresti sentire un commercialista, piu' che degli informatici
più che giusto. ritornerò dal mio commercialista.

Volevo solo sentire gli altri informatici 'cosa fanno' :-)

Grazie di tutti i feedback.
Osid (at work)
2010-11-05 09:22:27 UTC
Permalink
Post by Marcoxxx
Per quanto ne so io, avere una p.iva non e' sufficiente.
Devi anche iscriverti alla camera di commercio (in altre parole diventi un
Confermo a meno che tu non venda tramite i vari AppStore like: in questo
caso è evitabile l'iscrizione alla CCIAA.
Post by Marcoxxx
sono inferiori a quelli che pagheresti se tu non fossi iscritto a nessuna
cassa, pero' non so se questo valga anche nel caso di iscrizione a "casse"
non italiane. E non so se per i commercianti valga la stessa cosa.
A quanto mi risulta commercianti ed artigiani non hanno un'aliquota
diversa qualora versino già in un'altra contribuzione obbligatoria.
Noi in gestione separata abbiamo l'aliquota al 17% in questo scenario:
infatti io adesso essendo anche dipendente sono passato, con mia somma
gioia, a questa aliquota per la GestSep :)
Post by Marcoxxx
A parte che la produzione software teoricamente dovrebbe essere vista come
"un'attivita' editoriale" per cui mi sembra strano che sia compresa tra
gli "artigiani" (ma non mi stupirebbe) e' probabile che in questo caso
Per il fisco vieni inquadrato come artigiano o commerciante.
Hermooz
2010-11-04 14:05:43 UTC
Permalink
Post by john
b) se uno si avventura a vendere prodotti online, e crea una apposita
partita IVA, puo' rischiare di non vendere niente poer un anno perchè il
software non è 'allo state of the art' desiderato, o perchè il prodotto
non si vende. Quindi perde tempo e spende circa 8000 euro all'anno per
niente.
da dove tiri fuori questa cifra?
Post by john
e) Domanda da un milione di dollari : come si fa ad usare un POS
virtuale a tutti gli effetti, essendo un 'professionista' (Laurea in
Informatica) senza bisogno di avere la partita IVA ?
Boh, non sono un commercialaio ma ad occhio direi che in Italia
attività commerciale senza partita IVA non la puoi fare. O trovi il
modo di esternalizzare il tutto (poi o aspetti il prossimo scudo
fiscale o l'IVA la paghi al momento di far rientrare i soldi) o in
qualche modo devi trovare una persona giuridica cui imputare tutto.
Non capisco pero' perchè ti concentri sulla figura del professionista:
non sarebbe più adatta una impresa individuale o meglio ancora una
srl?

bye!
john
2010-11-04 17:38:18 UTC
Permalink
Post by Hermooz
Post by john
b) se uno si avventura a vendere prodotti online, e crea una apposita
partita IVA, puo' rischiare di non vendere niente poer un anno perchè il
software non è 'allo state of the art' desiderato, o perchè il prodotto
non si vende. Quindi perde tempo e spende circa 8000 euro all'anno per
niente.
da dove tiri fuori questa cifra?
sorry, errore fu. 750 x 4 = 3000.
1500 x 4 = 6000.
Post by Hermooz
Post by john
e) Domanda da un milione di dollari : come si fa ad usare un POS
virtuale a tutti gli effetti, essendo un 'professionista' (Laurea in
Informatica) senza bisogno di avere la partita IVA ?
Boh, non sono un commercialaio ma ad occhio direi che in Italia
attività commerciale senza partita IVA non la puoi fare. O trovi il
modo di esternalizzare il tutto (poi o aspetti il prossimo scudo
fiscale o l'IVA la paghi al momento di far rientrare i soldi) o in
qualche modo devi trovare una persona giuridica cui imputare tutto.
non sarebbe più adatta una impresa individuale o meglio ancora una
srl?
le srl costano. se è una srl individuale ti costa il 100% di 10000 da
mettere a disposizione come capoitale versato.
Se è una ditta in comproprietá, basta solo il 25%.


Ma il mio problema è solo l'INPS. Non cerco per niente di evadere l'IVA.
Hermooz
2010-11-05 15:26:32 UTC
Permalink
Post by john
Ma il mio problema è solo l'INPS. Non cerco per niente di evadere l'IVA.
sì ma apposta ti dicevo di pensare ad una persona giuridica societaria
invece che personale. Nel primo caso non ci sono obblighi di
versamenti INPS di per sè, a quanto mi risulta.

bye!
john
2010-11-05 22:20:38 UTC
Permalink
Post by Hermooz
Post by john
Ma il mio problema è solo l'INPS. Non cerco per niente di evadere l'IVA.
sì ma apposta ti dicevo di pensare ad una persona giuridica societaria
invece che personale. Nel primo caso non ci sono obblighi di
versamenti INPS di per sè, a quanto mi risulta.
cioè intendi dire una srl o SpA ??
Hermooz
2010-11-07 22:32:36 UTC
Permalink
Post by john
cioè intendi dire una srl o SpA ??
di forme ce ne sono tante, una SpA mi parrebbe eccessiva, una srl
probabilmente è la più semplice da gestire.

bye!

Gabriele
2010-11-04 15:25:32 UTC
Permalink
Post by john
Mi scuso per la mia ignoranza della legge italiana in tutti questi
argomenti, ma le tre cose, nel mio caso sonpo connesse e ho dovuto
raccogliere informazioni da fonti diverse (mio commercialista, Agenzia
per le entrate, INPS)
a) è ormai assodato che in Italia, se uno apre la partita IVA è
automaticamente *penalizzato* a pagare l'INPS (minimo ca. 700 euro al
trimestre) anche se non ha avuto nemmeno un centesimo di introito.
Questo ad esempio in Germania non esiste.
John, ma tu ora sei in Italia?
Non hai modo di aprire una ditta in Germania per questo e-commerce?
Post by john
b) se uno si avventura a vendere prodotti online, e crea una apposita
partita IVA, puo' rischiare di non vendere niente poer un anno perchè il
software non è 'allo state of the art' desiderato, o perchè il prodotto
non si vende. Quindi perde tempo e spende circa 8000 euro all'anno per
niente.
Questa è una cosa assolutamente da evitare, ragion per cui sto sondano
altre vie.
Appoggiati ad altri store, tipo Amazon o eBay.
Post by john
c) Le banche che offrono il servizio di POS virtuale esigono la partita IVA
[CUT]

A che ti serve il POS virtuale di una banca, quando puoi usare PayPal ???

ciao
Gabriele
Osid
2010-11-04 20:22:28 UTC
Permalink
Il giorno Thu, 04 Nov 2010 16:25:32 +0100, Gabriele, colmo di stock
options della startup employer, non ci guadagno un cent e, in preda
Post by Gabriele
Appoggiati ad altri store, tipo Amazon o eBay.
Ciò non lo esenta dall'assolvere gli obblighi di un qualsiasi
commerciante o artigiano per la legge italiana.
Amazon o eBay gli fornirebbero solo l'infrastruttura di e-commerce.
Il tuo discorso ha senso solo per la produzione di software venduto
tramite AppStore, Android Market, SamsungApps, OVI Store, ecc. dove si
può far figurare quanto guadagni come compenso derivante da diritti
d'autore ed essere soggetti solo ad IRPEF sullo stesso.
Se vende beni materiali, come ho capito, non può far così.
--
Lo straordinario avvelena anche te: addestra il tuo PM a non
richiederlo.
Marcoxxx
2010-11-04 15:53:59 UTC
Permalink
Post by john
Mi scuso per la mia ignoranza della legge italiana in tutti questi
argomenti, ma le tre cose, nel mio caso sonpo connesse e ho dovuto
raccogliere informazioni da fonti diverse (mio commercialista, Agenzia
per le entrate, INPS)
a) è ormai assodato che in Italia, se uno apre la partita IVA è
automaticamente *penalizzato* a pagare l'INPS (minimo ca. 700 euro al
trimestre) anche se non ha avuto nemmeno un centesimo di introito.
Questo ad esempio in Germania non esiste.
Hai assodato male.
Non esiste nemmeno in italia, a meno che tu non apra una vera e propria
azienda: un conto e' la partita iva tua personale, con la quale non sei
obbligato a pagare niente se non fatturi, un conto e' se sei una vera e
propra azienda (in questt'ultimo caso non so esattamente come funziona, ma
e' probabile che qualcosa tu debba pagare anche se non incassi).
Poi ci sarebbe il caso della partita iva personale che emette fattura ma
non incassa. In questo caso devi pagare l'iva ma quando vai a fare la
dichiarazione dei redditi se non hai incassato non sei tenuto a pagare.
Post by john
b) se uno si avventura a vendere prodotti online, e crea una apposita
partita IVA, puo' rischiare di non vendere niente poer un anno perchè il
software non è 'allo state of the art' desiderato, o perchè il prodotto
non si vende. Quindi perde tempo e spende circa 8000 euro all'anno per
niente.
Questo puo' essere (anche se non ho ben capito perche' proprio 8000 Euro)
Post by john
Questa è una cosa assolutamente da evitare, ragion per cui sto sondano
altre vie.
c) Le banche che offrono il servizio di POS virtuale esigono la partita IVA
Non so.
Post by john
d) Non so in Italia, ma in Germania un professionista, (come ad esempio
un avvocato, un ingegnere) non ha bisogno della partita IVA. Puo' avere
introiti dalla sua professione e sarà tassato su quelli.
Guarda che anche in italia forse ci vuole la PIVA, ma sarai tassato su
introiti-spese. Se introiti zero => tasse zero. C'e' solo l'eccezione
dell' l'IVA che devi pagarla prima di incassare nel caso in cui tu emetta
fatture prima del pagamento e poi le fatture non ti vengano pagate. Ma se
fatturi al momento del pagamento non hai nemmeno questo problema (anche
se, se il tuo cliente e' un'azienda fatturare al momento del pagamento e'
dura).
Post by john
La faccenda dell'INPS è gestita in modo autonomo e non è correlata in
nessun modo al fatto di usare un POS virtuale.
Ma che c'entra il POS virtuale con l'inps e la p.iva ?
Io il POS virtuale non so nemmeno che sia ma ho una p.iva e pago l'inps.
Post by john
e) Domanda da un milione di dollari : come si fa ad usare un POS
virtuale a tutti gli effetti, essendo un 'professionista' (Laurea in
Informatica) senza bisogno di avere la partita IVA ?
Ma cosa e' un POS virtuale ?
E soprattutto... a che ti serve ?
Post by john
La IWBank (adottato in VirtualMart + Joomla) offre questo servizio e
distingue gli utenti in 'ditte' e 'privati'.
Laddove però i privati (penso includa i professionisti) non possono
avere transazioni per più di 1000,- euro al mese. E questo a me non va
bene. Perchè potrei avere un mese 'benedetto' di 5000 euro e poi niente
per tutti i successivi 11 mesi. In tal caso gli introiti non
basterebbhero nemmeno a pagare l'INPS.
Mi sa che non ti sei mica spiegato tanto bene....
Post by john
Come risolvo il problema ? Cioè quello di avere un virtual POS
illimitato, senza partita IVA ?
chiarire pos virtuale e relazione con p.iva e contributi inps, che a me
sembrano 3 cose quasi totalmente slegate l'una dall'altra.

Forse intendi che per usare questo "pos virtuale" ti serve essere
un'azidenda iscritta alla camera di commercio, perche' questo richiede la
banca (non lo so, e' quanto mi immagino leggendo sopra)?

Ciao,
Marco



Ciao,
Marco
--
questo articolo e` stato inviato via web dal servizio gratuito
http://www.newsland.it/news segnala gli abusi ad ***@newsland.it
Osid
2010-11-04 20:18:15 UTC
Permalink
Il giorno Thu, 04 Nov 2010 16:53:59 +0100, Marcoxxx, colmo di stock
options della startup employer, non ci guadagno un cent e, in preda
Post by Marcoxxx
Hai assodato male.
Sei informato male Marco :)
Commercianti, artigiani ma anche ingegneri iscritti all'albo che
esercitato la libera professionale hanno una cassa previdenziale che li
obbliga a pagare un minimo anche se non fatturano nulla.

Con minimo intendo un minimo di contributi previdenziali ovviamente.
Post by Marcoxxx
fatture prima del pagamento e poi le fatture non ti vengano pagate. Ma se
fatturi al momento del pagamento non hai nemmeno questo problema (anche
se, se il tuo cliente e' un'azienda fatturare al momento del pagamento e'
dura).
Io ci sono sempre riuscito :)
Post by Marcoxxx
Ma cosa e' un POS virtuale ?
E soprattutto... a che ti serve ?
E' un sistema che consente, tramite sito web, di pagare qualcosa tramite
carta di credito.
PayPal è un esempio di POS virtuale.
--
Lo straordinario avvelena anche te: addestra il tuo PM a non
richiederlo.
Marcoxxx
2010-11-04 21:51:48 UTC
Permalink
Post by Osid
Il giorno Thu, 04 Nov 2010 16:53:59 +0100, Marcoxxx, colmo di stock
options della startup employer, non ci guadagno un cent e, in preda
Post by Marcoxxx
Hai assodato male.
Sei informato male Marco :)
Commercianti, artigiani ma anche ingegneri iscritti all'albo che
esercitato la libera professionale hanno una cassa previdenziale che li
obbliga a pagare un minimo anche se non fatturano nulla.
Mah...
Lui aveva scritto:

"è ormai assodato che in Italia, se uno apre la partita IVA è
automaticamente *penalizzato* a pagare l'INPS (minimo ca. 700 euro al
trimestre) anche se non ha avuto nemmeno un centesimo di introito.
Questo ad esempio in Germania non esiste."

Dove e' scritto che si riferiva a "iscritti all'albo" ?


Ciao,
Marco.
--
questo articolo e` stato inviato via web dal servizio gratuito
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Osid (at work)
2010-11-05 09:23:08 UTC
Permalink
Post by Marcoxxx
Dove e' scritto che si riferiva a "iscritti all'albo" ?
Da nessuna parte :)
Itendevo solo portare esempi di categorie per le quali la contribuzione
previdenziale non prevede minimale.
ispas
2010-11-05 08:21:19 UTC
Permalink
Post by john
b) se uno si avventura a vendere prodotti online, e crea una apposita
partita IVA, puo' rischiare di non vendere niente poer un anno perchè il
software non è 'allo state of the art' desiderato, o perchè il prodotto
non si vende. Quindi perde tempo e spende circa 8000 euro all'anno per
niente.
Questa è una cosa assolutamente da evitare, ragion per cui sto sondano
altre vie.
Sì, direi che è da evitare di partire con iniziative di incerto
successo. E non solo per l'Inps.
In Germania non ti fanno pagare i contributi, e forse neppure le
tasse, ma poi? Se ad anni alterni non guadagni niente, pure la
pensione ti danno ad anni alterni?
john
2010-11-05 22:19:36 UTC
Permalink
Post by ispas
Post by john
b) se uno si avventura a vendere prodotti online, e crea una apposita
partita IVA, puo' rischiare di non vendere niente poer un anno perchè il
software non è 'allo state of the art' desiderato, o perchè il prodotto
non si vende. Quindi perde tempo e spende circa 8000 euro all'anno per
niente.
Questa è una cosa assolutamente da evitare, ragion per cui sto sondano
altre vie.
Sì, direi che è da evitare di partire con iniziative di incerto
successo. E non solo per l'Inps.
In Germania non ti fanno pagare i contributi, e forse neppure le
tasse, ma poi? Se ad anni alterni non guadagni niente, pure la
pensione ti danno ad anni alterni?
mi sembra che la pensione venga calcolata in base alla somma dei
contributi e degli anni, indipendentemente se gli anni sono contigui
oppure no.
ispas
2010-11-06 14:00:18 UTC
Permalink
Post by john
mi sembra che la pensione venga calcolata in base alla somma dei
contributi e degli anni, indipendentemente se gli anni sono contigui
oppure no.
Tu lamenti che si deve versare all'Inps anche se non si guadagna
nulla. Sinceramente non lo capisco, un imprenditore deve mettere nel
conto costi non coperti, all'inizio ma anche dopo.
Immagina se un'impresa con dei dipendenti in un dato mese dicesse che
non paga i contributi perchè non ha incassi!!! :-))
Il caso dell'impresa col solo titolare è un pò al limite, ma in
sostanza è la stessa cosa.
La previdenza pubblica deve in qualche modo tutelarsi che la gente non
si rovini con le sue mani, salvo poi diventare un problema sociale, o
peggio ancora di ordine pubblico (il classico: rubo per mangiare!!).
John
2010-11-06 14:26:24 UTC
Permalink
Post by ispas
Tu lamenti che si deve versare all'Inps anche se non si guadagna
nulla.
Certamente. Perchè si deve fare un distinguo tra grandi imprese, piccole
imprese e ditte individuali.

Se io sono un privato e mi viene una idea (che io ritengo) geniale e
voglio portarla sul mercato, intanto ho costi di sviluppo per almeno un
anno. In cui ovviamente magari non mi sogno nemmeno di iniziare
ufficialmente una impresa. Però poi ad un certo punto lo devo fare.
E quindi inizio partita IVA e iscrizione alla camera di commercio
(obbligatoria perchè voglio *vendere* qualcosa).

Però poi l'idea si dimostra sul mercato essere una baggianata e non mi
porta nemmeno una lira.

Oltre a tutti i costi che ho giá avuto per lo sviluppo, perchè devo
anche versare il minimale di 2800 euro all'anno, così per sfizio ?
Post by ispas
Sinceramente non lo capisco, un imprenditore deve mettere nel
conto costi non coperti, all'inizio ma anche dopo.
Immagina se un'impresa con dei dipendenti in un dato mese dicesse che
non paga i contributi perchè non ha incassi!!! :-))
Il caso dell'impresa col solo titolare è un pò al limite, ma in
sostanza è la stessa cosa.
L'imprenditpore ideale è molto diverso dal 'privato che tenta la fortuna'.

Un imprenditore ideale cerca prima di tutto finanziatori e quando li ha
trovati si fa finanziare anticipatamente circa tre anni di atrtivitá 'a
vuoto'. Cioé presume che solo al quarto anno comincerà ad avere
introiti, come se lui in questi tre anni non incassasse nemmeno UN
CENTESIMO. Cioè coprire solamente i costi (stipendi, INPS, fornitori)
come se l'attività fosse un hobby.

Allora sì che funziona. Perchè é così che funzionano le grandi imprese
che non falliscono mai.

E' quello che faccio io (in piccolo s'intende), ma almeno risparmiatemi
l'INPS, che a me non serve e non ho nemmeno dipendenti.
Post by ispas
La previdenza pubblica deve in qualche modo tutelarsi che la gente non
si rovini con le sue mani, salvo poi diventare un problema sociale, o
peggio ancora di ordine pubblico (il classico: rubo per mangiare!!).
Però obbligando la piccola impresa a finanziare le pensioni attuali,
anche quando non incassa niente, si é sulla buona strada per produrre
casi sociali che poi si rifarranno sulle spese sociali (i cosiddetti
ammortizzatori).

In sostanza, si diventa autofinanziatori degli ammortizzatori sociali
che poi si usufruirannno.

Beh, a pensarci bene, forse mi conviene pagare 2800 euro per un anno, e
poi chiudere la ditta (non licenziando nessuno, perchè sono l'unico
dipendente) e per il resto della mia vita incassare la pensione sociale
di 411 euro mensili.
ispas
2010-11-06 20:45:33 UTC
Permalink
Post by John
Però poi l'idea si dimostra sul mercato essere una baggianata e non mi
porta nemmeno una lira.
Oltre a tutti i costi che ho giá avuto per lo sviluppo, perchè devo
anche versare il minimale di 2800 euro all'anno, così per sfizio ?
Perchè, ipotizzando che tu non azzecchi un'idea per il resto della tua
vita, la pensione alla fine te la daranno. Se non altro per non farti
andare a rubare :-))
Se invece, come dovrebbe essere più probabile se sei un vero
imprenditore, da un certo punto in poi ingrani bene, vedrai che quel
piccolo costo verrà facilmente ammortizzato (possiamo discutere se 700
al trimestre è poco o molto).
Una società organizzata non si può permettere i matti con il pallino
dell'impresa.
Post by John
E' quello che faccio io (in piccolo s'intende), ma almeno risparmiatemi
l'INPS, che a me non serve e non ho nemmeno dipendenti.
Come già detto, l'INPS od analogo non è una banca, è un ente che deve
poter prevedere (previdenza) i futuri bisogni del cittadino. Si può
sempre discutere il dettaglio, ma il principio mi sembra
indiscutibile.
Post by John
Però obbligando la piccola impresa a finanziare le pensioni attuali,
anche quando non incassa niente, si é sulla buona strada per produrre
casi sociali che poi si rifarranno sulle spese sociali (i cosiddetti
ammortizzatori).
Te l'ho detto, non esiste che una ditta non paghi i contributi perchè
non incassa. Questo, se mi consenti, è fare impresa all'amatriciana.
Post by John
In sostanza, si diventa autofinanziatori degli ammortizzatori sociali
che poi si usufruirannno.
Forse non lo sai, la cassa integrazione *è* pagata dai lavoratori con
apposita trattenuta sullo stipendio (credo che anche le aziende hanno
altre trattenute dirette). O pensi che i soldi per gli interventi a
fondo perduto arrivano dal cielo? :-)
Post by John
Beh, a pensarci bene, forse mi conviene pagare 2800 euro per un anno, e
poi chiudere la ditta (non licenziando nessuno, perchè sono l'unico
dipendente) e per il resto della mia vita incassare la pensione sociale
di 411 euro mensili.
Bè, se rientri nelle spese... :-))
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