Discussione:
Per chi lavora in USA: limiti del visto turistico?
(troppo vecchio per rispondere)
Gabriele
2010-07-20 08:17:56 UTC
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Hello :)

chiedo aiuto a chi di voi lavora attualmente in USA, perché mi è stata
proposta una cosetta e sto cercando info.
In attesa di andare al Consolato USA, se qualcuno di voi mi può dare delle
dritte ben venga.

In sintesi: una ditta italiana affitta un magazzino in USA allo scopo di
comprare merce e farla recapitare appunto in loco, allo scopo di :
1) accumulare i pacchi e poi spedire tutto insieme in Italia;
2) riuscire a comprare anche da chi fin'ora si rifiutava di spedire fuori
dagli USA;
3) smontare, pulire, testare e catalogare hardware in attesa di ordini per
pezzi di ricambio (server e router di fascia alta);
4) eventualmente cercare clienti USA...

secondo voi, lo potrei fare col visto turistico se non resto più di 2 mesi?
Alternative?

grazie mille !

Gabriele

ps: le norme cambiano da Stato a Stato?
DeepBlue
2010-07-20 08:41:09 UTC
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Gabriele wrote:

> In sintesi: una ditta italiana affitta un magazzino in USA allo scopo di
> comprare merce e farla recapitare appunto in loco, allo scopo di :
> 1) accumulare i pacchi e poi spedire tutto insieme in Italia;
> 2) riuscire a comprare anche da chi fin'ora si rifiutava di spedire
> fuori dagli USA;
> 3) smontare, pulire, testare e catalogare hardware in attesa di ordini
> per pezzi di ricambio (server e router di fascia alta);
> 4) eventualmente cercare clienti USA...
>
> secondo voi, lo potrei fare col visto turistico se non resto più di 2 mesi?
> Alternative?

Non lavoro negli USA, ma con 30 secondi di google, direi di no:

http://www.usembassy.it/visa/vis/default-it.asp

Per i lavori temporanei, ci sono visti appositi. D'altronde, o fai il
turista o lavori...
ispas
2010-07-20 09:03:01 UTC
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On 20 Lug, 10:41, DeepBlue <***@spam.is.lame> wrote:
> Per i lavori temporanei, ci sono visti appositi. D'altronde, o fai il
> turista o lavori...

Che pretendi da un italiano che va negli Usa, che non si metta a fare
il furbetto?? :-)))
ispas
2010-07-20 09:03:01 UTC
Permalink
On 20 Lug, 10:41, DeepBlue <***@spam.is.lame> wrote:
> Per i lavori temporanei, ci sono visti appositi. D'altronde, o fai il
> turista o lavori...

Che pretendi da un italiano che va negli Usa, che non si metta a fare
il furbetto?? :-)))
Gabriele
2010-07-20 09:33:40 UTC
Permalink
ispas ha scritto:
> On 20 Lug, 10:41, DeepBlue<***@spam.is.lame> wrote:
>> Per i lavori temporanei, ci sono visti appositi. D'altronde, o fai il
>> turista o lavori...
>
> Che pretendi da un italiano che va negli Usa, che non si metta a fare
> il furbetto?? :-)))

Arriva "so-tutto-io"... non serve proprio il visto se hai passaporto
elettronico e richiedi online il "Visa Waiver Program"; se accettano la
richiesta, entri (a meno che il funzionario di dogana, non si sa in base a
cosa, decida che non gli stai stimpatico) fino a 90 giorni.

Comunque fanno sorridere le domande nel modulo:
<https://esta.cbp.dhs.gov/esta/WebHelp/helpScreen_it.htm#What information do
I need to complete the application?>

Devo trovare qualcuno che mi spieghi il senso di chiedere "[...]sta cercando
di entrare negli Stati Uniti per partecipare ad attività immorali o
criminali?" ROTFL

Devo dire che sti siti però son chiari e completi.

ciao,
Gabriele
ispas
2010-07-20 10:07:28 UTC
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On 20 Lug, 11:33, Gabriele <***@mclink.it> wrote:
> Arriva "so-tutto-io"... non serve proprio il visto se hai passaporto
> elettronico e richiedi online il "Visa Waiver Program"; se accettano la
> richiesta, entri (a meno che il funzionario di dogana, non si sa in base a
> cosa, decida che non gli stai stimpatico) fino a 90 giorni.

Volevo sottolineare il tipico disordine italiota di voler usare una
certa regola a sproposito.
Potevi leggerti prima il sito.
Il bello è che ci si lamenta che in Italia ci sono migliaia di
clandestini entrati con il visto turistico... :-)))
Gabriele
2010-07-20 15:06:34 UTC
Permalink
ispas ha scritto:
> On 20 Lug, 11:33, Gabriele<***@mclink.it> wrote:
>> Arriva "so-tutto-io"... non serve proprio il visto se hai passaporto
>> elettronico e richiedi online il "Visa Waiver Program"; se accettano la
>> richiesta, entri (a meno che il funzionario di dogana, non si sa in base a
>> cosa, decida che non gli stai stimpatico) fino a 90 giorni.
>
> Volevo sottolineare il tipico disordine italiota di voler usare una
> certa regola a sproposito.
> Potevi leggerti prima il sito.

Semplicemente volevo consigli da chi lì ci vive, ho chiaramente scritto che
avrei chiesto anche al Consolato e andrò anche all'I.C.E. per trovare la
soluzione migliore.


> Il bello è che ci si lamenta che in Italia ci sono migliaia di
> clandestini entrati con il visto turistico... :-)))

Premesso che io sono per l'applicazione ferrea della reciprocità: tu chiedi
un visto? io lo chiedo a te; tu fai domande stupide per darmi il visto? io
ne faccio anche; non vedo cosa c'entra la tua osservazione.
Io non devi stabilirmi lì facendo finta di essere turista!

Il fatto è che, al contrario di altri Paesi in cui il visto Business lo
danno solo dietro invito motivato di una ditta là avente sede, quello per
gli USA non ha invece particolari requisiti (almeno di non volere il visto
apposito per Commerce/Trade, che ha un elenco articolato di documenti da
presentare).
Invece per andare lì e far qualche affare, il normale visto B basta e avanza
e se hai il passaporto elettronico non serve alcun visto.

Siccome però la teoria è una cosa e la pratica (specie burocratica) è
un'altra, avrei piacere che chi ne sa di più mi dia un suggerimento.

ciao,
Gabriele
ispas
2010-07-20 10:07:29 UTC
Permalink
On 20 Lug, 11:33, Gabriele <***@mclink.it> wrote:
> Arriva "so-tutto-io"... non serve proprio il visto se hai passaporto
> elettronico e richiedi online il "Visa Waiver Program"; se accettano la
> richiesta, entri (a meno che il funzionario di dogana, non si sa in base a
> cosa, decida che non gli stai stimpatico) fino a 90 giorni.

Volevo sottolineare il tipico disordine italiota di voler usare una
certa regola a sproposito.
Potevi leggerti prima il sito.
Il bello è che ci si lamenta che in Italia ci sono migliaia di
clandestini entrati con il visto turistico... :-)))
Alexx
2010-07-20 12:42:54 UTC
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Qualcuno (non ricordo chi) mi racconto' che, andando in trasferta negli USA,
all'arrivo, alla domanda circa il motivo della visita, doveva ricordarsi di
rispondere: "business" e guardarsi bene dal rispondere: "job", come facevano
alcuni che, poi, perdevano ore in controlli.

Alex
STeve
2010-07-20 14:37:50 UTC
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On Jul 20, 4:33 am, Gabriele <***@mclink.it> wrote:
> Devo trovare qualcuno che mi spieghi il senso di chiedere "[...]sta cercando
> di entrare negli Stati Uniti per partecipare ad attività immorali o
> criminali?"  ROTFL

Te lo spiego io.
Se tu scrivi "NO" come risposta a tale domanda (e altre simili) e poi
ti cuccano a fare qualcosa di illegale, dato che hai FIRMATO, possono
per legge buttarti in cella e lasciarti marcire anziche' espellerti.

E' ovvio che domande come quella non sono fatte per avere risposte
positive, ma e' in pratica una cambiale che stai firmando sulla tua
pelle.
Dato che hai sottoscritto esplicitamente che non entri per scopi
criminosi, se ti cuccano sono autorizzati da leggi internazionali e
accordi con altre nazioni, a farti il culo a mandolino.

Io non sottovaluterei per nulla la cosa, altro che ROTFL.

C'ya
STeve
Gabriele
2010-07-20 15:26:25 UTC
Permalink
STeve ha scritto:
> On Jul 20, 4:33 am, Gabriele<***@mclink.it> wrote:
>> Devo trovare qualcuno che mi spieghi il senso di chiedere "[...]sta cercando
>> di entrare negli Stati Uniti per partecipare ad attività immorali o
>> criminali?" ROTFL
>
> Te lo spiego io.
> Se tu scrivi "NO" come risposta a tale domanda (e altre simili) e poi
> ti cuccano a fare qualcosa di illegale, dato che hai FIRMATO, possono
> per legge buttarti in cella e lasciarti marcire anziche' espellerti.

Non vedo affatto la convenienza per una Nazione a spendere soldi per uno
straniero delinquente, invece di espellerlo.
A parte ciò, STeve, a me fa sorridere che vengan fatte ste domande quando il
visto andrebbe dato solo in base alle informazioni di Polizia.

E come consideri l'esenzione del visto se accettano la richiesta tramite il
"Visa Waiver Program" ?


> E' ovvio che domande come quella non sono fatte per avere risposte
> positive, ma e' in pratica una cambiale che stai firmando sulla tua
> pelle.

Il fatto è che ci son anche domande che pare che se hai avuto il morbillo
(malattia contagiosa), allora devi mettere [SI] alla domanda sulla tua salute...


> Dato che hai sottoscritto esplicitamente che non entri per scopi
> criminosi, se ti cuccano sono autorizzati da leggi internazionali e
> accordi con altre nazioni, a farti il culo a mandolino.
>
> Io non sottovaluterei per nulla la cosa, altro che ROTFL.

ROTFL invece, perché che vuol dire "attività immorali", dato che ogni Stato
ha leggi diverse in materia?
Oppure, alla domanda "sei stato spacciatore di droga? sei stato
consumatore?" e rispondi [SI] ti fanno entrare perché hai detto la verità e
hai fatto quindi il bravo bambino?

Continuo a non capire il senso...

ciao,
Gabriele
equinozio
2010-07-20 15:50:28 UTC
Permalink
[cut]
> Oppure, alla domanda "sei stato spacciatore di droga? sei stato
> consumatore?" e rispondi [SI] ti fanno entrare perché hai detto la verità e
> hai fatto quindi il bravo bambino?
>
> Continuo a non capire il senso...

Perchè non siamo abituati al valore della parola, e qui sì negli USA
ed in generale nei paesi anglosassoni sono un passo avanti : io mi
fido di quel che dici, ma se ti becco a mentire ti rovino. E questo è
un atteggiamento che FINALMENTE sta arrivando anche in Italia con le
autocertificazioni che a quanto pare sostituiranno i certificati.

Io te lo chiedo, se tu menti, il mentire è un reato a volte più grave
del fatto stesso (vedi Bill e Monica), da noi invece non ci si fida e
si porta il certificato e questo è molto da azzeccagarbugli perchè i
certificati non finiscono mai.

Prima c'è la piva, poi la camera di commercio poi c'è l'albo e la
categoria e poi però ci vuole il DURC ! E via di burocrazia. Invece tu
chiedimi : sei in regola ? Paghi tutti i contributi agli operai ? Se
dico si e non lo faccio mi metti in galera 4 o 5 anni, sarebbe tanto
semplice !
STeve
2010-07-20 16:13:06 UTC
Permalink
On Jul 20, 10:26 am, Gabriele <***@mclink.it> wrote:
> Non vedo affatto la convenienza per una Nazione a spendere soldi per uno
> straniero delinquente, invece di espellerlo.

Non e' questione di convenienza.
Equinozio te lo ha spiegato molto bene, e' questione di MENTALITA', di
cultura, di modo di vivere.
Ti chiedo esplicitamente una cosa, tu sottoscrivi e poi capita che ti
pesco a farla ?
Ti sei impiccato con le tue mani.

Potremmo tradurlo in italiano come "questione di principio", cosa che
mi risulta essere scomparsa da decenni in Italia.

> A parte ciò, STeve, a me fa sorridere che vengan fatte ste domande quando il
> visto andrebbe dato solo in base alle informazioni di Polizia.

E' sempre un problema culturale.
Gli USA, anche se i repubblicani ci provano sempre, non e' uno stato
di polizia.
Sono ragionevolmente certo che nessuno andra' mai a curiosare
"preventivamente" nel "magazzino" per vedere se ci sono immigrati
legali o illegali o attivita' illecite.
Ma magari esci e ti becchi una multa per parcheggio e da li' partono
delle indagini e vieni cuccato a fare attivita' in modo illegale.
Hai firmato che non ne avresti fatte ... cazzi tuoi.

Ne vale la pena ? Insomma, in USA vige il concetto di "responsabilita'
personale".
Nessuno indaghera' su di te senza motivo, ma se capita che vieni
cuccato, ti fanno rimpiangere di essere nato.
Una mentalita' completamente diversa da quella italiana. Seriamente,
non sto cercando di dissuaderti o chissa' cosa, ti sto dicendo come la
si pensa in USA.
Liberissimo di farti del male da solo.

> E come consideri l'esenzione del visto se accettano la richiesta tramite il
> "Visa Waiver Program" ?

E' un trattato tra Italia e USA, una specie di "bonus" se vuoi, per
semplificare il turismo.
La cosa non annulla in nessun modo la responsabilita' personale.

> Il fatto è che ci son anche domande che pare che se hai avuto il morbillo
> (malattia contagiosa), allora devi mettere [SI] alla domanda sulla tua salute...

Il fatto e' che il governo USA si aspetta tu risponda onestamente alle
domande.
Se non lo fai e vieni cuccato, peggio per te.
Easy than that.

> ROTFL invece, perché che vuol dire "attività immorali", dato che ogni Stato
> ha leggi diverse in materia?

Evidentemente ci si riferisce alle leggi dello stato dove vuoi andare.
Non le conosci ? Informati. E' TUA responsabilita', non di altri.

> Oppure, alla domanda "sei stato spacciatore di droga? sei stato
> consumatore?" e rispondi [SI] ti fanno entrare perché hai detto la verità e
> hai fatto quindi il bravo bambino?

Probabilmente ti rifiutano l'ingresso .. io lo farei a uno che
risponde si'.
Ma vedo che continui a mancare il punto, il motivo di tali domande.

> Continuo a non capire il senso...
Vedo. Perche' probabilmente non hai capito il significato di
"responsabilita' personale".

Ciao
STeve
PaF
2010-07-20 19:32:05 UTC
Permalink
Il Tue, 20 Jul 2010 09:13:06 -0700 (PDT), STeve ha scritto:

> On Jul 20, 10:26 am, Gabriele <***@mclink.it> wrote:

[cut]

Leggendoti ho pensato "quanto vorrei essere lì", piuttosto che in Germania
o in qualunque altro Stato dove c'è la mentalità che hai descritto.

PaF
STeve
2010-07-20 19:36:54 UTC
Permalink
On Jul 20, 2:32 pm, PaF <***@nohost.com> wrote:
> Leggendoti ho pensato "quanto vorrei essere lì", piuttosto che in Germania
> o in qualunque altro Stato dove c'è la mentalità che hai descritto.

Mi sfugge il sarcasmo ...

C'ya
STeve
PaF
2010-07-20 19:44:44 UTC
Permalink
Il Tue, 20 Jul 2010 12:36:54 -0700 (PDT), STeve ha scritto:

> On Jul 20, 2:32 pm, PaF <***@nohost.com> wrote:
>> Leggendoti ho pensato "quanto vorrei essere lì", piuttosto che in Germania
>> o in qualunque altro Stato dove c'è la mentalità che hai descritto.
>
> Mi sfugge il sarcasmo ...

Sarcasmo ? Quale sarcasmo ? Piuttosto è invidia.

Ti racconto un episodio accadutomi a Berlino l'anno scorso.

Eravamo (mia moglie, mio figlio ed io) in coda per vedere il Bunderstag,
circa 1h di attesa. Coda perfettamente rettilinea lungo il prato, senza
transenne.

Eravamo quasi arrivati all'ingresso quando una coppia di persone (per
inciso erano romani, ma non ne faccio questione di regionalità) si
avvicinano e attaccano bottone. Dopo poco mangio la foglia e dico "non c'è
problema a chiaccherare, ma la coda ve la fate anche voi".

Dovevi vedere la reazione: "tu fatti i cavoli tuoi, chi ti ha chiesto
niente, etc" e i tizi non si schiodavano.

Quando è stato il nostro turno ho avvertito la guardiana di bloccare i tipi
vicino a noi...

Mi sono vergognato di essere italiano e mi sono scusato con i turisti
vicini (di varie nazionalità) spiegando che gli italiani non sono tutti
così.

Quindi Steve proprio nessun sarcasmo :-(

PaF
STeve
2010-07-20 20:32:54 UTC
Permalink
On Jul 20, 2:44 pm, PaF <***@nohost.com> wrote:
> Sarcasmo ? Quale sarcasmo ? Piuttosto è invidia.

My fault, non avevo capito la risposta e ho assunto mi stessi
prendendo per i fondelli.
Sorry. Confesso di avere pregiudizi sulle risposte ai miei post, a
furia di essere attaccato e criticato quando parlo delle mie
esperienze qui, assumo qualsiasi risposta sia una critica.

Aggiungo che anche qui c'e' gente che "salta la fila" e cerca di fare
la furbetta, non e' prerogativa solo italiana.
Quello che c'e' di diverso e' che questi comportamenti non sono
considerati normali ne' condonati, per cui e' facilissimo "bruciarsi"
e non essere piu' considerato educato/civile. E nei casi gravi (es.
evasione fiscale) si finisce in galera per davvero.
E ovviamente, l'essere considerati "rispettosi del sistema" e' una
cosa importante per la maggioranza qui.

C'ya
STeve
equinozio
2010-07-20 21:02:50 UTC
Permalink
> Sorry.  Confesso di avere pregiudizi sulle risposte ai miei post, a
> furia di essere attaccato e criticato quando parlo delle mie
> esperienze qui, assumo qualsiasi risposta sia una critica.

Mi inserisco in qualità di attaccante : io scrivo la mia esperienza,
quando dici che la sanità Italiana fa schifo o che tutti i datori di
lavoro Italiani hanno una certa mentalità.. ma non lo faccio per
partito preso, io lavoro da 15 anni qui un po' al nord e un po' al
sud, ho girato almeno 5 società ed ambienti : ho incontrato
praticamente solo gente onesta e solidale, ho usato io ed i miei amici
parenti la sanità nazionale e l'ho trovata medio/buona anzi
ultimamente ottima (ha fatto un miracolo ed incrociamo le dita), ho
incontrato società che permettevano ai dipendeti di arrivare alle 11
tuttte le mattina perchè gli dispiaceva licenziarli perchè erano in
difficoltà, multinazionali che facevano quadrato per cercare di
mettere meno persone possibile in cassa e non licenziare nessuno e lo
facevano tutti dirigenti e dipendenti, centri medici che dalla
prenotazione all'intervento facevano passare 15 giorni. La mia
esperienza è molto diversa dalla tua ed ovviamente lo dico.

E la stessa cosa vale per la nazione, sempre bistrattata e sempre
insultata ma che nonostante tutto sopravvive e neppure così male
considerando che non ha praticamente niente di naturale, anzi,
l'ultima parola non è ancora detta. Questioni morali, economia,
principi, tutti hanno pregi e difetti, dell'Italia si guardano sempre
i difetti e degli altri i meriti, ma uno sono l'altra faccia
dell'altro.

Bon, fine.
STeve
2010-07-21 00:06:13 UTC
Permalink
On Jul 20, 4:02 pm, equinozio <***@gmail.com> wrote:
> Mi inserisco in qualità di attaccante : io scrivo la mia esperienza,
> quando dici che la sanità Italiana fa schifo o che tutti i datori di

Io lavoro in fuzzy-logic. So benissimo che NON TUTTI gli imprenditori
sono animali in Italia, o che non tutti i dottori sono da ammazzare,
ecc.
E' vero che ho avuto esperienze negative, alcune oggettivamente
indegne di un paese che si vuole definire civile.
Ma il mio giudizio negativo e' "globale", nel senso che e' il
"sistema" ad essere ormai totalmente marcio e purtroppo i numeri mi
danno ragione.
Ovvero quel poco di positivo avviene nonostante il sistema mentre
dovrebbe essere esattamente l'opposto.
Da li' la mia critica.

Anche in USA, cosi' come in tutto il mondo, ci sono cose che non vanno
bene, ma il sistema tende a compensare in positivo (non sempre ci
riesce), in Italia in negativo.

Il punto e', vuoi un Italia in grado di competere con il resto del
mondo su tutto, dove le cose vanno bene perche' "il sistema" aiuta chi
fa le cose giuste, o un'Italia dove il sistema e' progettato per
favorire i criminali ?

Io sono convinto che l'Italia potrebbe essere davvero una delle
nazioni piu' progredite del pianeta.
Poi ti scontri con la realta' di una maggioranza che fa di tutto per
suicidarsi, a tutti i livelli.
E li' mi girano le balle.

> ultimamente ottima (ha fatto un miracolo ed incrociamo le dita), ho

Non metto in dubbio i miracoli .. solo quelli ormai possono accadere :
(

> prenotazione all'intervento facevano passare 15 giorni. La mia
> esperienza è molto diversa dalla tua ed ovviamente lo dico.

C'e' un piccolo dettaglio.
La tua esperienza non spiega i numeri.
Se tutto e' idilliaco come lo descrivi, se davvero la maggioranza e'
fatta di persone per bene e oneste .. come e' possibile lo sfacelo ?
O non lo vedi proprio ?

> E la stessa cosa vale per la nazione, sempre bistrattata e sempre
> insultata ma che nonostante tutto sopravvive e neppure così male

Punti di vista.
Senza offesa, davvero, ma hai ambizioni nazionali alquanto bassine ...
Se provi a vivere all'estero ti accorgi subito di quello che manca.
E non stiamo parlando di cose enormi, ma di un insieme di piccole
cose.
Non mi ci provo nemmeno a spiegare, so che intenderesti la spiegazione
come l'ennesima critica.

Se solo cambiasse la mentalita' saremmo davvero la nazione piu' ricca,
in tutti i sensi.
Invece e' l'opposto, quello si' SENZA NESSUNA RAGIONE se non la
mentalita' dei piu'.

> l'ultima parola non è ancora detta. Questioni morali, economia,
> principi, tutti hanno pregi e difetti, dell'Italia si guardano sempre

Onestamente non riesco a vedere molti pregi ...

Ciao
STeve
equinozio
2010-07-21 10:42:51 UTC
Permalink
> fatta di persone per bene e oneste .. come e' possibile lo sfacelo ?
> O non lo vedi proprio ?

Eh, no, non lo vedo. Certo a Parigi o è tutto molto più bello e
pulito, ma lo è sempre stato. Ma se guardo ai miei posti, che forse
sono la parte bella dell'Italia che ti devo dire, no, non vedo lo
sfacelo. O almeno non lo vedo in proporzione.

> Se provi a vivere all'estero ti accorgi subito di quello che manca.
> E non stiamo parlando di cose enormi, ma di un insieme di piccole
> cose.

Lo so, me ne accorgo sempre e mi fanno arrabbiare continuamente.

> > l'ultima parola non è ancora detta. Questioni morali, economia,
> > principi, tutti hanno pregi e difetti, dell'Italia si guardano sempre
>
> Onestamente non riesco a vedere molti pregi ...

Giochiamo al confronto

Pendiamo un difetto : La polizia è disorganizzata e la giustizia un
po' lassiva -> Ci sono pochi arresti e pene lievi per reati comuni
(furto auto) -> Tu chiami e prima che arrivino i nostri passano ore.

Effetto reale : I crimini gravi sono in linea con il resto del mondo
ma davanti la stazione di Milano ci sono i ragazzetti che ti rubano il
portafoglio e a quanto pare non c'è verso di fermarli.

Correzione : Inasprimento delle pene, maggiore efficenza della
giustizia, polizia più cattiva ed organizzata (tolleranza zero)

Effetto della correzione : Popolazione carceraia molto più grande e da
mantenere, gente picchiata o incarcerata anche senza motivo
(solitamente i poveri), più morti per l'inasprimento dei conflitti a
fuoco, fino ad arrivare allestremo della pena di morte.

Ora, imho la scelta giusta sta nel mezzo e noi siamo sicuramente
sbilanciati troppo sul lassismo, però non si può voler la moglie piena
e la botte ubriaca ;-) devi prendere tutto il pacchetto. Perchè tutti
vogliono la polizia che arriva e mette dentro il ladruncolo, poi però
devi accettare che la polizia ti punti una pistola anche a te se sei
nel quartire sbagliato o che ti spari se non ti fermi all'alt.

Oppure prendiamo il lavoro : che bello quando mettono i range degli
annunci e ti prendono senza le BR nel mezzo, perfetto, però ti prendi
anche la possibilità di essere mandato a casa, togli l'articolo 18 e
la malattia pagata e la pensione calcolata quando c'erano le vacche
grasse ai genitori alleggerendo le tasse. Vedrai che le BR spariscono
subito e le aziende ti assumono direttamente e pagano pure bene.

E poi un'ltima cosa, tutti bravi con il culo degli altri. Di sistemi
che oggi stanno in piedi c'è la Germania, i paesi del nord europa, la
Cina e qualche stato dell'america latina. Tutti gli altri sono bravi
sì, ma a fare debiti! Quindi non c'è da fare tanto i belli in UK o in
altri paesi dicendo qui è pulito e pagano bene perchè i soldi per
pagarti vengono stampati o chiesti a prestito o peggio fatti rifilando
grandi fregature, roba che nemmeno Totò. Per gli USA è pure peggio,
l'impero si basa sulla potenza militare, quindi qualunque confronto
non lo puoi fare : dice qui ci sono le VC che ti danno i soldi, si ma
c'è anche gente che parte e va a invadere un paese perchè quel
dittatore gli sta sulle scatole o perchè è pieno di petrolio ( o
perchè vuole cambiare la moneta di scambio del petrolio ? ) e se vuoi
le VC devi prendere tutto il pacchetto.


E poi basta che questo sta diventato un super OT, anche se forse un
chiarimento prima di arrivare ai vaffa ci voleva ;-)
Alessandro Riolo
2010-07-21 11:10:17 UTC
Permalink
On 21 July, 11:42, equinozio <***@gmail.com> wrote:
> .. Certo a Parigi o è tutto molto più bello e
> pulito,

Ma tu a Parigi ci sei mai stato, o non sei mai uscito dalla zona 1? :)
Ed anche in zona 1, i Parigini sempre quelli sono, non è che perché
sono in zona 1 evitano di pisciare, cacare o trombare dove gli
capita ...

> E poi un'ltima cosa, tutti bravi con il culo degli altri. Di sistemi
> che oggi stanno in piedi c'è la Germania, i paesi del nord europa, la
> Cina e qualche stato dell'america latina.

Il tuo discorso non regge, hai una comprensione dell'economia alquanto
limitata, sono proprio i sistemi paesi basati esclusivamente
sull'export uno dei grandi e più gravi problemi dell'economia globale,
almeno tanto quanto quelli con voragini nella bilancia commerciale.

--
ale
http://ale.riolo.co.uk
equinozio
2010-07-21 12:46:26 UTC
Permalink
> Il tuo discorso non regge, hai una comprensione dell'economia alquanto
> limitata, sono proprio i sistemi paesi basati esclusivamente

Si, me lo dicevano anche a Roma, sotto il colosseo nel 300, in Spagna
nel 1500 e non sai quante altre volte.. ma : This Time is Different
(che è anche un bel libro)


PS: l'economia a cui ti riferisci è più giovane di alcuni che scrivono
su questo NG ed è stata inventata da un tizio che si è dovuto
dimettere causa degli scandali e consolidata da un attore di film di
serie B...
Luca Menegotto
2010-07-21 06:07:29 UTC
Permalink
PaF wrote:

> Mi sono vergognato di essere italiano e mi sono scusato con i turisti
> vicini (di varie nazionalità) spiegando che gli italiani non sono
> tutti così.

Credo dipenda dal posto dove sei, in Italia. E credo che l'incivilta',
in certa misura, sia diffusa ovunque.

Io poi, che pure vivo in un posto dove il proprio turno mediamente si
rispetta, mi accorgo che a volte basta un po' di buon esempio e un
'veramente era il mio turno, ma passi pure' a voce ben alta quando
serve, e la fila viene rispettata.

Certo, a proposito di tedeschi, giusto fare la fila, ma voglio
raccontarti una cosa accaduta in un autogrill tra Como e Milano.
Nell'entrare, in auto, ho visto subito che c'era un autobus tedesco
appena arrivato, ma avevo due bisogni impellenti - pipi' e caffe' - e
mi son fermato ugualmente. All'ingresso c'erano ancora i tornelli; per
la precisione, c'erano due tornelli, e i tedeschi, diligentemente,
erano allineati tutti dietro quello a destra. Dato che quello a
sinistra era libero, io ho passato la coda e sono entrato in autogrill;
credi che qualcuna delle persone in fila abbia preso il tornello di
sinistra? no, sono rimasti, diligentemente, in fila!

--
Ciao!
Luca
ispas
2010-07-21 09:31:02 UTC
Permalink
On 21 Lug, 08:07, "Luca Menegotto" <***@CAVAMIyahoo.it>
wrote:
> Certo, a proposito di tedeschi, giusto fare la fila, ma voglio
> raccontarti una cosa accaduta in un autogrill tra Como e Milano.
> Nell'entrare, in auto, ho visto subito che c'era un autobus tedesco
> appena arrivato, ma avevo due bisogni impellenti - pipi' e caffe' - e
> mi son fermato ugualmente. All'ingresso c'erano ancora i tornelli; per
> la precisione, c'erano due tornelli, e i tedeschi, diligentemente,
> erano allineati tutti dietro quello a destra. Dato che quello a
> sinistra era libero, io ho passato la coda e sono entrato in autogrill;
> credi che qualcuna delle persone in fila abbia preso il tornello di
> sinistra? no, sono rimasti, diligentemente, in fila!

Meno male che hanno conservato il loro rigore teutonico anche in
Italia!
A me danno sommamente fastidio i turisti di paesi "civili" che in
Italia fanno quello che mai farebbero a casa loro. Che ipocrisia!
O magari fanno lo stesso, es. si ubriacano e orinano in strada, ed
allora... ma quali paesi "civili" ?? :-))
ispas
2010-07-21 09:31:02 UTC
Permalink
On 21 Lug, 08:07, "Luca Menegotto" <***@CAVAMIyahoo.it>
wrote:
> Certo, a proposito di tedeschi, giusto fare la fila, ma voglio
> raccontarti una cosa accaduta in un autogrill tra Como e Milano.
> Nell'entrare, in auto, ho visto subito che c'era un autobus tedesco
> appena arrivato, ma avevo due bisogni impellenti - pipi' e caffe' - e
> mi son fermato ugualmente. All'ingresso c'erano ancora i tornelli; per
> la precisione, c'erano due tornelli, e i tedeschi, diligentemente,
> erano allineati tutti dietro quello a destra. Dato che quello a
> sinistra era libero, io ho passato la coda e sono entrato in autogrill;
> credi che qualcuna delle persone in fila abbia preso il tornello di
> sinistra? no, sono rimasti, diligentemente, in fila!

Meno male che hanno conservato il loro rigore teutonico anche in
Italia!
A me danno sommamente fastidio i turisti di paesi "civili" che in
Italia fanno quello che mai farebbero a casa loro. Che ipocrisia!
O magari fanno lo stesso, es. si ubriacano e orinano in strada, ed
allora... ma quali paesi "civili" ?? :-))
equinozio
2010-07-21 10:50:45 UTC
Permalink
> Io poi, che pure vivo in un posto dove il proprio turno mediamente si
> rispetta, mi accorgo che a volte basta un po' di buon esempio e un
> 'veramente era il mio turno, ma passi pure' a voce ben alta quando
> serve, e la fila viene rispettata.

Io abito a Roma e la fila qui solitamente si rispetta, anche quelle
senza transenne ed esterne, anche perchè praticamente tutti sono in
attesa di uno che ci prova per poterselo mangiare. In effetti era un
mio grande divertimento quando andavo alla posta, adesso hanno messo i
numeretti e si sono persi quei momenti da "il monnezza" live.

Ma quando li incontro all'estero spesso mi vergogno pure io.
Marcoxxx
2010-07-21 15:53:14 UTC
Permalink
equinozio ha scritto:

> > Io poi, che pure vivo in un posto dove il proprio turno mediamente si
> > rispetta, mi accorgo che a volte basta un po' di buon esempio e un
> > 'veramente era il mio turno, ma passi pure' a voce ben alta quando
> > serve, e la fila viene rispettata.

> Io abito a Roma e la fila qui solitamente si rispetta,

Insomma...
Uno dei primi anni che sono venuto a Roma ho chiesto (riferito al traffico
per la verita' piu' che ad altri tipi di fila): "come mai qui ti passano
da destra, da sinistra da sopra e anche da sotto ?".

Il mio collega di allora mi ha risposto:

"Sai come si dice a Roma..."

Termina pure tu la frase.


Ciao,
Marco

--

questo articolo e` stato inviato via web dal servizio gratuito
http://www.newsland.it/news segnala gli abusi ad ***@newsland.it
TheStar
2010-07-21 07:38:32 UTC
Permalink
On 20/07/2010 16:37, STeve wrote:
>
> Se tu scrivi "NO" come risposta a tale domanda (e altre simili) e poi
> ti cuccano a fare qualcosa di illegale, dato che hai FIRMATO, possono
> per legge buttarti in cella e lasciarti marcire anziche' espellerti.
>
> E' ovvio che domande come quella non sono fatte per avere risposte
> positive, ma e' in pratica una cambiale che stai firmando sulla tua
> pelle.
> Dato che hai sottoscritto esplicitamente che non entri per scopi
> criminosi, se ti cuccano sono autorizzati da leggi internazionali e
> accordi con altre nazioni, a farti il culo a mandolino.

Scusa, eh, ma se ti beccano mentre commetti qualcosa di illegale ti
fanno il culo comunque.

A questo punto, mi dici che differenza potrebbe fare nella dimensione
del culo :-) il fatto che tu abbia firmato di non impegnarti in
attivita' illegali?

TheStar
Gabriele
2010-07-21 08:00:26 UTC
Permalink
TheStar ha scritto:
> On 20/07/2010 16:37, STeve wrote:
>>
>> Se tu scrivi "NO" come risposta a tale domanda (e altre simili) e poi
>> ti cuccano a fare qualcosa di illegale, dato che hai FIRMATO, possono
>> per legge buttarti in cella e lasciarti marcire anziche' espellerti.
>>
>> E' ovvio che domande come quella non sono fatte per avere risposte
>> positive, ma e' in pratica una cambiale che stai firmando sulla tua
>> pelle.
>> Dato che hai sottoscritto esplicitamente che non entri per scopi
>> criminosi, se ti cuccano sono autorizzati da leggi internazionali e
>> accordi con altre nazioni, a farti il culo a mandolino.
>
> Scusa, eh, ma se ti beccano mentre commetti qualcosa di illegale ti
> fanno il culo comunque.

Ecco, hai sintetizzato bene il mio pensiero :)


> A questo punto, mi dici che differenza potrebbe fare nella dimensione
> del culo :-) il fatto che tu abbia firmato di non impegnarti in
> attivita' illegali?

Infatti a me pare un ragionamento da scuola elementare, roba da Bart Simpson!

Ho capito cosa intende STeve, ma trovo sia una mentalità per cui si presume
"Noi USA siamo noi e voi non siete un ca..." (semi cit).
Visto che le leggi ci sono comunque e praticamente ovunque non è legale ad
es. spacciare droga, continuo a non capire lo scopo di quelle domande.

Comunque, seriamente parlando, forse ho letto di fretta, ma le domande
relative allo stato di salute non mi paiono affatto chiare! Inoltre, avendo
visto SiCKO pochi giorni fa, mi viene pure il dubbio che sia una scusa x non
dare assistenza medica se x caso ti sei scordato che da piccolo hai avuto la
varicella (per dire una a caso) e nel modulo hai segnato [NO] riguardo le
malattie infettive; a quel punto, entri, ti ammali, loro scoprono che da
bambino hai copiato i compiti ed avuto la varicella e ti inculano!

Insomma, mi paiono le domande della visita di leva che nessuno ha mai capito
a che servono :P

ciao,
Gabriele
Alessandro Riolo
2010-07-21 08:30:49 UTC
Permalink
On 21 July, 09:00, Gabriele <***@mclink.it> wrote:
> ... mi viene pure il dubbio che sia una scusa x non
> dare assistenza medica se x caso ti sei scordato che da piccolo hai avuto la
> varicella (per dire una a caso) e nel modulo hai segnato [NO] riguardo le
> malattie infettive; a quel punto, entri, ti ammali, loro scoprono che da
> bambino hai copiato i compiti ed avuto la varicella e ti inculano!

L'esempio è esagerato, ma la mentalità è quella.

Sei un adulto, fai un contratto con una controparte (l'assicurazione
sanitaria), è tua responsabilità rispettare i termini del contratto
prima di pretendere alla controparte di fare altrettanto.

In paesi come la RI lo Stato si comporta come una mammona (ed in tanti
casi come una matrigna) che non solo mette il naso nei rapporti tra i
privati (che fino ad un certo punto è pure auspicabile quando i
rapporti sono squilibrati), ma che tiene entrambe le parti per le
braccia con polsi fermi e cerca di guidarne i movimenti.


--
ale
http://ale.riolo.co.uk
STeve
2010-07-21 12:48:36 UTC
Permalink
On Jul 21, 3:00 am, Gabriele <***@mclink.it> wrote:
> > A questo punto, mi dici che differenza potrebbe fare nella dimensione
> > del culo :-) il fatto che tu abbia firmato di non impegnarti in
> > attivita' illegali?
> Infatti a me pare un ragionamento da scuola elementare, roba da Bart Simpson!

Vero.
E' un ragionamento da scuola elementare che tu e altri ancora non
capite o non volete capire.
Niente di male per carita', ma magari prima di pensare di venire in
USA a fare qualcosa sarebbe meglio capirlo e bene, perche' c'e' gente
che si e' rovinata la vita per queste cose.

> Ho capito cosa intende STeve, ma trovo sia una mentalità per cui si presume
> "Noi USA siamo noi e voi non siete un ca..." (semi cit).

Questa, perdonami, e' paranoia e luogo comune.
La mentalita' e' quella dove una persona si assume esplicitamente la
responsabilita' di quanto afferma e fa.
Rispondendo alla domandina, si assoggetta alla legge USA.
Se anche ci fossero attenuanti, il fatto di dare una risposta precisa,
implica che se menti e sei cuccato, non ti salva nessuno.

> Visto che le leggi ci sono comunque e praticamente ovunque non è legale ad
> es. spacciare droga, continuo a non capire lo scopo di quelle domande.

Seriamente, dammi retta, PRIMA di pensare a permessi, visti e
magazzini da affittare, io cercherei di capire molto bene questa cosa
delle domandine sceme.
Andare avanti per luoghi comuni, confondendo un diverso modo di
pensare con "stupidita'" ("che stupidi questi americani a fare
domandine sceme") ti puo' salvare il didietro.

> visto SiCKO pochi giorni fa, mi viene pure il dubbio che sia una scusa x non
> dare assistenza medica se x caso ti sei scordato che da piccolo hai avuto la
> varicella (per dire una a caso) e nel modulo hai segnato [NO] riguardo le

Perche' deve essere una "scusa" ?
E' un modo diverso di pensare, responsabilita' personale.
In USA tutti sanno che le cure mediche hanno un costo, niente e'
gratis.
Proprio niente. Non esiste il concetto di gratis.
Se tu non paghi e' perche' qualcun altro paga.
Lo stato USA e' disposto a spendere dei soldi in caso tu turista abbia
problemi di salute e anticipare spese mediche in determinati casi.
Non vuole certo pagare spese mediche per malattie che esistono prima
dell'ingresso, ne' tantomeno vuole spendere soldi per curare gente
magari contagiata da te.
Ti chiede se sei in buona salute e se tu rispondi di si' e poi non e'
vero, sono cavoli tuoi.
Brutto, bello, non e' quello il punto.
E' il modo di vedere le cose che e' diverso.

> Insomma, mi paiono le domande della visita di leva che nessuno ha mai capito
> a che servono  :P

Certo che per essere uno che vuole mettere su un business in USA ci
sono troppe cose che non capisci :-)))

C'ya
STeve
Hanss
2010-07-21 13:17:45 UTC
Permalink
>
> Certo che per essere uno che vuole mettere su un business in USA ci
> sono troppe cose che non capisci :-)))

quoto totalmente quest'ultima frase....
TheStar
2010-07-21 13:38:14 UTC
Permalink
On 21/07/2010 14:48, STeve wrote:
>
> E' un ragionamento da scuola elementare che tu e altri ancora non
> capite o non volete capire.
> Niente di male per carita', ma magari prima di pensare di venire in
> USA a fare qualcosa sarebbe meglio capirlo e bene, perche' c'e' gente
> che si e' rovinata la vita per queste cose.

Scusa STeve, eh, vediamo un secondo di chiarire.

Dal punto di vista formale capisco il peso ulteriore di un'esplicita e
formale assunzione di responsabilita', ma dal punto di vista pratico non
capisco che differenza possa fare.

Quindi, saro' anche un gnucco, ma ti prego di descrivermi la diversita'
di conseguenze *pratiche* tra questi due casi (esempi banali terra-terra):

A) Ti becco a spacciare droga

B) Ti becco a spacciare droga nonostante tu avessi dichiarato
esplicitamente di essere una persona pulita.

Ora, dal punto di vista strettamente *morale* e' certamente peggio il
caso B, perche' oltre a compiere il reato hai anche *mentito*
consapevolmente.
Ma un sistema legale sensato dovrebbe innanzitutto guardare la
fattispecie del reato *senza* distinguere tra l'ammissione o no. Cos'e',
uno spacciatore che non abbia firmato nessuna dichiarazione di essere
pulito lo puniamo meno severamente di uno che abbia firmato? Secondo me
non ci dovrebbe essere grossa differenza... ma e' qui che vorrei sapere
il tuo punto di vista.

Poi c'e' io trovo anche che ci sia una differenza non banale tra
l'autocertificazione di qualcosa tipo il proprio titolo di studio (che
e' una cosa di per se' "neutra") al certificare di non essere coinvolto
in attivita' illegali (che e' un comportamento intrinsecamente negativo).

> Perche' deve essere una "scusa" ?
> E' un modo diverso di pensare, responsabilita' personale.

Il concetto di responsabilita' esiste mica esiste solo negli USA, eh. E'
un concetto universale.

> In USA tutti sanno che le cure mediche hanno un costo, niente e'
> gratis.
> Proprio niente. Non esiste il concetto di gratis.
> Se tu non paghi e' perche' qualcun altro paga.
> Lo stato USA e' disposto a spendere dei soldi in caso tu turista abbia
> problemi di salute e anticipare spese mediche in determinati casi.
> Non vuole certo pagare spese mediche per malattie che esistono prima
> dell'ingresso, ne' tantomeno vuole spendere soldi per curare gente
> magari contagiata da te.
> Ti chiede se sei in buona salute e se tu rispondi di si' e poi non e'
> vero, sono cavoli tuoi.

Questo in effetti lo capisco gia' di piu'. Anche se non e' il modello
migliore, eh... Chi ci ha i soldi ha tutto (o quasi) e chi non ne ha e'
nella merda.

Io sono stato negli USA una sola volta, come turista. Mi ricordo che LA
e SF mi colpirono per la grande quantita' di barboni che da noi non si
vedono. Era il 1998, non so se sia cambiato qualcosa.

TheStar
TheStar
2010-07-21 13:56:40 UTC
Permalink
On 21/07/2010 15:38, TheStar wrote:
>
> Ma un sistema legale sensato dovrebbe innanzitutto guardare la
> fattispecie del reato *senza* distinguere tra l'ammissione o no.

O, per la precisione, non dovrebbero esserci grosse differenze. Al
massimo, non riconoscendo le attenuanti generiche.

La parte largamente preponderante e' (o dovrebbe essere) in primis il
fatto di *aver commesso il crimine*, con la menzogna che costituisce
un'aggravante collaterale.

TheStar
STeve
2010-07-21 14:14:23 UTC
Permalink
On Jul 21, 8:38 am, TheStar <***@pippo.it> wrote:
> Quindi, saro' anche un gnucco, ma ti prego di descrivermi la diversita'
> di conseguenze *pratiche* tra questi due casi (esempi banali terra-terra):
>
> A) Ti becco a spacciare droga
>
> B) Ti becco a spacciare droga nonostante tu avessi dichiarato
> esplicitamente di essere una persona pulita.

Caso A, ti arrestano, magari ti danno il beneficio del dubbio perche'
non sei un cittadino USA, ti deportano nello stato di provenienza e si
aspettano tu risponda alle leggi del tuo paese.
Caso B ti arrestano e nessuno ti vede piu'.

Iper semplificato ma io una differenza ce la vedo eccome.

> Ma un sistema legale sensato dovrebbe innanzitutto guardare la
> fattispecie del reato *senza* distinguere tra l'ammissione o no.

Il punto non e' di aspettarsi qualcosa che vorresti, ma di gestire
quello che e'.
Il punto non e' se il sistema legale USA e' sensato o meno, ma
accettarlo e gestirlo per quello che e'.

> non ci dovrebbe essere grossa differenza... ma e' qui che vorrei sapere
> il tuo punto di vista.

Che se hai esplicitamente detto di non fare una cosa e poi ti scoprono
a farla, ti sei firmato il cappio con le tue mani e si sentono
autorizzati a gestire la cosa secondo le loro leggi senza nessuna
attenuante.
E' la differenza tra essere investito da un motorino o un treno merci
a piena velocita'.

Nel primo caso ti fai male ma magari te la cavi, nel secondo ti
raccolgono con il cucchiaino.

> Poi c'e' io trovo anche che ci sia una differenza non banale tra
> l'autocertificazione di qualcosa tipo il proprio titolo di studio (che

Again, non e' questione quello che tu o altri trovate.
E' questione di capire come ragionano qui ed evitare di farsi male.
Per quanto debba ammettere che "capendo" come ragionano non trovo sia
sbagliato come sistema, non sto difendendo il sistema.

Vi sto solo dicendo come ragionano e cosa fare o non fare per vivere
con meno problemi.

> Il concetto di responsabilita' esiste mica esiste solo negli USA, eh. E'
> un concetto universale.

Sorry ma ho seri dubbi al riguardo.
Oh certo, il "concetto" esiste ma da li' ad applicarlo ce ne corre.
Spiace dirlo, ma specie in Italia e' sempre colpa di qualcun altro o
qualcosaltro.
Mai colpa propria.

> Questo in effetti lo capisco gia' di piu'. Anche se non e' il modello
> migliore, eh... Chi ci ha i soldi ha tutto (o quasi) e chi non ne ha e'
> nella merda.

Mai detto che e' il modello migliore.
Cosi' come anche non ritengo essere un modello da seguire quello di
dare cure gratis a tutti ma con una qualita' che troppe volte rasenta
il crimine.

> vedono. Era il 1998, non so se sia cambiato qualcosa.

Barboni ce ne saranno ancora, cosi' come ne vedevo a pacchi a Milano
quando ci lavoravo.

C'ya
STeve
Gabriele
2010-07-21 15:19:10 UTC
Permalink
STeve ha scritto:
> On Jul 21, 8:38 am, TheStar<***@pippo.it> wrote:
>> Quindi, saro' anche un gnucco, ma ti prego di descrivermi la diversita'
>> di conseguenze *pratiche* tra questi due casi (esempi banali terra-terra):
>>
>> A) Ti becco a spacciare droga
>>
>> B) Ti becco a spacciare droga nonostante tu avessi dichiarato
>> esplicitamente di essere una persona pulita.
>
> Caso A, ti arrestano, magari ti danno il beneficio del dubbio perche'
> non sei un cittadino USA, ti deportano nello stato di provenienza e si
> aspettano tu risponda alle leggi del tuo paese.
> Caso B ti arrestano e nessuno ti vede piu'.

Caso C) ti arrestano, paghi la cauzione ed esci.
Cosa che io trovo inaccettabile, ad esempio, se pretendi di essere il Paese
+ "giusto" al mondo.


> Il punto non e' di aspettarsi qualcosa che vorresti, ma di gestire
> quello che e'.
> Il punto non e' se il sistema legale USA e' sensato o meno, ma
> accettarlo e gestirlo per quello che e'.

Infatti questo è il mio obiettivo.
Mi scuso se a volte sembro polemico, è che mi piace capirle le cose e non
dire "yes Sir" e basta :)


> Che se hai esplicitamente detto di non fare una cosa e poi ti scoprono
> a farla, ti sei firmato il cappio con le tue mani e si sentono
> autorizzati a gestire la cosa secondo le loro leggi senza nessuna
> attenuante.
> E' la differenza tra essere investito da un motorino o un treno merci
> a piena velocita'.

OK questo era chiaro dall'inizio.
Ciò che IMVHO andrebbe discusso è: che senso ha tutto ciò?
Perché devi fare le domandine come alla leva, che pare sian fatte apposta x
fregarti al primo errore?
Se uno è delinquente, lo è anche se risponde correttamente.
Se uno è onesto, le domandine fanno solo venire dubbi.

Mi vengono in mente le avvertenze d'uso che ci sono solo in inglese su
alcuni prodotti, tipo "non mettere il PC nel forno"; capisci cosa intendo?

Quindi: un delinquente comunque se vuole delinque.
Uno onesto rischia di prenderla nel didietro solo perché non si ricorda che
a 3 anni ha avuto il morbillo e ha segnato [NO] alla voce "malattie
contagiose avute in passato".
Spero che ora siano più chiare le mie obiezioni :)

ciao e grazie comunque x l'interessante confronto.
Gabriele
STeve
2010-07-21 17:18:02 UTC
Permalink
On Jul 21, 10:19 am, Gabriele <***@mclink.it> wrote:
> Cosa che io trovo inaccettabile, ad esempio, se pretendi di essere il Paese
> + "giusto" al mondo.

Seriamente, questi commenti sono quanto di piu' deleterio per una
discussione.
Non esiste NESSUN Paese giusto al mondo. Punto. Di sicuro l'Italia non
ha da insegnare NULLA a NESSUNO, stessa cosa per gli USA e QUALSIASI
altro paese.
Il piu' pulito ha la rogna.

Detto questo, il discorso ha senso di esistere per far capire a cosa
puoi andare incontro, non ad aspirare al sistema piu' giusto e
perfetto.
Non tipiace come si comporta un paese ? Non andarci, ma non credere di
avere la soluzione in tasca o il sistema perfetto.
Andarci e in caso di problemi iniziare a dire che il sistema non e'
giusto, che sono tutti arroganti, che sono peggio di qui e di la', e'
non solo controproduttivo.
E' suicida.

> Infatti questo è il mio obiettivo.

Non sembrerebbe a guardare la frase di cui sopra, anyway ..

> Mi scuso se a volte sembro polemico, è che mi piace capirle le cose e non
> dire "yes Sir" e basta :)

Mmmm non vedo nessuna utilita' nel ribattere a una descrizione con un
"ma sarebbe piu' bello/giusto/figo/ecc. che fosse diverso ..."
Se vuoi andare in posto devi capire come funziona e magari cercare di
vedere le cose con la loro ottica, non la tua, non criticarlo ogni due
secondi :)

> Ciò che IMVHO andrebbe discusso è: che senso ha tutto ciò?

Sigh ...
Primo devi renderti conto che queste domande non sono pensate per
essere fatte solo a te.
Se te, io e molti altri, le troviamo "ovvie" e "inutili", c'e' una
marea di gente che non le considera tali. Ovvero sono pensate per
evitare recriminazioni.
Mi riallaccio ad un altro esempio ...

> Mi vengono in mente le avvertenze d'uso che ci sono solo in inglese su
> alcuni prodotti, tipo "non mettere il PC nel forno"; capisci cosa intendo?

Perfettamente.
In moltissimi libri di istruzione per i forni a microonde, ci trovi
"non mettere dentro animali vivi".
Sai perche' c'e' ?
Leggenda metropolitana da spiega :)
"Tanto tempo fa, quando i forni a microonde erano una novita', una
vecchina decisa di asciugare il gatto mettondolo nel forno a
microonde.
Quando il gatto mori', la vecchina incazzata come una iena, denuncio'
la compagnia produttrice del forno e vinse la causa, perche' nessuno
l'aveva informata della cosa.
Da allora, molti produttori si parano il culo mettendo le cose ovvie,
per evitare grane legali e non dare appigli in caso di controversia
legale".

Hai firmato che non commetti crimini ? Si' ? Ti cucco con le mani nel
sacco ? Si' ?
Non c'e' scusante che tenga, ti sei fregato con le tue mani.
Hai messo il gatto nel forno a microonde ? E' morto ? Vuoi
"giustizia" ?
Ti attacchi perche' nelle istruzioni c'era scritto espressamente di
non metterlo.
E' chiaro il motivo delle domande "stupide" o cose ovvie ?

Perche' il numero di persone davvero stupide che commette crimini, ha
spesso dalla sua parte una marea di attenuanti e "spiragli" nelle
pieghe delle leggi (Italia docet ...).
Con due semplici domandine e "istruzioni" da cerebroleso, ti proteggi
e rinforzi i tuoi diritti, in questo caso sto parlando ovviamente dei
diritti dello stato USA che pone come obiettivo primario quello di
tenere lontano/gattabuia chi considera pericoloso e non ama quindi
spendere anni e soldi in processi legali.

> Quindi: un delinquente comunque se vuole delinque.

Per definizione :-)

> Uno onesto rischia di prenderla nel didietro solo perché non si ricorda che
> a 3 anni ha avuto il morbillo e ha segnato [NO] alla voce "malattie
> contagiose avute in passato".

Ma onestamente .. non ti viene in mente nessun altro motivo per queste
domande ?
Che so .. evitare magari pandemie ?

> Spero che ora siano più chiare le mie obiezioni :)

Veramente mi erano chiare fin dall'inizio.
Tu vorresti che gli americani si comportassero come tu hai deciso,
piu' "giustamente" e "onestamente" in base alla TUA mentalita' e modo
di vedere le cose e rifiuti di accettare che le gestiscano in altro
modo.
Tutto qui :-)

> ciao e grazie comunque x l'interessante confronto.
Ditto :)

C'ya
STeve
Alexx
2010-07-21 14:25:23 UTC
Permalink
Scusate se mi intrometto in questa chiacchierata, ma mi trovavo a passare di
qua... :-)

>La mentalita' e' quella dove una persona si assume esplicitamente la
>responsabilita' di quanto afferma e fa.
>Rispondendo alla domandina, si assoggetta alla legge USA.
>Se anche ci fossero attenuanti, il fatto di dare una risposta precisa,
>implica che se menti e sei cuccato, non ti salva nessuno.

E' chiaro che si tratta di diversa mentalità e si tratta di capire e
rispettare il modo di ragionare nel paese che si va a visitare.

Ci si può senz'altro adeguare, ma questa cosa non entra così facilmente
nemmeno nel mio modo di pensare, e non necessariamente perché nel mio DNA ci
sia la tendenza a fare il furbo (personalmente, sono tutt'altro che furbo),
ma... semplicemente, perché ho un altro modo di pensare.

A me pare implicito il fatto di impegnarsi a non violare le leggi del paese
che ti ospita. Se ciò non si fa, mi sembra implicito che se ne debbano
assumere le responsabilità.
Se si dichiarasse di conoscere la legislazione del paese che si sta
visitando e di essere disposti ad assumersi tutte le responsabilità del
caso, non sarebbe lo stesso? Certo, probabilmente verrebbe una domanda meno
sintetica. Ecco, forse è anche per un'esigenza di sintesi se la domanda è
posta in quei termini?

Comunque, va beme così, per carità! :-)

E' vero che la conoscenza della cultura con la quale ci si deve confrontare
evita un mare di problemi non solo legali, ma anche nei rapporti umani e di
lavoro.

http://en.wikipedia.org/wiki/High_context_culture
http://www.culture-at-work.com/highlow.html
http://www.via-web.de/high-context-vs-low-context/
http://www.studiotrevisani.it/comunicazione_interculturale.htm
http://laral.istc.cnr.it/borghi/corso09-10-8psicominterc.pdf

Alex
Gabriele
2010-07-20 08:58:57 UTC
Permalink
DeepBlue ha scritto:

>
> Non lavoro negli USA, ma con 30 secondi di google, direi di no:
>
> http://www.usembassy.it/visa/vis/default-it.asp
>
> Per i lavori temporanei, ci sono visti appositi. D'altronde, o fai il
> turista o lavori...


Cercavo anche info da chi ci lavora, per suggerimenti pratici :)

Comunque, in quel sito è spiegato che il visto non serve se si dispone del
passaporto "elettronico" (o altri a lettura ottica, ma dipende dalla data di
emissione).
Quindi, se chiedo un passaporto elettronico nuovo, anche per affari non
serve il visto se resto per meno di 90 giorni.
Ora leggo avanti, devo capire che succede se poi ci torno...

ciao,
Gabriele
equinozio
2010-07-20 09:23:18 UTC
Permalink
> 2) riuscire a comprare anche da chi fin'ora si rifiutava di spedire fuori
> dagli USA;

http://www.usabox.com/

>secondo voi, lo potrei fare col visto turistico se non resto più di 2 mesi?

Mah, così a orechio "turistico" fa più foto alla statua della libertà
che smontaggio hardware in un magazzino...
Gabriele
2010-07-20 09:51:47 UTC
Permalink
equinozio ha scritto:
>> 2) riuscire a comprare anche da chi fin'ora si rifiutava di spedire fuori
>> dagli USA;
>
> http://www.usabox.com/

Grazie x il link, sapevo che ci sono servizi simili, ma le tariffe non
convengono (la ditta italiana ha già grossi sconti con UPS e i pacchi da
spedire spesso pesano decine di Kg).


>> secondo voi, lo potrei fare col visto turistico se non resto più di 2 mesi?
>
> Mah, così a orechio "turistico" fa più foto alla statua della libertà
> che smontaggio hardware in un magazzino...


Ora cambio subject, appurato che il problema non si pone riguardo l'ingresso.

La nuova domanda è: occorre aprire qualche forma di ditta lì? Il magazzino
si pensava di prenderlo in Arizona.
Che poi, dico magazzino, ma intendo appartamento con ampio garage o parte di
casa da adibire a magazzino.

E' un progetto che nasce in piccolo come risorse, ma con fondate basi di
sviluppo futuro e con un business che esiste da anni in Italia.
Della serie: si ordina la merce, si sta lì 2 mesi, si prepara il tutto e si
spedisce, si torna indietro in attessa di altri ordini. Finché non decolla
in pianta stabile :)

Nel frattempo vado avanti a leggere i vari siti governativi...


Gabriele
gdg
2010-07-20 10:18:10 UTC
Permalink
"Gabriele" <***@mclink.it> wrote in message
news:i23rjl$8a$***@newsreader1.mclink.it...

> La nuova domanda è: occorre aprire qualche forma di ditta lì? Il magazzino
> si pensava di prenderlo in Arizona.
> Che poi, dico magazzino, ma intendo appartamento con ampio garage o parte
> di casa da adibire a magazzino.
>
> E' un progetto che nasce in piccolo come risorse, ma con fondate basi di
> sviluppo futuro e con un business che esiste da anni in Italia.
> Della serie: si ordina la merce, si sta lì 2 mesi, si prepara il tutto e
> si spedisce, si torna indietro in attessa di altri ordini. Finché non
> decolla in pianta stabile :)

Da quel che ricordo il soggetto titolare che apre l'attività deve essere
a) un cittadino USA
b) una società USA con almeno un socio USA
c) un cittadino non USA con un Visa non turistico e con un capitale versato
e vincolato in una banca USA non inferiore a un tot di migliaia di dollari.

Basta informarsi presso un commercialista con esperienza.
STeve
2010-07-20 14:41:06 UTC
Permalink
On Jul 20, 4:51 am, Gabriele <***@mclink.it> wrote:
> Ora cambio subject, appurato che il problema non si pone riguardo l'ingresso.

Io ri-appurerei e molto attentamente.

> La nuova domanda è: occorre aprire qualche forma di ditta lì? Il magazzino
> si pensava di prenderlo in Arizona.

MEGA IPER ROTFL !!!!!!!
In Arizona !! Nello stato dove la polizia locale ora puo' fermare e
controllare lo stato di immigrazione solo che un poliziotto si
insospettisca ??? ROTFL !
E vuoi entrare con visto turistico per lavorare LI' ???? ROTFL !

Della serie, posso suggerirti molti altri sistemi meno cruenti per
suicidarti :-)))

Contento tu :)

C'ya
STeve
Hanss
2010-07-20 19:48:45 UTC
Permalink
>
> Ora cambio subject, appurato che il problema non si pone riguardo l'ingresso.

Certo, se menti in aeroporto e non ti fa problema compiere un reato,
non si pone...

>
> La nuova domanda è: occorre aprire qualche forma di ditta lì? Il magazzino
> si pensava di prenderlo in Arizona.
> Che poi, dico magazzino, ma intendo appartamento con ampio garage o parte di
> casa da adibire a magazzino.

Quindi mi pare di capire che neppure l'attività sarebbe in regola....

>
> E' un progetto che nasce in piccolo come risorse, ma con fondate basi di
> sviluppo futuro e con un business che esiste da anni in Italia.
> Della serie: si ordina la merce, si sta lì 2 mesi, si prepara il tutto e si
> spedisce, si torna indietro in attessa di altri ordini. Finché non decolla
> in pianta stabile :)

Scusa, ma le tasse su questa cosa dove le paghi? In Italia, in Usa o
da nessuna parte?

>
> Nel frattempo vado avanti a leggere i vari siti governativi...

ecco..bravo...onestamente non capisco se sei serio o se trolli....mi
auguro la seconda...

>
Gabriele
2010-07-20 21:56:03 UTC
Permalink
Hanss ha scritto:
>>
>> Ora cambio subject, appurato che il problema non si pone riguardo l'ingresso.
>
> Certo, se menti in aeroporto e non ti fa problema compiere un reato,
> non si pone...

Leggere gli altri mie interventi ti pare brutto?
Ripeto: se si ottiene l'ingresso senza visto, grazie al passaporto
elettronico, è ovvio che cambio l'oggetto del post !

>
>>
>> La nuova domanda è: occorre aprire qualche forma di ditta lì? Il magazzino
>> si pensava di prenderlo in Arizona.
>> Che poi, dico magazzino, ma intendo appartamento con ampio garage o parte di
>> casa da adibire a magazzino.
>
> Quindi mi pare di capire che neppure l'attività sarebbe in regola....

E perché? dove sta scritto che per lavorare devo prendere un magazzino?

>
>>
>> E' un progetto che nasce in piccolo come risorse, ma con fondate basi di
>> sviluppo futuro e con un business che esiste da anni in Italia.
>> Della serie: si ordina la merce, si sta lì 2 mesi, si prepara il tutto e si
>> spedisce, si torna indietro in attessa di altri ordini. Finché non decolla
>> in pianta stabile :)
>
> Scusa, ma le tasse su questa cosa dove le paghi? In Italia, in Usa o
> da nessuna parte?

Ancora?
Ripeto: la ditta in Italia esiste da anni e fa sto lavoro di importazione HW
da sempre!
Ora volevo solo avere qualche suggerimento da chi in USA fa affari e magari
mi sa dare qualche dritta.

Ma vi pare tanto strano voler aprire un magazzino "store-and-forward"
all'estero? oh siamo nel 2010, mica nel 1950...
Anzi, sapete cosa, ora cerco se in USA esistono i porti franchi come in Italia.

ciao :)
Gabriele
Hanss
2010-07-21 12:41:04 UTC
Permalink
> Leggere gli altri mie interventi ti pare brutto?

Li ho letti tutti....e o non capisci o fai finta di non capire...

> Ripeto: se si ottiene l'ingresso senza visto, grazie al passaporto
> elettronico, è ovvio che cambio l'oggetto del post !

ripeto: o non capisci o fai finta di non capire. Entrare in USA non è
un problema. E' quello che fai quando sei dentro che fa la differenza.
Il passaporto elettronico non centra niente. Io non ce l'ho e sono
entrato piu' volte in USA come turista. Ma con il visto turistico non
puoi lavorare. E' reato farlo. E' reato mentire in aeroporto dicendo
"sono un turista". E' reato impiantare un'attività commerciale in
qualsiasi paese civile senza avere una posizione fiscale. Poi, se vuoi
dire, io me ne frego perchè tanto non mi beccano, è un problema tuo.

>
>
>
> >> La nuova domanda è: occorre aprire qualche forma di ditta lì? Il magazzino
> >> si pensava di prenderlo in Arizona.
> >> Che poi, dico magazzino, ma intendo appartamento con ampio garage o parte di
> >> casa da adibire a magazzino.
>
> > Quindi mi pare di capire che neppure l'attività sarebbe in regola....
>
> E perché? dove sta scritto che per lavorare devo prendere un magazzino?

Mai sentito parlare di "posizione fiscale"? Se vuoi puoi forse anche
usare un garage come magazzino, ma l'equivalente di una partita iva la
devi avere. Invece da quello che si capisce dal tuo ragionamento, vuoi
prendere una casa in affitto e poi usare il garage come magazzino
senza dir niente a nessuno. Forse non lo sai, ma non si potrebbe fare
questo neppure in Italia...

>
>
>
> >> E' un progetto che nasce in piccolo come risorse, ma con fondate basi di
> >> sviluppo futuro e con un business che esiste da anni in Italia.
> >> Della serie: si ordina la merce, si sta lì 2 mesi, si prepara il tutto e si
> >> spedisce, si torna indietro in attessa di altri ordini. Finché non decolla
> >> in pianta stabile :)
>
> > Scusa, ma le tasse su questa cosa dove le paghi? In Italia, in Usa o
> > da nessuna parte?
>
> Ancora?

Si, ancora! Perchè è questo il problema di cui te ne vuoi fregare, ma
non puoi! Se hai un'attività in USA devi avere una posizione fiscale
in USA se vuoi essere in regola. Se invece dici che non te ne frega
essere in regola, questo è un altro discorso. Il magazzino in USA ha
una posizione fiscale in usa, con un bilancio di fine anno in USA e
paga le tasse in USA. La tua ditta italiana invece ha sede in Italia,
con posizione fiscale italiana e paga le tasse in Italia. Tu come
persona fisica paghi le tasse in Italia. Spero di essere stato piu'
chiaro...

> Ripeto: la ditta in Italia esiste da anni e fa sto lavoro di importazione HW
> da sempre!

In che senso fai importazione? Se importi qualcosa ci dev'essere
qualcuno che ti fa una fattura. Chi te la fa in questo momento?

> Ora volevo solo avere qualche suggerimento da chi in USA fa affari e magari
> mi sa dare qualche dritta.
>
> Ma vi pare tanto strano voler aprire un magazzino "store-and-forward"
> all'estero? oh siamo nel 2010, mica nel 1950...

Non c'e' niente di strano se lo fai seguendo le regole...cioè aprendo
un'attività in USA, con tasse annesse, e ti hanno già spiegato come si
fa. Il problelma è che tu vuoi la scorciatoia, da bravo italiano....

> Anzi, sapete cosa, ora cerco se in USA esistono i porti franchi come in Italia.

Ecco bravo...cerca...invece di trollare...
Gabriele
2010-07-21 15:39:59 UTC
Permalink
Hanss ha scritto:
>
> ripeto: o non capisci o fai finta di non capire. Entrare in USA non è
> un problema. E' quello che fai quando sei dentro che fa la differenza.
> Il passaporto elettronico non centra niente. Io non ce l'ho e sono
> entrato piu' volte in USA come turista. Ma con il visto turistico non
> puoi lavorare. E' reato farlo. E' reato mentire in aeroporto dicendo
> "sono un turista".

Ripartiamo da zero, con quanto ho capito fin'ora.
Se chiedi il visto, perché non hai il passaporto elettronico oppure rientri
in alcune categorie e non vieni considerato né per turismo, né per affari
(es: star della TV che fa un film, ricercatore universitario e vari altri
casi), allora è appurato che hai bisogno di un visto Business o
Commerce/Trade (molto diversi tra loro per requisiti).

Se invece hai il passaporto elettronico, non serve il visto e puoi entrare
sia per Turismo che per Affari (ma non puoi cercarti lì lavoro).

Ciò che ancora mi sfugge è la differenza tra visto Business e Commerce; poi
un altro qui sul NG ha suggerito il visto "L". Vedrò.



> E' reato impiantare un'attività commerciale in
> qualsiasi paese civile senza avere una posizione fiscale. Poi, se vuoi
> dire, io me ne frego perchè tanto non mi beccano, è un problema tuo.

Quindi se tu vai a NY, entri all'Apple Store (e ti fai fare la fattura) e
poi spedisci 10 iMac (pagando dogana italiana) lo puoi fare o no, secondo
te, se hai il visto Business (o hai passaporto elettronico) ?


> Mai sentito parlare di "posizione fiscale"? Se vuoi puoi forse anche
> usare un garage come magazzino, ma l'equivalente di una partita iva la
> devi avere. Invece da quello che si capisce dal tuo ragionamento, vuoi
> prendere una casa in affitto e poi usare il garage come magazzino
> senza dir niente a nessuno.

Non posso comprare della merce e spedirmela da solo al mio indirizzo italiano?
Guarda che è di questo che sto parlando.
Se vai in USA e compri 1 TIR per poi importarlo, non credo che devi aprire
una ditta lì.



[cut]
>> Ripeto: la ditta in Italia esiste da anni e fa sto lavoro di importazione HW
>> da sempre!
>
> In che senso fai importazione? Se importi qualcosa ci dev'essere
> qualcuno che ti fa una fattura. Chi te la fa in questo momento?
[cut]

RIASSUNTO situazione attuale:
Ditta italiana compra *online* merce in USA;
ditta USA fattura alla ditta italiana;
ditta USA spedisce in Italia usando il codice UPS della ditta italiana (che
così paga molto meno e si gestisce la pratica doganale da sola);
ditta italiana rivende la merce in Italia, fatturando al cliente finale
italiano.
E' chiaro ora?

Si vuole aggiungere un pezzo, dicendo al fornitore USA: "la merce la mandi
in Fifth Ave. NY". Stop, il resto come sopra.
A quel punto, il "magazziniere" a NY accumula 300Kg di merce, la spedisce e
se ne torna in Italia.


Gabriele
Alessandro Riolo
2010-07-21 16:43:11 UTC
Permalink
On 21 July, 16:39, Gabriele <***@mclink.it> wrote:
> Si vuole aggiungere un pezzo, dicendo al fornitore USA: "la merce la mandi
> in Fifth Ave. NY". Stop, il resto come sopra.
> A quel punto, il "magazziniere" a NY accumula 300Kg di merce, la spedisce e
> se ne torna in Italia.

Sempre IMVHO, e sempre precisando che non sono un barrister/solicitor,
se ci vai una tantum per mettere su l'ambaradan, e spendi i 90 giorni
per aprirti una filiale statunitense (a quel punto nel Delaware, non
certo in Arizona!) assumendo personale statunitense per il dopo 90gg,
allora il VWP per il B-x dovrebbe andare bene.

Sempre IMVHO, se vai un tantum come un mercante che acquista, fa
spedire in un magazzino in loco gestito da un terzo statunitense, che
impiega statunitensi o comunque abili al lavoro negli USA per gestire
i beni che hai acquistato (e che tu non toccherai mai con le tue mani)
e tu ti limiti a sovrintendere commercialmente la cosa (dai le
istruzioni, concludi il contratto, paghi, ricevi la fattura), anche in
questo caso il VWP per il B-x dovrebbe andare bene.

Se invece tu vai per fare tu lavoro produttivo manuale o
intellettuale, allora il discorso si complica. Se invece che una
tantum prevedi di farlo con periodicità, IMVHO non hai molte speranze
di poterlo fare legalmente (in quel caso ti devi aprire un'attività in
pianta stabile negli USA, e quindi ricadi nello scenario prima
esposto), se lo fai una tantum, magari per sondare il terreno e vedere
come va, come suggerito precedentemente ti consiglierei prima di
chiedere al consolato se è fattibile con un B-x o no.

Non ti consiglio assolutamente di andare allo sbaraglio, vado, passo
la frontiera con il VWP, affitto un magazzino, mi faccio spedire le
cose, e se mi beccano provo a salvarmi/giustificarmi in qualche modo,
se non sei un disperato allo sbaraglio il gioco non vale la candela.

--
ale
http://ale.riolo.co.uk
STeve
2010-07-21 17:28:00 UTC
Permalink
Giusto un paio di note :

On Jul 21, 10:39 am, Gabriele <***@mclink.it> wrote:
> Se chiedi il visto, perché non hai il passaporto elettronico oppure rientri
> in alcune categorie e non vieni considerato né per turismo, né per affari

Mi pare di ricordare che e' obbligatorio comunque avere il passaporto
elettronico per entrare in USA.
Ovvero sono sicuro della norma, non sono sicuro sulla data di
applicazione (e' una vita che non uso il passaporto italiano per
entrare/uscire dagli USA)

> Se invece hai il passaporto elettronico, non serve il visto e puoi entrare
> sia per Turismo che per Affari (ma non puoi cercarti lì lavoro).

No. Premesso che il passaporto elettronico lo devi avere comunque,
puoi solo non richiedere il visto per visite turistiche.
Ovvero e' "implicito" che se non hai nessun visto, sei un turista e
come tale soggetto a "visto turistico".
Il fatto che non hai esplicitamente il visto, come documento, non ti
esime dai doveri di tale visto.

Per qualsiasi altra attivita' devi richiedere un visto in consolato
PRIMA di fare il biglietto.

> Quindi se tu vai a NY, entri all'Apple Store (e ti fai fare la fattura) e
> poi spedisci 10 iMac (pagando dogana italiana) lo puoi fare o no, secondo
> te, se hai il visto Business (o hai passaporto elettronico) ?

Quello lo puoi fare anche come turista .. una volta o due.
La terza qualcuno mangia la foglia e ti fa il culo a mandolino :-)
L'avere passaporto elettronico o meno non e' una variabile, lo devi
avere e basta, quindi escludilo dall'equazione.

> Non posso comprare della merce e spedirmela da solo al mio indirizzo italiano?

Certo, anche se il visto turistico mette anche chiari limiti sulle
attivita' economiche che puoi fare, non solo su quelle temporali.

> Guarda che è di questo che sto parlando.

Non proprio.

> Se vai in USA e compri 1 TIR per poi importarlo, non credo che devi aprire
> una ditta lì.

No, non devi aprire una ditta ma sono sicuro che passi e di molto i
limiti economici imposti dal visto turistico.

> RIASSUNTO situazione attuale:
> Ditta italiana compra *online* merce in USA;
> ditta USA fattura alla ditta italiana;
> ditta USA spedisce in Italia usando il codice UPS della ditta italiana (che
> così paga molto meno e si gestisce la pratica doganale da sola);
> ditta italiana rivende la merce in Italia, fatturando al cliente finale
> italiano.
> E' chiaro ora?

Chiarissimo.

> Si vuole aggiungere un pezzo, dicendo al fornitore USA: "la merce la mandi
> in Fifth Ave. NY". Stop, il resto come sopra.

Eh no che non e' come sopra.
E' il "chi abita/possiede" l'indirizzo in Fifth Avenue che e' il
casino !
Un italiano con visto turistico NON puo' comprare/affittare alcunche',
tantomeno "lavorare".

> A quel punto, il "magazziniere" a NY accumula 300Kg di merce, la spedisce e
> se ne torna in Italia.

Se il "magazziere" e' un cittadino USA, che paga le tasse
sull'immobile e le tasse sul commercio, non c'e' problema.

C'ya
STeve
gdg
2010-07-20 10:11:55 UTC
Permalink
"Gabriele" <***@mclink.it> wrote in message
news:i23m3k$31gm$***@newsreader2.mclink.it...

> secondo voi, lo potrei fare col visto turistico se non resto più di 2
> mesi?

E' il metodo migliore per finire nel giro di 10 minuti a Guantanamo :-)
Gabriele
2010-07-20 15:10:45 UTC
Permalink
gdg ha scritto:
>
>
> "Gabriele" <***@mclink.it> wrote in message
> news:i23m3k$31gm$***@newsreader2.mclink.it...
>
>> secondo voi, lo potrei fare col visto turistico se non resto più di 2
>> mesi?
>
> E' il metodo migliore per finire nel giro di 10 minuti a Guantanamo :-)
>
>

LOL
a proposito, qualche sera fa su Rai3 han mostrato SiCKO :)

Gabriele
Sentenza
2010-07-20 11:53:48 UTC
Permalink
On 2010-07-20, Gabriele <***@mclink.it> wrote:

> secondo voi, lo potrei fare col visto turistico se non resto più di 2 mesi?

Credo che se ti beccano a lavorare col visto turistico ti sbattono fuori
in 24 ore :-)
FP
2010-07-20 12:44:37 UTC
Permalink
Sentenza ha scritto:
> On 2010-07-20, Gabriele <***@mclink.it> wrote:
>
>> secondo voi, lo potrei fare col visto turistico se non resto più di 2 mesi?
>
> Credo che se ti beccano a lavorare col visto turistico ti sbattono fuori
> in 24 ore :-)

"lavorare" è generico... quando sono andato a seguire una conferenza a
Dallas ci sono andato "per lavoro"... e con visto turistico (il classico
foglietto verde...)
STeve
2010-07-20 16:24:05 UTC
Permalink
On Jul 20, 7:44 am, FP <***@mclink.it> wrote:
> "lavorare" è generico... quando sono andato a seguire una conferenza a
> Dallas ci sono andato "per lavoro"... e con visto turistico (il classico
> foglietto verde...)

Andare "per lavoro in USA" non e' "andare a lavorare in USA".
FP
2010-07-21 09:43:56 UTC
Permalink
STeve ha scritto:
> On Jul 20, 7:44 am, FP <***@mclink.it> wrote:
>> "lavorare" è generico... quando sono andato a seguire una conferenza a
>> Dallas ci sono andato "per lavoro"... e con visto turistico (il classico
>> foglietto verde...)
>
> Andare "per lavoro in USA" non e' "andare a lavorare in USA".

Si lo so, ma lui lavorerebbe sempre per una società italiana, non per
una società americana....

PS: steve, mi contatti in privato per favore ? l'indirizzo lo dovresti
riconoscere :-)
STeve
2010-07-20 14:42:21 UTC
Permalink
On Jul 20, 6:53 am, Sentenza <***@STACEPPAosteriafuoriporta.net>
wrote:
> Credo che se ti beccano a lavorare col visto turistico ti sbattono fuori
> in 24 ore :-)

Dipende, visto cosa devi firmare nel visto di ingresso, potrebbero
anche decidere di sbatterlo in galera.
Alessandro Riolo
2010-07-20 13:53:43 UTC
Permalink
On 20 July, 09:17, Gabriele <***@mclink.it> wrote:
> secondo voi, lo potrei fare col visto turistico se non resto più di 2 mesi?

Dipende.

Per un'introduzione generale vedi http://travel.state.gov/pdf/BusinessVisa.pdf

Più dettagliatametne se rientri dentro la tipologia del B-1, sei a
posto.

Dai un'occhiata a:
http://www.state.gov/documents/organization/87206.pdf

Precisamente ai paragrafi:

9 FAM 41.31 N9
9 FAM 41.31 N10
9 FAM 41.31 N11

Dalla tua sommaria descrizione, non mi sembra tu cada perfettamente in
nessuno degli scenari previsti, ma, dato che verrai remunerato da una
società estera, potresti ricadere nel caso in cui H1-H3 siano
classificabili come B-1 (leggi specificatamente 9 FAM 41.31 N11). Il
tuo caso è molto simile a quello del service engineer (9 FAM 41.31
N10.1 comma a), solo che tu invece di avere a che fare con materiale
proveniente dall'estero, hai a che fare con materiale acquistato
all'interno (invece che facilitare l'import faciliti l'export).

Non sono un barrister/solicitor, ma secondo me hai buone possibilità
di ricadere in 9 FAM 41.31 N11, e quindi di poter chiedere un B1
invece che un H-x, se questo fosse il caso puoi addirittura evitare di
chiedere il visto ed avvalerti del Visa Waiver Programme (http://
travel.state.gov/visa/temp/without/without_1990.html), che copre anche
i visti B-x.

Per essere assolutamente certo di evitare guai, probabilmente dovresti
contattare chi di dovere (usualmente il consolato Statunitense
competente per il territorio di tua residenza) per chiedere una
Advisory Opinion secondo 9 FAM 41.31 N12.

> ps: le norme cambiano da Stato a Stato?

No.

--
ale
http://ale.riolo.co.uk
Gabriele
2010-07-20 15:32:33 UTC
Permalink
Alessandro Riolo ha scritto:
[cut]

Finalmente una risposta seria :)

Ho letto nel frattempo tutti i documenti su 3 diversi siti governativi ed
appunto dei diversi tipo di visti.

> Non sono un barrister/solicitor, ma secondo me hai buone possibilità
> di ricadere in 9 FAM 41.31 N11, e quindi di poter chiedere un B1
> invece che un H-x, se questo fosse il caso puoi addirittura evitare di
> chiedere il visto ed avvalerti del Visa Waiver Programme (http://
> travel.state.gov/visa/temp/without/without_1990.html), che copre anche
> i visti B-x.

Il visto specifico per Commercio infatti prevede vincoli al momento
improponibili, quindi il B1 già sarebbe IMHO adatto.
A questo punto l'ideale è proprio il "Visa Waiver Program".

Qualche italico qui ha di recente chiesto un passaporto elettronico e mi sa
dire i tempi di consegna?


> Per essere assolutamente certo di evitare guai, probabilmente dovresti
> contattare chi di dovere (usualmente il consolato Statunitense
> competente per il territorio di tua residenza) per chiedere una
> Advisory Opinion secondo 9 FAM 41.31 N12.

Ottimo, grazie.

ciao,
Gabriele
Andrea
2010-07-20 21:17:16 UTC
Permalink
Gabriele <***@mclink.it> wrote:

> Qualche italico qui ha di recente chiesto un passaporto elettronico e mi sa
> dire i tempi di consegna?

Un mese. Lo ritiro il 16 agosto.

--
MySQL and PHP are popular not because of their quality, but despite it.
Gabriele
2010-07-20 21:56:57 UTC
Permalink
Andrea ha scritto:
> Gabriele<***@mclink.it> wrote:
>
>> Qualche italico qui ha di recente chiesto un passaporto elettronico e mi sa
>> dire i tempi di consegna?
>
> Un mese. Lo ritiro il 16 agosto.
>

Ottimo e chiedono cosa particolari, rispetto al passaporto tradizionale?

grazie,
Gabriele
Andrea
2010-07-20 22:47:55 UTC
Permalink
Gabriele <***@mclink.it> wrote:

> Ottimo e chiedono cosa particolari, rispetto al passaporto tradizionale?

niente di che. Credo costi un po' di più, alla fine sono volati 80 e
passa euro, e la polizia e ti prende le impronte digitali.

--
MySQL and PHP are popular not because of their quality, but despite it.
Alessandro Riolo
2010-07-21 08:20:27 UTC
Permalink
On 20 July, 16:32, Gabriele <***@mclink.it> wrote:
> Finalmente una risposta seria :)

IMVHO anche quelle di Steve sono abbastanza serie, cerca di farti
capire che nei paesi anglosassoni c'è una mentalità differente e che
se non te ne rendi conto e ti adegui/adatti rischi di finire per
sbattere contro un muro in piena velocità ...

--
ale
http://ale.riolo.co.uk
STeve
2010-07-20 14:33:43 UTC
Permalink
On Jul 20, 3:17 am, Gabriele <***@mclink.it> wrote:

> secondo voi, lo potrei fare col visto turistico se non resto più di 2 mesi?
No.

> Alternative?
Da quello che hai detto, nessuna legale.
Se entri con visto turistico e ti sorprendono a lavorare, espulsione
immediata e scordati di poter fare un altro visto, di qualsiasi tipo.
Per avere un visto di lavoro, devi avere una sponsorizzazione da una
ditta USA e sottostare a un processo mica da ridere, senza contare che
la quota di immigrazione e' sempre piu' ridotta.

> ps: le norme cambiano da Stato a Stato?
No, l'immigrazione e' governata da leggi federali.
Semmai ci sono stati (uno per ora) dove hanno inasprito le leggi
federali (Arizona) per cui la polizia locale li' puo' fermare per
controlli chi ritiene sospetto di essere clandestino.

Poi ci sarebbe anche da discutere sul tipo di business che hai
descritto ... rispedire roba in Italia ... auguri.
A meno di avere agganci alle poste e dogana italiana prevedo tanti di
quei casini, perdite di pacchi, tasse assurde ecc. che fallireste in
poco tempo.
Non parlo per sentito dire.

C'ya
STeve
Alessandro Riolo
2010-07-20 15:01:55 UTC
Permalink
On 20 July, 15:33, STeve <***@gmail.com> wrote:
> Per avere un visto di lavoro, devi avere una sponsorizzazione da una
> ditta USA e sottostare a un processo mica da ridere, senza contare che
> la quota di immigrazione e' sempre piu' ridotta.

Magari ho capito male, ma non credo cercasse di trovare lavoro/
immigrare negli USA.

> A meno di avere agganci alle poste e dogana italiana prevedo tanti di
> quei casini, perdite di pacchi, tasse assurde ecc. che fallireste in
> poco tempo.
> Non parlo per sentito dire.

In realtà potrebbero triangolare con un paese UE con dogane più
efficienti, e poi trasportare tutto nella RI intra UE. C'è da dire che
se si trattasse di hw, non capisco il beneficio rispetto a comprare
direttamente alla fonte (Pacific Rim lato asiatico).

--
ale
http://ale.riolo.co.uk
Sentenza
2010-07-20 15:06:52 UTC
Permalink
On 2010-07-20, Alessandro Riolo <***@gmail.com> wrote:

> In realtà potrebbero triangolare con un paese UE con dogane più
> efficienti, e poi trasportare tutto nella RI intra UE. C'è da dire che
> se si trattasse di hw, non capisco il beneficio rispetto a comprare
> direttamente alla fonte (Pacific Rim lato asiatico).

Questo genere di business c'è regolarmente ogni tanto qualcuno che tenta
di metterlo su. Hanno fatto tutti altrettanto regolarmente una brutta
fine.

Violare le norme di esportazione/importazione (se le aziende non spediscono
certi prodotti fuori degli USA, di solito un motivo c'è) non è una cosa
che solitamente viene presa molto bene dalle nazioni coinvolte.
equinozio
2010-07-20 15:42:02 UTC
Permalink
> Questo genere di business c'è regolarmente ogni tanto qualcuno che tenta
> di metterlo su. Hanno fatto tutti altrettanto regolarmente una brutta
> fine.

E' il bussies del refurbished ! Una volta pure a me un collega mi
propose "Compriamoci 45 portatili refurbished sul sito
telovendoepoisocavolitua.com e rivendiamoli! " Eccerto.. già mi vedevo
con 45 portatili in salotto....

Se li prendi nuovi l'azienda in oggetto tipicamente ti fa causa se
scopre che stai rivendendo i suoi prodotti fuori dagli USA. Potrebbe
funzionare con l'usato, ma ce ne sono già mille con base USA ( tipo
www.usedrouter.com ) senza andare a far merende in Arizona.

> Violare le norme di esportazione/importazione (se le aziende non spediscono
> certi prodotti fuori degli USA, di solito un motivo c'è) non è una cosa
> che solitamente viene presa molto bene dalle nazioni coinvolte.

Il motivo può anche essere la politica commerciale ed in tal caso agli
stati non interessa minimamente, però hai ragione dicendo che quei
prodotti non sono accompagnati dalle necessarie autorizzazioni
comunitarie, quindi se ti cuccano non so come fai a spiegargli che
però sono uguali a quelli Europei... ecc... eheheh
Gabriele
2010-07-20 15:45:38 UTC
Permalink
Sentenza ha scritto:
> On 2010-07-20, Alessandro Riolo<***@gmail.com> wrote:
>
>> In realtà potrebbero triangolare con un paese UE con dogane più
>> efficienti, e poi trasportare tutto nella RI intra UE. C'è da dire che
>> se si trattasse di hw, non capisco il beneficio rispetto a comprare
>> direttamente alla fonte (Pacific Rim lato asiatico).
>
> Questo genere di business c'è regolarmente ogni tanto qualcuno che tenta
> di metterlo su. Hanno fatto tutti altrettanto regolarmente una brutta
> fine.

C'è anche chi invece ha magazzini così in giro per il mondo e fattura di brutto.

>
> Violare le norme di esportazione/importazione (se le aziende non spediscono
> certi prodotti fuori degli USA, di solito un motivo c'è) non è una cosa
> che solitamente viene presa molto bene dalle nazioni coinvolte.

None, il motivo unico è la diffidenza di alcune ditte americane!
Fa conto che tutta la merce verrebbe pagata anticipatamente, come già
avviene per altro.

ciao,
Gabriele
Gabriele
2010-07-20 15:43:48 UTC
Permalink
Alessandro Riolo ha scritto:
> On 20 July, 15:33, STeve<***@gmail.com> wrote:
>> Per avere un visto di lavoro, devi avere una sponsorizzazione da una
>> ditta USA e sottostare a un processo mica da ridere, senza contare che
>> la quota di immigrazione e' sempre piu' ridotta.
>
> Magari ho capito male, ma non credo cercasse di trovare lavoro/
> immigrare negli USA.

AMEN.
Si deve :
- andare
- affittare un posto
- ricevere la merce
- smontare/catalogare
- spedire in Italia
il tutto senza, per ora, avere lì sede fissa.


> In realtà potrebbero triangolare con un paese UE con dogane più
> efficienti, e poi trasportare tutto nella RI intra UE. C'è da dire che
> se si trattasse di hw, non capisco il beneficio rispetto a comprare
> direttamente alla fonte (Pacific Rim lato asiatico).

Il motivo principale di tutto ciò è alcuni fornitori si son rifiutati di
spedire da USA verso l'Italia, perciò si vuol aggirare l'ostacolo e comprare
in loco.
Trattasi di HW usato, ricondizionato, da ricondizionare e simile, con prezzi
introvabili in Italia e molto più bassi di qualsiasi listino rivenditori :)

Gabriele
Sentenza
2010-07-20 15:51:21 UTC
Permalink
On 2010-07-20, Gabriele <***@mclink.it> wrote:

> Il motivo principale di tutto ciò è alcuni fornitori si son rifiutati di
> spedire da USA verso l'Italia, perciò si vuol aggirare l'ostacolo e comprare
> in loco.
> Trattasi di HW usato, ricondizionato, da ricondizionare e simile, con prezzi
> introvabili in Italia e molto più bassi di qualsiasi listino rivenditori :)

Comprese le spese di spedizione attraverso l'oceano e le tasse di importazione
in UE? O tutto lo scopo dell'operazione è proprio evadere le suddette tasse? ;)
Gabriele
2010-07-20 16:06:45 UTC
Permalink
Sentenza ha scritto:
> On 2010-07-20, Gabriele<***@mclink.it> wrote:
>
>> Il motivo principale di tutto ciò è alcuni fornitori si son rifiutati di
>> spedire da USA verso l'Italia, perciò si vuol aggirare l'ostacolo e comprare
>> in loco.
>> Trattasi di HW usato, ricondizionato, da ricondizionare e simile, con prezzi
>> introvabili in Italia e molto più bassi di qualsiasi listino rivenditori :)
>
> Comprese le spese di spedizione attraverso l'oceano e le tasse di importazione
> in UE? O tutto lo scopo dell'operazione è proprio evadere le suddette tasse? ;)
>

Ohhh ma mica son tutti imbroglioni eh ! :)
Ripeto per l'ennesima volta: il business già esiste da anni, tutto regolare.
Ora lo si vuole espandere, per non dire di no ad un 30% di richieste, causa
semplice e pura ingiustificata diffidenza americana.

Non si tratta di ordinare una schedina alla volta, ma di colli da 200/300 Kg.
Sai quante WIC per router stanno in 200 Kg di pacco? :)
Ti interessa un introvabile HD IBM ormai fuori listino? ecco, spero sia
chiaro lo scopo del business.

ciao,
Gabriele
equinozio
2010-07-20 17:08:03 UTC
Permalink
> Ohhh ma mica son tutti imbroglioni eh ! :)

Scusa ! La soluzione è davnti ai tuoi tasti e non la vedi : manda
tutto a STeve ;-)
STeve
2010-07-20 17:16:37 UTC
Permalink
On Jul 20, 12:08 pm, equinozio <***@gmail.com> wrote:
> Scusa ! La soluzione è davnti ai tuoi tasti e non la vedi : manda
> tutto a STeve ;-)

OH !!! Ma cerchi la lite ??? :-)))

C'ya
STeve
Gabriele
2010-07-20 21:57:43 UTC
Permalink
equinozio ha scritto:
>> Ohhh ma mica son tutti imbroglioni eh ! :)
>
> Scusa ! La soluzione è davnti ai tuoi tasti e non la vedi : manda
> tutto a STeve ;-)

Eh no, mica voglio farmi soffiare l'affare da un altro italiano :P

:)

Gabriele
pcan
2010-07-20 20:34:47 UTC
Permalink
"Gabriele" <***@mclink.it> ha scritto

> Il motivo principale di tutto ciò è alcuni fornitori si son rifiutati di
> spedire da USA verso l'Italia, perciò si vuol aggirare l'ostacolo

> Trattasi di HW usato, ricondizionato, da ricondizionare e simile,

Probabilmente e' un'idea profittevole e che si regge in piedi, visto che ci
sono altre aziende che lo fanno. Tuttavia, ti consiglio di mettere in cima
all'elenco delle cose da approfondire un bell'incontro con uno spedizioniere
(verifica ad esempio gli operatori nella zona vicino alla dogana da cui vuoi
far transitare le merci) che ti spieghi tutto il macchiavellico meccanismo e
i costi, perche' altrimenti se operi in fai-da-te e ti manca anche un solo
foglio di carta o un timbro, dopo una o due spedizioni, appena entri nei
radar, tutto si fermera' in dogana e li' restera' (a tue spese) per lungo,
lungo tempo. Questo e' uno dei motivi per cui molte aziende USA (che nulla
sanno delle procedure doganali ne' vogliono saperlo) non spediscono in
Italia; e' anche uno dei motivi per cui in Italia certe categorie di
prodotti sono piu' costose.
gdg
2010-07-20 20:48:09 UTC
Permalink
"Gabriele" <***@mclink.it> wrote in message
news:i24g7i$a9f$***@newsreader2.mclink.it...
> Alessandro Riolo ha scritto:
>> On 20 July, 15:33, STeve<***@gmail.com> wrote:
>>> Per avere un visto di lavoro, devi avere una sponsorizzazione da una
>>> ditta USA e sottostare a un processo mica da ridere, senza contare che
>>> la quota di immigrazione e' sempre piu' ridotta.
>>
>> Magari ho capito male, ma non credo cercasse di trovare lavoro/
>> immigrare negli USA.
>
> AMEN.
> Si deve :
> - andare
> - affittare un posto
> - ricevere la merce
> - smontare/catalogare
> - spedire in Italia
> il tutto senza, per ora, avere lì sede fissa.

In Italia non potresti farlo senza avere una P.IVA Italiana ed una
iscrizione alla CCIAA.
Non vedo perchè potresti farlo in USA.
Gabriele
2010-07-20 22:01:18 UTC
Permalink
gdg ha scritto:
>
>
> "Gabriele" <***@mclink.it> wrote in message
> news:i24g7i$a9f$***@newsreader2.mclink.it...
>> Alessandro Riolo ha scritto:
>>> On 20 July, 15:33, STeve<***@gmail.com> wrote:
>>>> Per avere un visto di lavoro, devi avere una sponsorizzazione da una
>>>> ditta USA e sottostare a un processo mica da ridere, senza contare che
>>>> la quota di immigrazione e' sempre piu' ridotta.
>>>
>>> Magari ho capito male, ma non credo cercasse di trovare lavoro/
>>> immigrare negli USA.
>>
>> AMEN.
>> Si deve :
>> - andare
>> - affittare un posto
>> - ricevere la merce
>> - smontare/catalogare
>> - spedire in Italia
>> il tutto senza, per ora, avere lì sede fissa.
>
> In Italia non potresti farlo senza avere una P.IVA Italiana ed una
> iscrizione alla CCIAA.

Beh, l'Italia burocraticamente parlando, è un casino :(

> Non vedo perchè potresti farlo in USA.

Magari le leggi sono diverse...
Se mi limitassi ad esempio a comprare e poi fare una spedizione, non ci
sarebbero problemi; il punto è che l'idea è di fermarsi 2 mesi per
raccigliere gli ordini e poi spedire.

ciao,
Gabriele
Freddy Krueger
2010-07-21 07:12:00 UTC
Permalink
On Wed, 21 Jul 2010 00:01:18 +0200, Gabriele <***@mclink.it> wrote:
>Magari le leggi sono diverse...
>Se mi limitassi ad esempio a comprare e poi fare una spedizione, non ci
>sarebbero problemi; il punto è che l'idea è di fermarsi 2 mesi per
>raccigliere gli ordini e poi spedire.

Domanda banale: se dopo spedito ci sono problemi chi li risolve che in
loco non c'e' piu' nessuno?

Saluti.
--
Living in Barbaropoli
http://www.barbaropoli.com
Gabriele
2010-07-21 08:03:47 UTC
Permalink
Freddy Krueger ha scritto:
> On Wed, 21 Jul 2010 00:01:18 +0200, Gabriele<***@mclink.it> wrote:
>> Magari le leggi sono diverse...
>> Se mi limitassi ad esempio a comprare e poi fare una spedizione, non ci
>> sarebbero problemi; il punto è che l'idea è di fermarsi 2 mesi per
>> raccigliere gli ordini e poi spedire.
>
> Domanda banale: se dopo spedito ci sono problemi chi li risolve che in
> loco non c'e' piu' nessuno?

In che senso? problemi in fase di transito della merce in Europa o merce
difettosa?
Il tutto viene comunque monitorato dalla sede italiana (visto che gli ordini
sono generalmente per il ns Paese).
La merce andrà spedita in blocco in Italia, non al cliente finale (tranne
rare eccezioni all'inizio).

Gabriele
Alessandro Riolo
2010-07-21 09:45:49 UTC
Permalink
On 21 July, 09:03, Gabriele <***@mclink.it> wrote:
> Il tutto viene comunque monitorato dalla sede italiana (visto che gli ordini
> sono generalmente per il ns Paese).
> La merce andrà spedita in blocco in Italia, non al cliente finale (tranne
> rare eccezioni all'inizio).

Mentre confesso di non avere grandissima esperienza diretta in merito
(un po ne ho, ma è datata e comunque piccola, il carico massimo che ho
fatto viaggiare era di circa 150kg), mio cognato è l'import-export
manager di un distributore di HW di discrete dimensioni praticamente
dalla sua fondazione (http://en.multimedya.com/hakkimizda.phtml), ed
anche mia moglie incontra molto spesso problematiche di import-export
(ultimamente di materiale sanitario) nel suo lavoro, così come diversi
altri amici/conoscenti, per cui qualcosa mi sarà arrivata giusto per
osmosi, ma c'è un punto particolare che proprio non capisco del tuo
scenario: perché mai volete far arrivare la merce direttamente nella
RI.

Se il problema, comprensibile, è che i fornitori non vogliono spedire
nella RI a loro rischio, ci sarà un altro stato UE dove sia possibile
convincerli a spedire (Irlanda? Slovacchia?), vi aprite un magazzino
in loco, e triangolate con la RI.

Sia chiaro, non ti sto suggerendo di mettere su una frode a carosello,
pagali tutti i dazi ed i vari tributi, non ti trasformare in un nuovo
bibitaro del San Nicola, leggendario, 700 miliardi di lire di
fatturato in 2 anni e quando la guardia di finanza lo rintracciò
l'unica cosa che possedeva era la bagnarola per il ghiaccio :)

--
ale
http://ale.riolo.co.uk
Gabriele
2010-07-21 10:32:25 UTC
Permalink
Alessandro Riolo ha scritto:

[cut]
> Se il problema, comprensibile, è che i fornitori non vogliono spedire
> nella RI a loro rischio, ci sarà un altro stato UE dove sia possibile
> convincerli a spedire (Irlanda? Slovacchia?), vi aprite un magazzino
> in loco, e triangolate con la RI.

Il motivo è che non si vuole avere il problema simile, magari tra 1 anno,
perché per motivi anche futili il grossista X di colpo decide di non vendere
più con consegna in Europa.

Cioè il fatto è che la merce viene acquistata da N fornitori, che cambiano a
seconda della convenienza; oppure anche da privati.

Comunque i dettagli sono da decidere, intanto raccolgo info.


ciao,
Gabriele
STeve
2010-07-20 16:15:27 UTC
Permalink
On Jul 20, 10:01 am, Alessandro Riolo <***@gmail.com>
wrote:
> Magari ho capito male, ma non credo cercasse di trovare lavoro/
> immigrare negli USA.

Infatti non "cerca" lavoro, va a farlo.
Entrambe le cose vietate con un visto turistico.

> In realtà potrebbero triangolare con un paese UE con dogane più
> efficienti, e poi trasportare tutto nella RI intra UE.

Gia' provato, non appena il pacco entra in Italia si perde.
Nemmeno a spedire roba in mezzo al deserto del Sahara si riesce a fare
peggio ormai.

C'ya
STeve
equinozio
2010-07-20 17:12:22 UTC
Permalink
> Gia' provato, non appena il pacco entra in Italia si perde.
> Nemmeno a spedire roba in mezzo al deserto del Sahara si riesce a fare
> peggio ormai.

Però o sei sfortunato tu o very luky io, a me i pacchi arrivano
sempre, dalla Cina, Germania o dagli USA, in anni di ebay mai perso
uno. Controllato il postino di zona ??
STeve
2010-07-20 17:27:48 UTC
Permalink
On Jul 20, 12:12 pm, equinozio <***@gmail.com> wrote:
> uno. Controllato il postino di zona ??

Ti dico solo un nome : Roserio.
Se il pacco finisce li', puo' capitare di tutto meno che venga
consegnato in tempi umani e/o con i costi corretti.

Poi con i costi aumentati negli ultimi anni e la rimozione di alcuni
servizi di spedizione, l'unica cosa da fare e' evitare di spedire roba
in Italia.
Btw, QUESTO e' il vero motivo per cui sempre piu' ditte USA e negozi
USA, non spediscono piu' in alcuni paesi, tra cui in genere l'Italia
e' la prima.
Costi elevati e probablita' superiore al 70% che il pacco raggiunga il
destinatario.
Per essere sicuro devi usare corrieri (FedEx/UPS) che in Italia sono
soggetti ad extra costi, ovvero ti sparano di quelle cifre da infarto.

Posso con tutta onesta' dirti che sei stato fortunato o che hai
ricevuto ben poca roba e ti e' andata bene.
Sui grandi numeri, i problemi si misurano in modo logaritmico.

Tanto per dirtene una, gli ultimi pacchi che ho spedito in Italia sono
in giro da quasi 20 giorni ... sono arrivati in Italia 15 giorni
fa ... da allora non si sa nulla.
Tempo di consegna in Svizzera : 6 giorni, tutto incluso.
Dato che i destinatari sono in nord Italia, ho una probabilita' pari
all'85% che siano a Roserio.

E' successo che alcuni pacchi siano semplicemente spariti, altri sono
riapparsi al mio indirizzo dopo 5 mesi.
No Equinozio, ne ho viste troppe per credere al "sistema Italia" per
essere ottimista.
Ogni pacco che spedisco ha ormai la probabilita' di arrivare quanto
quella di vincere la lotteria.

C'ya
STeve
Stefano Zamboni
2010-07-20 18:51:04 UTC
Permalink
Il Tue, 20 Jul 2010 10:12:22 -0700, equinozio ha scritto:

>> Gia' provato, non appena il pacco entra in Italia si perde. Nemmeno a
>> spedire roba in mezzo al deserto del Sahara si riesce a fare peggio
>> ormai.
>
> Però o sei sfortunato tu o very luky io, a me i pacchi arrivano sempre,
> dalla Cina, Germania o dagli USA, in anni di ebay mai perso uno.
> Controllato il postino di zona ??

ad essere sinceri sempre più inserzionisti di ebay dalla cina scrivono
espressamente che *NON* spediscono in italia vista l'altissima
possibilità di perdita del bene e di lungaggini infinite presso le
dogane..

ciò detto, io direi all'OP di lasciare semplicemente perdere.. i contro
sono certamente superiori ai pro IMHO

S.
Sentenza
2010-07-21 07:13:04 UTC
Permalink
On 2010-07-20, equinozio <***@gmail.com> wrote:

> Però o sei sfortunato tu o very luky io, a me i pacchi arrivano
> sempre, dalla Cina, Germania o dagli USA, in anni di ebay mai perso
> uno. Controllato il postino di zona ??

Sei fortunato tu, anche io ho rinunciato a farmi spedire qualsiasi
cosa dagli USA. Svanisce nel nulla.
PaF
2010-07-20 19:36:51 UTC
Permalink
Il Tue, 20 Jul 2010 09:15:27 -0700 (PDT), STeve ha scritto:


> Gia' provato, non appena il pacco entra in Italia si perde.
> Nemmeno a spedire roba in mezzo al deserto del Sahara si riesce a fare
> peggio ormai.

Non faccio statistica, però io tutti i pezzi del mio modello li ordino
direttamente da Honk Kong/Cina, con la spedizione più lenta ed economica
(ma tracciata): su circa 30 ordini ho perso solo due pile per una
telecamera è un plico con materiale per 3 euro.

Penso vada a fortuna :-)

PaF
Capoccetta
2010-07-21 12:43:34 UTC
Permalink
On 20 Lug, 21:36, PaF <***@nohost.com> wrote:
> Il Tue, 20 Jul 2010 09:15:27 -0700 (PDT), STeve ha scritto:
>
> > Gia' provato, non appena il pacco entra in Italia si perde.
> > Nemmeno a spedire roba in mezzo al deserto del Sahara si riesce a fare
> > peggio ormai.
>
> Non faccio statistica, però io tutti i pezzi del mio modello li ordino
> direttamente da Honk Kong/Cina, con la spedizione più lenta ed economica
> (ma tracciata): su circa 30 ordini ho perso solo due pile per una
> telecamera è un plico con materiale per 3 euro.
>
> Penso vada a fortuna :-)
>
Ovviamente questo materiale non lo ordinerai come ditta, comunque
occhio agli acquisti dai paesi in black list in quanto paradisi
fiscali, tra cui Hong Kong: c'è una serie di grane burocratiche non
indifferente
Gabriele
2010-07-20 15:39:03 UTC
Permalink
STeve ha scritto:
> On Jul 20, 3:17 am, Gabriele<***@mclink.it> wrote:
>
>> secondo voi, lo potrei fare col visto turistico se non resto più di 2 mesi?
> No.
>
>> Alternative?
> Da quello che hai detto, nessuna legale.
> Se entri con visto turistico e ti sorprendono a lavorare, espulsione
> immediata e scordati di poter fare un altro visto, di qualsiasi tipo.

Questo è appurato :)
Anche se potrei dirti di una persona che conosco che, pur essendo stata
espulsa, poi (non so come) ha avuto non solo il visto, ma ora ha delle
attività molto note (nel suo settore) in uno stato USA soleggiato...


> Per avere un visto di lavoro, devi avere una sponsorizzazione da una
> ditta USA e sottostare a un processo mica da ridere, senza contare che
> la quota di immigrazione e' sempre piu' ridotta.

Questo è se vai a lavorare per qualcuno di lì, non è il mio caso.

>
>> ps: le norme cambiano da Stato a Stato?
> No, l'immigrazione e' governata da leggi federali.
> Semmai ci sono stati (uno per ora) dove hanno inasprito le leggi
> federali (Arizona) per cui la polizia locale li' puo' fermare per
> controlli chi ritiene sospetto di essere clandestino.

Non ho l'aria di un clandestino :)
Comunque si parlava di Arizona perché chi ha avuto l'idea la conosce bene;
io ho suggerito di aprire qualcosa in Nevada.

>
> Poi ci sarebbe anche da discutere sul tipo di business che hai
> descritto ... rispedire roba in Italia ... auguri.
> A meno di avere agganci alle poste e dogana italiana prevedo tanti di
> quei casini, perdite di pacchi, tasse assurde ecc. che fallireste in
> poco tempo.

Invece il problema spedizione non si pone, sto parlando di una ditta che da
anni acquista hardware in USA e rivende in Italia ed infatti ha forti sconti
con UPS.
Parlo di server e roba da networking di fascia medio-alta.

ciao,
Gabriele
STeve
2010-07-20 16:55:23 UTC
Permalink
On Jul 20, 10:39 am, Gabriele <***@mclink.it> wrote:
> Anche se potrei dirti di una persona che conosco che, pur essendo stata
> espulsa, poi (non so come) ha avuto non solo il visto, ma ora ha delle

Anche John Lennon e' stato espulso e poi in seguito e' rientrato.
Senza offesa, ma credo che tu non abbia le risorse finanziarie di
Lennon o del tizio che dici ... ovvero con un buon avvocato e tanti ma
tanti dindi si fa un po' di tutto.
Se avessi tali risorse dubito molto fortemente saresti venuto su un
gruppo di discussione a porre tali domande.
Mi sento di azzardare di dire che se ti buttano fuori non rientri
piu' ...

> Questo è se vai a lavorare per qualcuno di lì, non è il mio caso.

Questo e' per avere un "visto lavorativo".
Poi se vuoi giocare sulle parole o concetti, cercando possibili
soluzioni e' un altro paio di maniche.
Ma reitero l'invito di rivolgersi a professionisti della cosa se vuoi
essere sicuro di non violare qualche legge.
La tua domanda era se con un visto turisitico potevi legalmente fare
un lavoro in territorio USA. La risposta e' no.

> Non ho l'aria di un clandestino :)

Basta il tuo accento e onestamente non credo in Arizona qualcuno
potrebbe scambiarti per un locale :-)
In uno stato di paranoidi republicani poi ...

> Comunque si parlava di Arizona perché chi ha avuto l'idea la conosce bene;
> io ho suggerito di aprire qualcosa in Nevada.

Good for you :)
Anche se mi chiedo ... apparentemente non e' un problema la locazione,
quindi perche' proprio stati centrali e del sud ?
Sarebbe meglio, specie per attivita' di import/export con l'Italia,
qualcosa sulla costa est.
Magari in Delaware o stati dove ci sono sconti fiscali.

Spedire da uno stato centrale costa molto di piu' che spedire da stati
sulla costa est (ovest per l'Asia).

> Invece il problema spedizione non si pone, sto parlando di una ditta che da

Umilmente insisto a dire che il problema spedizione si pone eccome,
roba vissuta da anni e peggiorata ignobilmente negli ultimi 7.
Non appena qualcosa entra in Italia o si perde o viene ipertassato.
Una lievitazione abnorme dei costi, una riduzione assurda di offerte
(es. via nave) ... ti dico una cosa, SE l'attivita' che vuoi fare va
in porto "legalmente", fammi sapere i costi e modalita'.
Dettagli via email plz :-)

C'ya
STeve
Gabriele
2010-07-20 22:09:34 UTC
Permalink
STeve ha scritto:
> On Jul 20, 10:39 am, Gabriele<***@mclink.it> wrote:
>> Anche se potrei dirti di una persona che conosco che, pur essendo stata
>> espulsa, poi (non so come) ha avuto non solo il visto, ma ora ha delle
>
> Anche John Lennon e' stato espulso e poi in seguito e' rientrato.
> Senza offesa, ma credo che tu non abbia le risorse finanziarie di
> Lennon o del tizio che dici ... ovvero con un buon avvocato e tanti ma
> tanti dindi si fa un po' di tutto.

La persona in questione dindi non ne aveva, però ha la pheega e pure notevole...


> La tua domanda era se con un visto turisitico potevi legalmente fare
> un lavoro in territorio USA. La risposta e' no.

Ok, inizialmente non avevo idea del Waiver Program :)
Scusate se son stato ingenuo nella scelta del subject.


>> Non ho l'aria di un clandestino :)
>
> Basta il tuo accento e onestamente non credo in Arizona qualcuno
> potrebbe scambiarti per un locale :-)

Mi camuffo? parlo ispanico? :)
Lo spagnolo lo parlo, posso fare esercizio con lo spanglish ;)


>> Comunque si parlava di Arizona perché chi ha avuto l'idea la conosce bene;
>> io ho suggerito di aprire qualcosa in Nevada.
>
> Good for you :)
> Anche se mi chiedo ... apparentemente non e' un problema la locazione,
> quindi perche' proprio stati centrali e del sud ?

L'idea dell'Arizona non è mia.

> Sarebbe meglio, specie per attivita' di import/export con l'Italia,
> qualcosa sulla costa est.
> Magari in Delaware o stati dove ci sono sconti fiscali.

Infatti è quello che ho suggerito.


> Spedire da uno stato centrale costa molto di piu' che spedire da stati
> sulla costa est (ovest per l'Asia).

Buono a sapersi.


>> Invece il problema spedizione non si pone, sto parlando di una ditta che da
>
> Umilmente insisto a dire che il problema spedizione si pone eccome,
> roba vissuta da anni e peggiorata ignobilmente negli ultimi 7.
> Non appena qualcosa entra in Italia o si perde o viene ipertassato.
> Una lievitazione abnorme dei costi, una riduzione assurda di offerte
> (es. via nave) ... ti dico una cosa, SE l'attivita' che vuoi fare va
> in porto "legalmente", fammi sapere i costi e modalita'.
> Dettagli via email plz :-)

STeve, ti ripeto che sto parlando di ditta del nord-est che da anni fa sto
lavoro con UPS, con pacchi che pesano anche 40Kg l'uno (server IBM).
Ho capito che la tua esperienza in materia di spedizioni è negativa, ma
proprio questo aspetto invece non pone alcun problema.

ciao,
Gabriele

ps: tu dove ti trovi ?
Andrea
2010-07-20 22:54:05 UTC
Permalink
Gabriele <***@mclink.it> wrote:

> STeve, ti ripeto che sto parlando di ditta del nord-est che da anni fa sto
> lavoro con UPS, con pacchi che pesano anche 40Kg l'uno (server IBM).
> Ho capito che la tua esperienza in materia di spedizioni è negativa, ma
> proprio questo aspetto invece non pone alcun problema.

Il problema sarebbero eventualmente le poste. Ma se ti affidi a uno
spedizioniere, spedisci con una compagnia aerea o di navigazione e ti
seguono le pratiche doganali difficile che avrai problemi.

--
MySQL and PHP are popular not because of their quality, but despite it.
STeve
2010-07-20 23:52:10 UTC
Permalink
On Jul 20, 5:09 pm, Gabriele <***@mclink.it> wrote:
> Ok, inizialmente non avevo idea del Waiver Program :)
> Scusate se son stato ingenuo nella scelta del subject.

In ogni caso se vuoi lavorare un qualche visto ti serve.

> Mi camuffo? parlo ispanico? :)
> Lo spagnolo lo parlo, posso fare esercizio con lo spanglish ;)

ROTFL.
Dunque, vediamo .. Arizona, stato repubblicano con una fortissima
immigrazione clandestina messicana, con la maggioranza di crimini
legati alla presenza di illegali e importazione di droga dal Messico.
La situazione ha esasperato lo stato che ha varato appunto una legge
che permette alla polizia locale di fermare e interrogare, anche in
merito allo stato di immigrazione (che e' di competenza federale),
chiunque sia "sospetto" per il poliziotto.
Indubbiamente parlare spagnolo li' e' il modo migliore per non fare
insospettire nessuno :-)))

> STeve, ti ripeto che sto parlando di ditta del nord-est che da anni fa sto
> lavoro con UPS, con pacchi che pesano anche 40Kg l'uno (server IBM).

Ho capito. Se va in porto qualcosa scrivimi, sono curioso di vedere
quanto mi costerebbe spedire qualcosa di ingombrante in Italia, a
quali prezzi (alla fine e' questo il problema).

> ps: tu dove ti trovi ?
Arkansas.

C'ya
STeve
Gabriele
2010-07-21 08:35:21 UTC
Permalink
STeve ha scritto:
> On Jul 20, 5:09 pm, Gabriele<***@mclink.it> wrote:
>> Ok, inizialmente non avevo idea del Waiver Program :)
>> Scusate se son stato ingenuo nella scelta del subject.
>
> In ogni caso se vuoi lavorare un qualche visto ti serve.

Ora devo capire quale :)

>
>> Mi camuffo? parlo ispanico? :)
>> Lo spagnolo lo parlo, posso fare esercizio con lo spanglish ;)
>
> ROTFL.
> Dunque, vediamo .. Arizona, stato repubblicano con una fortissima
> immigrazione clandestina messicana, con la maggioranza di crimini
> legati alla presenza di illegali e importazione di droga dal Messico.

E lo so, questo me l'hanno spiegato.

> La situazione ha esasperato lo stato che ha varato appunto una legge
> che permette alla polizia locale di fermare e interrogare, anche in
> merito allo stato di immigrazione (che e' di competenza federale),
> chiunque sia "sospetto" per il poliziotto.
> Indubbiamente parlare spagnolo li' e' il modo migliore per non fare
> insospettire nessuno :-)))

:D

Allora farò così: noleggerò una bella auto italiana, non troppo vistosa
però; vestirò decentemente (come già faccio comunque) con in bella vista
qualche logo tipo Armani ed inviterò i vicini ad assaggiare i miei piatti
italici ;)
Senti, ma se nel giardino tiro su la bandiera italiana va bene o fa troppo
Soprano? ehehehe


>> STeve, ti ripeto che sto parlando di ditta del nord-est che da anni fa sto
>> lavoro con UPS, con pacchi che pesano anche 40Kg l'uno (server IBM).
>
> Ho capito. Se va in porto qualcosa scrivimi, sono curioso di vedere
> quanto mi costerebbe spedire qualcosa di ingombrante in Italia, a
> quali prezzi (alla fine e' questo il problema).

Scrivimi in privato (la email è valida), peso/dimensione/descrizione.
Ho chiesto ora e questo lo possono già fare.


>> ps: tu dove ti trovi ?
> Arkansas.

E com'è?

ciao,
Gabriele
STeve
2010-07-20 17:29:58 UTC
Permalink
On Jul 20, 12:27 pm, STeve <***@gmail.com> wrote:
> Costi elevati e probablita' superiore al 70% che il pacco raggiunga il
^^^^^^^^^^^^^^^^^^
Volevo dire "inferiore" ;-)
ngw
2010-07-20 18:03:20 UTC
Permalink
On 2010-07-20 01:17:56 -0700, Gabriele said:

> Hello :)
>
> chiedo aiuto a chi di voi lavora attualmente in USA, perché mi è stata
> proposta una cosetta e sto cercando info.
> In attesa di andare al Consolato USA, se qualcuno di voi mi può dare
> delle dritte ben venga.
>
> In sintesi: una ditta italiana affitta un magazzino in USA allo scopo di
> comprare merce e farla recapitare appunto in loco, allo scopo di :
> 1) accumulare i pacchi e poi spedire tutto insieme in Italia;
> 2) riuscire a comprare anche da chi fin'ora si rifiutava di spedire
> fuori dagli USA;
> 3) smontare, pulire, testare e catalogare hardware in attesa di ordini
> per pezzi di ricambio (server e router di fascia alta);
> 4) eventualmente cercare clienti USA...
>
> secondo voi, lo potrei fare col visto turistico se non resto più di 2 mesi?
> Alternative?
>
> grazie mille !

A me è capitato.
Ovviamente devi spudoratamente mentire all'areoporto, e se vuoi restare
90 giorni devi prenderti il ritorno a toh, 2 settimane, e poi
spostarlo, pagando il biglietto un po' di più.
Uscito dall'areoporto difficilmente ti rompono le palle, almeno io l'ho
fatto 2 volte quando stavo spostando la compagnia a seattle e nessuno
ha mai detto niente. Poi ho reclamato la cittadinanza.

ngw

--
Nicholas Wieland (ngw)
Zooppa CTO
911 Western Avenue, Suite 420
Seattle, WA 98104 US
ngw
2010-07-20 19:02:40 UTC
Permalink
On 2010-07-20 11:03:20 -0700, ngw said:

> A me è capitato.
> Ovviamente devi spudoratamente mentire all'areoporto, e se vuoi restare
> 90 giorni devi prenderti il ritorno a toh, 2 settimane, e poi
> spostarlo, pagando il biglietto un po' di più.
> Uscito dall'areoporto difficilmente ti rompono le palle, almeno io l'ho
> fatto 2 volte quando stavo spostando la compagnia a seattle e nessuno
> ha mai detto niente. Poi ho reclamato la cittadinanza.

Per la cronaca, se ti beccano ti sbattono fuori e non hai più la
possibilità di entrare.
Valeva la pena per me perchè avevo la cittadinanza in arrivo e quella
non te la possono negare, per uno che non è cittadino è molto diverso,
e perde la possibilità di avere green card ecc.
Insomma, sai i rischi e i pericoli, vedi tu. Dovessi prendermi il
rischio di perdere la possibilità di entrare negli stati uniti anche
solo per turismo io all'azienda chiederei un bel po'. L'equivalente di
una lamborghini, tipo.

ngw

--
Nicholas Wieland (ngw)
Zooppa CTO
911 Western Avenue, Suite 420
Seattle, WA 98104 US
Alessandro Riolo
2010-07-21 14:26:53 UTC
Permalink
On 20 July, 19:03, ngw <***@nofeed.org> wrote:
> Ovviamente devi spudoratamente mentire all'areoporto,

Io di aver mentito a certe persone in certi posti non lo ammetterei
nemmeno sotto tortura ;)

> Poi ho reclamato la cittadinanza.

La cittadinanza statunitense è un'arma a doppio taglio, da maneggiare
con cura. Ti apre tantissime porte, te ne chiude altrettante, ma
soprattutto ti impone una cosa allucinante, l'imposizione sui tuoi
redditi globali _anche_ quando sei stabilmente residente all'estero ed
all'estero produci tutto il tuo reddito.

--
ale
http://ale.riolo.co.uk
g***@gmail.com
2010-07-20 20:52:23 UTC
Permalink
On Jul 20, 1:17 am, Gabriele <***@mclink.it> wrote:
> Hello :)
>
> chiedo aiuto a chi di voi lavora attualmente in USA, perché mi è stata
> proposta una cosetta e sto cercando info.

IBM a Sacramento, CA.

> In attesa di andare al Consolato USA, se qualcuno di voi mi può dare delle
> dritte ben venga.
>
> In sintesi: una ditta italiana affitta un magazzino in USA allo scopo di
> comprare merce e farla recapitare appunto in loco, allo scopo di :
> 1) accumulare i pacchi e poi spedire tutto insieme in Italia;
> 2) riuscire a comprare anche da chi fin'ora si rifiutava di spedire fuori
> dagli USA;
> 3) smontare, pulire, testare e catalogare hardware in attesa di ordini per
> pezzi di ricambio (server e router di fascia alta);
> 4) eventualmente cercare clienti USA...
>
> secondo voi, lo potrei fare col visto turistico se non resto più di 2 mesi?
> Alternative?

Assolutamente no.
il visto (Turistico) proibisce tassativamente qualsiasi cosa che possa
essere anche solo comparata al lavoro.
Se ti beccano, prendi il classico "10 years reentry ban"

se vuoi lavorare per una ditta Italiana e aprire una qualche sorta di
succursare qua in USA devi avere un visto di tipo L, che permette ai
dipendenti di ditte straniere di lavorare per quella ditta nellla
filiale in territorio USA.

Punto e basta, non si scappa.

Se ti serve una mano con le spedizioni, ci possiamo mettere anche
d'accordo (io sono in CA)

P
Gabriele
2010-07-20 22:14:23 UTC
Permalink
***@gmail.com ha scritto:
> On Jul 20, 1:17 am, Gabriele<***@mclink.it> wrote:
>> Hello :)
>>
>> chiedo aiuto a chi di voi lavora attualmente in USA, perché mi è stata
>> proposta una cosetta e sto cercando info.
>
> IBM a Sacramento, CA.

Ah interessante, perché trattasi di materiale IBM e Cisco :)

>
>> In attesa di andare al Consolato USA, se qualcuno di voi mi può dare delle
>> dritte ben venga.
>>
>> In sintesi: una ditta italiana affitta un magazzino in USA allo scopo di
>> comprare merce e farla recapitare appunto in loco, allo scopo di :
>> 1) accumulare i pacchi e poi spedire tutto insieme in Italia;
>> 2) riuscire a comprare anche da chi fin'ora si rifiutava di spedire fuori
>> dagli USA;
>> 3) smontare, pulire, testare e catalogare hardware in attesa di ordini per
>> pezzi di ricambio (server e router di fascia alta);
>> 4) eventualmente cercare clienti USA...
>>
>> secondo voi, lo potrei fare col visto turistico se non resto più di 2 mesi?
>> Alternative?
>
> Assolutamente no.
> il visto (Turistico) proibisce tassativamente qualsiasi cosa che possa
> essere anche solo comparata al lavoro.
> Se ti beccano, prendi il classico "10 years reentry ban"

Grazie anche a te, questo ormai è assodato.
Mi ero espresso male, non conoscendo l'argomento.

Ma allora proverei senza visto, col passaporto elettronico.

>
> se vuoi lavorare per una ditta Italiana e aprire una qualche sorta di
> succursare qua in USA devi avere un visto di tipo L, che permette ai
> dipendenti di ditte straniere di lavorare per quella ditta nellla
> filiale in territorio USA.

Il visto L che differenza ha rispetto al visto B1, oppure ad entrare per max
90 giorni senza visto ?
Comunque hai centrato in pieno lo scopo: metter su qualcosa (di temporaneo,
poi si vedrà), per conto di una ditta Italiana.

>
> Punto e basta, non si scappa.
>
> Se ti serve una mano con le spedizioni, ci possiamo mettere anche
> d'accordo (io sono in CA)

Ti farò sapere, grazie.

ciao,
Gabriele
Freddy Krueger
2010-07-21 07:16:35 UTC
Permalink
On Wed, 21 Jul 2010 00:14:23 +0200, Gabriele <***@mclink.it> wrote:


>Ma allora proverei senza visto, col passaporto elettronico.

Puoi provare quello che vuoi, ma sull'aereo ti fanno firmare un
tagliandino verde dove dichiari che non sei un terrorista, che non eri
un nazista durante la seconda guerra mondiale e che in caso di
controversie rinunci a fare storie se decidono di buttarti fuori.

Non mi ricordo se c'e' anche scrito che non proverai a lavorare, ma
non mi stupirebbe.

Saluti.
--
Living in Barbaropoli
http://www.barbaropoli.com
Continua a leggere su narkive:
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