Discussione:
Sviluppatore o sistemista?
(troppo vecchio per rispondere)
Ughetto
2008-01-12 16:44:40 UTC
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Ciao a tutti,

sono un laureato in ingegneria informatica e mi sono affacciato da
poco nel mondo del lavoro (circa 9mesi). Ne conoscevo pochissimo,
(adesso forse ancora meno) ma da quel che ho potuto vedere nell'ambito
della consulenza IT noi neo si finisce a fare o sviluppo
(programmatore) o sistemista.
Attualmente lavoro come sistemista presso una buona società, ma nel
frattempo mi sono sempre guardato intorno e fatto diversi colloqui; il
punto è che molti in sede di colloquio tendono a sminuire l'attività
sistemistica e mi dicono 'poi vuoi mettere, qua faresti sviluppo...'
come se non ci fosse paragone tra le due cose. Ora, siccome sono
all'inizio della carriera e non ho particolari preferenze, secondo la
vostra esperienza quali sono gli aspetti positivi e negativi delle due
cose e quale settore potrebbe darmi maggiori soddisfazioni?

Grazie
Luca Menegotto
2008-01-12 16:50:43 UTC
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Post by Ughetto
Attualmente lavoro come sistemista presso una buona società, ma nel
frattempo mi sono sempre guardato intorno e fatto diversi colloqui; il
punto è che molti in sede di colloquio tendono a sminuire l'attività
sistemistica e mi dicono 'poi vuoi mettere, qua faresti sviluppo...'
come se non ci fosse paragone tra le due cose.
Secondo me di fatto sono due mestieri completamente differenti e, se
scegli una strada, difficilmente poi potrai passare all'altra. Meglio?
sono differenti, un buon sistemista è tanto necessario quanto un buon
sviluppatore, se non di più. Se io preferisco la parte sviluppo è
perché preferisco risolvere i casini che ho fatto io piuttosto che
quelli che hanno combinato gli altri... ;-)
--
Ciao!
Luca
Ughetto
2008-01-12 17:32:27 UTC
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Post by Luca Menegotto
Se io preferisco la parte sviluppo è
perché preferisco risolvere i casini che ho fatto io piuttosto che
quelli che hanno combinato gli altri... ;-)
--
Ciao!
Luca
Non so quanto sia vera sta cosa, molti miei amici in ambito software
si lamentano che molte volte devi mettere mano su codice
incomprensibile e a volte errato scritto da altri. E poi in grandi
aziende come fai a scrivere codice da solo? non ci sono progetti molto
grandi?
Luca Menegotto
2008-01-12 17:50:20 UTC
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Post by Ughetto
Non so quanto sia vera sta cosa, molti miei amici in ambito software
si lamentano che molte volte devi mettere mano su codice
incomprensibile e a volte errato scritto da altri. E poi in grandi
aziende come fai a scrivere codice da solo? non ci sono progetti molto
grandi?
No, d'accordo, ma almeno puoi mettere le mani sul codice. Io un po' - e
male - il sistemista l'ho fatto, e a volte mi son trovato di fronte
alcune cose circa le quali non sapevo che pesci pigliare. Era tutto a
posto, la diagnostica non dava problemi, eppure non andava. L'ultima
volta è stata con un Exchange Server a settembre dell'anno scorso.

Comunque, io son convinto che aver la possibilità di mettere in piedi
un sistema informativo perfettamente funzionante sia tanto
soddisfacente quanto un bel progetto portato in porto.
--
Ciao!
Luca
Renaissance
2008-01-13 11:45:55 UTC
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Post by Luca Menegotto
Comunque, io son convinto che aver la possibilità di mettere in piedi
un sistema informativo perfettamente funzionante sia tanto
soddisfacente quanto un bel progetto portato in porto.
Quoto.

bye G.L.
--
Renaissance, aka Gian Luca Sole
"E' assolutamente evidente che l'arte del cinema si ispira
alla vita, mentre la vita si ispira alla TV" - Woody Allen
Vide
2008-01-14 17:03:54 UTC
Permalink
Post by Luca Menegotto
Comunque, io son convinto che aver la possibilità di mettere in piedi
un sistema informativo perfettamente funzionante sia tanto
soddisfacente quanto un bel progetto portato in porto.
Anche perchè, se parliamo di programmi che non si installano sul PC
dell'utente finale, come diamine gira un programma in un'infrastruttura
mediamente complessa se non c'è il sistemista che gli monta il sistema
sotto il culo? :)
--
Vide
PaF
2008-01-12 19:40:23 UTC
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Post by Luca Menegotto
Secondo me di fatto sono due mestieri completamente differenti
Ciao Luca,
nego su tutta la linea :-)

Alcune delle mie migliori soluzioni software a problemi particolari
(interfacciamenti ad aggeggi vari, etc), derivano dal fatto che pur essendo
uno sviluppatore mi sono sempre interessato anche alla parte sistemistica
dei sistemi che avrebbero ospitato i miei progetti.

Anzi, ti dirò di più: ritengo che uno sviluppatore non possa ritenersi
completo se almeno qualche volta non si è trovato dall'altra parte della
barricata.

PaF
Luca Menegotto
2008-01-13 08:50:38 UTC
Permalink
Post by PaF
Anzi, ti dirò di più: ritengo che uno sviluppatore non possa ritenersi
completo se almeno qualche volta non si è trovato dall'altra parte
della barricata.
E' come la penso io. Pero' non si può negare che quello del sistemista
sia un lavoro complesso quanto quello del programmatore. Si può fare il
sistemista 'circa', come si può fare il programmatore 'circa' (e non
dirmi di no), però un buon sistemista è un'altra cosa.

NOTA: ho fatto il sistemista 'circa' fino a 4 mesi fa...
--
Ciao!
Luca
Wolferin
2008-01-13 10:50:39 UTC
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On 13 Gen, 09:50, "Luca Menegotto" <***@yahoo.it> wrote:
[CUT]
Post by Luca Menegotto
E' come la penso io. Pero' non si può negare che quello del sistemista
sia un lavoro complesso quanto quello del programmatore. Si può fare il
sistemista 'circa', come si può fare il programmatore 'circa' (e non
dirmi di no), però un buon sistemista è un'altra cosa.
NOTA: ho fatto il sistemista 'circa' fino a 4 mesi fa...
--
Ciao!
Luca
Partiamo dal fatto che adesso faccio disegno di reti (ma a volte mi
capita fortunatamente anche di vedere e partecipare alla loro
implementazione), però il mio lavoro più recente è stato il sistemista
di sicurezza.
Ma vengo da un background di sviluppatore in ambiente fatturazione
telefonica. Per cui C+Oracle + ProC + shell script per i report.

Sono d'accordo con PaF, ma in senso "bidirezionale". Nel senso che non
solo il programmatore DEVE saperne di alcuni aspetti del sistema
operativo sottostante, ma anche il sistemista deve sapere cosa sta
facendo quando esegue uno script fatto da altri (voi vi fidereste?),
magari deve farselo da solo, fosse solo una infarinatura, ma
conoscenze base di Cshell + Perl + Php deve averne...
Sui motivi per cui da sviluppatore sono passato a sistemista tempo fa,
è che pur avendo qualifca di "Analista Super Sayan" nell'ambito di un
certo famoso applicativo di billing alla fine chissà perchè:
nessuno sapeva fare i test
nessuno sapeva sviluppare
nessuno sapeva fare uno studio di performance su Oracle

gli imboscati rimanevano imboscati e io dovevo ancora sviluppare... da
analista!!! Alla fine (assurdo) anche se gli spiegavi che ti eri rotto
le palle di sviluppare per circa quattro anni sulolo stesso ambiente,
la risposta era (molto simile a quella data a Ughetto): ma tu fatturi
di che ti lamenti? Poi mica questo lavoro da sistemista che vuoi fare
ha tutto quel mercato ?
(nota di colore) : mentre il commerciale recottaro dela BR mi dicava
questo, aveva il suo bel faldone ricolmo etichettato "SISTEMISTI"
dietro le spalle...
Marcoxxx
2008-01-13 18:49:20 UTC
Permalink
Wolferin ha scritto:

[SNIP]
Post by Wolferin
facendo quando esegue uno script fatto da altri (voi vi fidereste?),
Se invece di uno script e' un compilato ti devi fidare per forza.
Post by Wolferin
la risposta era (molto simile a quella data a Ughetto): ma tu fatturi
di che ti lamenti? Poi mica questo lavoro da sistemista che vuoi fare
ha tutto quel mercato ?
(nota di colore) : mentre il commerciale recottaro dela BR mi dicava
questo, aveva il suo bel faldone ricolmo etichettato "SISTEMISTI"
dietro le spalle...
Se non sbaglio tu hai scritto che lavori in ambito TLC, dove i
"sistemisti" sono quasi il doppio degli sviluppatori (anche perche' quasi
tutto e' considerato un lavoro "da sistemista", compreso il supporto
telefonico ai clienti e la scrittura di script per HP Openview )

Ciao,
Marco
--
questo articolo e` stato inviato via web dal servizio gratuito
http://www.newsland.it/news segnala gli abusi ad ***@newsland.it
NC
2008-01-12 17:54:43 UTC
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Post by Ughetto
punto è che molti in sede di colloquio tendono a sminuire l'attività
sistemistica e mi dicono 'poi vuoi mettere, qua faresti sviluppo...'
come se non ci fosse paragone tra le due cose.
A se per quello ho sentito dire "ma come avete dei sistemisti?
ma a cosa vi servono? non bastano quelli di <societa-che-fa-colocation>
per riavviare le macchine?"

lol :)

ps tra l'altro a livello di neo mi sa che si rischia di fare piu'
lo schiavo del software che lo schiavo dei sistemi... (nel senso
che AFAIK non e' affatto strano sentire grosse societa' di consulenza
che mandano batterie di sviluppatori sottocosto al cliente, mentre
mi pare piu' difficile un approccio in cui mandano vagonate di
sistemisti...anche se ormai a questo mondo tutto e' possibile)
r***@email.it
2008-01-13 10:57:12 UTC
Permalink
Post by Ughetto
Ciao a tutti,
sono un laureato in ingegneria informatica e mi sono affacciato da
poco nel mondo del lavoro (circa 9mesi). Ne conoscevo pochissimo,
(adesso forse ancora meno) ma da quel che ho potuto vedere nell'ambito
della consulenza IT noi neo si finisce a fare o sviluppo
(programmatore) o sistemista.
Attualmente lavoro come sistemista presso una buona società, ma nel
frattempo mi sono sempre guardato intorno e fatto diversi colloqui; il
punto è che molti in sede di colloquio tendono a sminuire l'attività
sistemistica e mi dicono 'poi vuoi mettere, qua faresti sviluppo...'
come se non ci fosse paragone tra le due cose. Ora, siccome sono
all'inizio della carriera e non ho particolari preferenze, secondo la
vostra esperienza quali sono gli aspetti positivi e negativi delle due
cose e quale settore potrebbe darmi maggiori soddisfazioni?
Grazie
Non e' tanto se fare il ssistemista o il programmatore ma COME fare il
sistemista e il
programmore. Puoi fare vita grama in entrambi i settori. Se diventi
uno 'smanettone'
sei merce a buon mercato sia come sistemista che come programmatore.
Se invece diventi un guru del design e della programmazione object
oriented, o della
programmazione real time, embedded o a livello di kernel, o un
sistemista in grado di
garantire l'integrita e la sicurezza di un sistema complesso e pesante
come quello di una banca...
Alla fine scegli la strada che ti ispira di piu' , che ti appassiona
di piu',e cerca di arrivare 'la dove almeno non
tanti sono giunti prima..'
Se dovessi cominciare oggi , io mi specializzerei in informatica
forense , penetration testing e sicurezza.
Wolferin
2008-01-13 11:05:53 UTC
Permalink
Post by r***@email.it
Se dovessi cominciare oggi , io mi specializzerei in informatica
forense , penetration testing e sicurezza.
quoto completamente :-)
Nous
2008-01-13 11:22:35 UTC
Permalink
Post by Ughetto
Ciao a tutti,
sono un laureato in ingegneria informatica e mi sono affacciato da
poco nel mondo del lavoro (circa 9mesi). Ne conoscevo pochissimo,
(adesso forse ancora meno) ma da quel che ho potuto vedere nell'ambito
della consulenza IT noi neo si finisce a fare o sviluppo
(programmatore) o sistemista.
Guarda, dal mio punto di vista funziona così:

Il programatore mediocre si accontenta di scrivere il suo software e
poi lascia che all'infrastruttura ci pensino gli altri.

Il sistemista mediocre invece pensa che i sistemi su cui lavora
funzionano benissimo per come escono dalla fabbrica, per cui basta
configurarli bene.

Il Vero Programmatore, invece, sa che il suo software dovrà poi essere
installato su architetture più o meno complesse, per cui dovrà
conoscere alla perfezione il sistema destinatario e dovrà disegnare e
realizzare la soluzione di conseguenza. Dovrà dimensionare le macchine
per il carico di lavoro, dovrà configurare i sistemi server per avere
il massimo delle prestazioni, dovrà conoscere le tipologie e
funzionalità gli apparati di rete che contribuiscono all'erogazione
del servizio.

Il Vero Sistemista, invece, sa che i sistemi su cui lavora escono
dalla fabbrica con una cnf standard. Per cui dovrà conoscere alla
perfezione l'architettura del SO su cui opera ed intagrare le
funzionalità specifiche di cui ha bisogno scrivendo software
personalizzato sfruttando le API, o linguaggi di scripting. Inoltre
avrà bisogno di scrivere del codice snello e veloce per il reale
monitoring dei sistemi, e implementare delle procedure di gestione
scrivendo del software leggero, ma ad-hoc per le funzionalità di cui
ha bisogno.

Nella mia carriera professionale mi sono sempre adoperato in questo
modo. Nascendo come programmatore, ed evolvendomi come Vero
Programmatore. A volte anche come Vero Sistemista.

Per cui, non importa cosa fai: o programmatore, o sistemista. Ma come
lo fai. Le macchine su cui lavoriamo noi informatici non sono
comandate solamente dal mouse, ma soprattutto dal codice. Per cui un
sistemista deve saper programmare, ed un programmatore deve essere
anche sistemista (system & network). Sarà poi la personale attitudine
della persona a scegliere una etichetta al posto dell'altra.

Una volta che hai capito questo, e che lavori in questa visione, non
importa cosa andrai a fare. Sarai sempre e comunque pagato
profumatamente.


Ciao!


PS: quando ti si presenta la situazione che descrivi "il punto è che
molti in sede di colloquio tendono a sminuire l'attività sistemistica
e mi dicono 'poi vuoi mettere, qua faresti sviluppo...'"
è perchè ti si vogliono inculare. Fai orecchie da mercante e vai
oltre. Tanto al giorno d'oggi, per chi è appena entrato nel mondo del
lavoro, si trova assunto per una mansione e poi si trova a fare
tutt'altro, nel 99% dei casi. Serve, pazienza, dedizione e
professionalità. Sei tu che decidi il tuo futuro, non il commerciale
di turno. Ciao!
LiloLilo
2008-01-13 14:17:16 UTC
Permalink
Ciao,

c'è un aspetto importantissimo di cui non si è ancora parlato. Le
SCADENZE!
Come programmatore sarai probabilmente costretto a rispettare scadenze
strettissime e quasi mai stabilite da te. Per vincere l'appalto il tuo
datore di lavoro farà dei numeri con le stime che nn puoi neppure
immaginare. Poi tanto ci sei tu che devi fare 12 ore al gg...

Come sistemista è più probabile che sia tu a stabilire la tabella di marcia.
Intendiamoci, questo non vuol dire che sarai esente da scadenze. Potrebbe
inoltre capitarti di dover dare la reperibilità, che comunque ti sarà
(spero) pagata.

Io personalmente ho preferito fare il sistemista per due aspetti principali:
la minor incidenza delle scadenze, la maggior possibilità di avere contatti
con i clienti (al posto di rimanere 8 ore seduto alla scrivania davanti al
monitor).

Buona scelta...

"Ughetto" <***@gmail.com> wrote in message news:b8138e6a-4882-4b69-ac38-***@d21g2000prf.googlegroups.com...
Ciao a tutti,

sono un laureato in ingegneria informatica e mi sono affacciato da
poco nel mondo del lavoro (circa 9mesi). Ne conoscevo pochissimo,
(adesso forse ancora meno) ma da quel che ho potuto vedere nell'ambito
della consulenza IT noi neo si finisce a fare o sviluppo
(programmatore) o sistemista.
Attualmente lavoro come sistemista presso una buona società, ma nel
frattempo mi sono sempre guardato intorno e fatto diversi colloqui; il
punto è che molti in sede di colloquio tendono a sminuire l'attività
sistemistica e mi dicono 'poi vuoi mettere, qua faresti sviluppo...'
come se non ci fosse paragone tra le due cose. Ora, siccome sono
all'inizio della carriera e non ho particolari preferenze, secondo la
vostra esperienza quali sono gli aspetti positivi e negativi delle due
cose e quale settore potrebbe darmi maggiori soddisfazioni?

Grazie
Nous
2008-01-13 14:59:19 UTC
Permalink
Ciao,
    c'è un aspetto importantissimo di cui non si è ancora parlato. Le
SCADENZE!
I commerciali vanno dai tecnici a chiedere le stime. E se una cosa
costa troppo, non si inventa nulla, di tolgono funzionalità.
Se non vengono da te personalmente, è perchè sono andati da un altro.
Scusa, ma qui le scadenze centrano come i cavoli a merenda...
LiloLilo
2008-01-13 19:10:36 UTC
Permalink
Post by Nous
I commerciali vanno dai tecnici a chiedere le stime.
...ma non sempre ne tengono conto, e in ogni caso il lavoro del commerciale
è portarsi a casa il lavoro, in un modo o nell'altro.
Il commerciale ha solo una vaga idea del fatto che in questo lavoro le
certezze sono poche. Fino a che nn si inizia a lavorare, non si sanno quali
problemi si possono incontrare. Il problema è che "stare larghi" costa. Per
cui stare stretti significa non avere il tempo di risolvere gli
imprevisti -> 12 ore di lavoro al giorno.
Post by Nous
E se una cosa
costa troppo, non si inventa nulla, di tolgono funzionalità.
...se una cosa costa troppo, si dice che la si fà e poi ci si inventa
qualche cosa. A meno di avere altri punti di forza da sfruttare. Ci si tira
fuori proprio solo nel caso la situazione sia veramente insostenibile.
Post by Nous
Se non vengono da te personalmente, è perchè sono andati da un altro.
cusa, ma qui le scadenze centrano come i cavoli a merenda...
Lascia fare...io facevo le stime pur non essendo un commerciale, per cui sò
di cosa parlo.
Osid
2008-01-13 19:57:09 UTC
Permalink
....ma non sempre ne tengono conto, e in ogni caso il lavoro del commerciale
Verissimo. Nella mia esperienza il commerciale di turno non ne ha mai
tenuto conto perché le stime in termini di tempo erano sempre, a detta
sua, eccessive.
Il commerciale ha solo una vaga idea del fatto che in questo lavoro le
certezze sono poche. Fino a che nn si inizia a lavorare, non si sanno quali
problemi si possono incontrare. Il problema è che "stare larghi" costa. Per
Quoto.
cui stare stretti significa non avere il tempo di risolvere gli
imprevisti -> 12 ore di lavoro al giorno.
Su questo, come ho già scritto, non ci stò.
La correttezza vuole che lo si faccia presente al team e che si tenga
conto degli orari di lavoro che uno ha sottoscritto in un contratto
d'assunzione/consulenza/fornitura/collaborazione.
Se io firmo un contratto dove il mio orario è, ipotesi, di 40 ore
settimanali io ho il *diritto/dovere* di farne 40 e solo 40 fatto salvo
in condizioni *STRAORDINARIE*.
Quando qualcuno deve stimare i tempi deve considerare che le risorse
impiegate hanno assunto l'impegno di lavorare 40 ore settimanali e
quindi i tempi vanno modellati tenendo conto di ciò.
Sì, possono esserci gli imprevisti è vero: ma l'imprevisto ti porta al
più a ricorrere allo straordinario per periodo non superiore all'1-2%
della durata del progetto. Oltre ciò diventa un disegno criminoso di
sfruttamento.
Se il progetto ha la durata di 3 mesi ci stanno 8-16 ore straordinarie
ma oltre significa che tu, in barba al contratto, mi stai vedendo come
lo schiavetto che ti fà 50-60 ore settimanali.
LiloLilo
2008-01-14 16:47:55 UTC
Permalink
Post by Osid
Su questo, come ho già scritto, non ci stò.
La correttezza vuole che lo si faccia presente al team e che si tenga
conto degli orari di lavoro che uno ha sottoscritto in un contratto
d'assunzione/consulenza/fornitura/collaborazione.
Se io firmo un contratto dove il mio orario è, ipotesi, di 40 ore
settimanali io ho il *diritto/dovere* di farne 40 e solo 40 fatto salvo in
condizioni *STRAORDINARIE*.
Quando qualcuno deve stimare i tempi deve considerare che le risorse
impiegate hanno assunto l'impegno di lavorare 40 ore settimanali e quindi
i tempi vanno modellati tenendo conto di ciò.
Sì, possono esserci gli imprevisti è vero: ma l'imprevisto ti porta al più
a ricorrere allo straordinario per periodo non superiore all'1-2% della
durata del progetto. Oltre ciò diventa un disegno criminoso di
sfruttamento.
Se il progetto ha la durata di 3 mesi ci stanno 8-16 ore straordinarie ma
oltre significa che tu, in barba al contratto, mi stai vedendo come lo
schiavetto che ti fà 50-60 ore settimanali.
Sono d'accordo, tutto vero. Purtroppo chi ha un contratto a progetto come me
ha la spada sospesa sopra il capo, e se ha da dire qualcosa si deve prima
guardare la coda fuori dalla porta. Io per fortuna mi considero fortunato,
le volte in cui sono dovuto rimanere le ho recuperate altre volte uscendo
prima. Ma neppure così è giusto, perchè gli straordinari valgono di più
delle ore standard. D'altra parte, se il datore di lavoro avesse avuto soldi
(e/o l'intenzione) di investire nella mia assunzione, nn avrei un contratto
a progetto e nn avrei certi problemi come tanti altri come me.
Un grazie di cuore a chi ha svenduto la dignità dei lavoratori inventandosi
i CoCoPro, buttando nel cesso decenni di lotta sindacale (figuratevi, ve lo
dico io che mi sento di destra pur non ritrovandomi aimè in nessuno degli
attuali leader).
Osid
2008-01-13 17:54:43 UTC
Permalink
Post by LiloLilo
Come programmatore sarai probabilmente costretto a rispettare scadenze
strettissime e quasi mai stabilite da te. Per vincere l'appalto il tuo
datore di lavoro farà dei numeri con le stime che nn puoi neppure
immaginare. Poi tanto ci sei tu che devi fare 12 ore al gg...
Quoto.
Però la colpa, come sempre, è di chi accetta passivamente le scadenze.
Quando mi venivano imposte scadenze senza prima consultarmi o senza
consultare il team (quindi provenienti esclusivamente dai commerciali)
se erano strette io non cambiavo di una virgola il mio lavoro: 8 ore
facevo ed 8 ore continuavo a fare, con un ritmo normale e non
m'interessava minimamente il fatto che ero certo che sarei andato overtime.
Se manca il rispetto dei ruoli e della vita delle persone perché io
dovrei avere il rispetto di persone che pensano che io sia tenuto, senza
battere ciglio, a lavorare 12 ore al gg, giocarmi i weekend o lavorare
come un pazzo solo perché un commerciale ha deciso per vincere l'appalto
di giocare con la vita lavorativa degli altri?
Cazzi dell'azienda: che assuma a TD o si rivolga a freelance per
riuscire a starci nei tempi avendo risorse in più.
E ribadisco: quando ciò accadeva o si consegnava overtime oppure uno dei
due (io/azienda) ci sfanculavamo dopo l'incarico.
STeve
2008-01-13 16:20:37 UTC
Permalink
Post by Ughetto
vostra esperienza quali sono gli aspetti positivi e negativi delle due
cose e quale settore potrebbe darmi maggiori soddisfazioni?
E' come se ci chiedessi se ti piace piu' la torta o il gelato.
Come caspita possiamo sapere cosa puo' darti piu' soddisfazioni ?

Dipende dai tuoi valori, ad esempio dai piu' importanza ai soldi o a
quello che fai e quello che sei ?

A te, cosa piace fare ? In tutti questi anni di studio non hai mai
nemmeno provato a progettare un SW o mettere in piedi e gestire un sistema ?
Nemmeno per gioco ? Non hai analizzato cosa hai provato nei differenti
casi ?

Insomma, io ho scelto di diventare uno sviluppatore perche' mi piace
costruire cose, mi piace partire da zero e arrivare ad avere un qualcosa
che "fa" qualcosa e adoro questa attivita', mi da' soddisfazioni.
Gestire sistemi non mi da' la stessa soddisfazione che progettarli,
anche se e' una cosa altrettanto necessaria e IMHO ogni sviluppatore
dovrebbe avere, nell'ordine, o un sistemista che lo affianca o nozioni
base di sistemi per poter gestire quanto gli serve.

IMHO lascia stare quello che gli altri ti dicono e fai quello che ti
piace fare.
In entrambi i casi SE davvero ami fare qualcosa e vuoi soddisfazioni, ad
ogni livello ma sopratutto a livello umano, considera che magari
dovresti andare via dall'Italia.


C'ya
Steve
Osid
2008-01-13 17:48:14 UTC
Permalink
Post by STeve
Dipende dai tuoi valori, ad esempio dai piu' importanza ai soldi o a
quello che fai e quello che sei ?
In che senso STeve?
Sembra quasi che se uno dà più importanza ai soldi allora è meglio fare
il sistemista e se dà più importanza a quello che fà deve fare lo
sviluppatore :-D
Post by STeve
Insomma, io ho scelto di diventare uno sviluppatore perche' mi piace
costruire cose, mi piace partire da zero e arrivare ad avere un qualcosa
che "fa" qualcosa e adoro questa attivita', mi da' soddisfazioni.
Quoto. Abbiamo la stessa filosofia :-)
Post by STeve
Gestire sistemi non mi da' la stessa soddisfazione che progettarli,
anche se e' una cosa altrettanto necessaria e IMHO ogni sviluppatore
dovrebbe avere, nell'ordine, o un sistemista che lo affianca o nozioni
base di sistemi per poter gestire quanto gli serve.
Quoto.
Post by STeve
IMHO lascia stare quello che gli altri ti dicono e fai quello che ti
piace fare.
Aggiungo valutando anche se quello che gli piace fare lo fà campare o meno.
Con i tempi che corrono fare quello che gli piace fare potrebbe
significare esporlo a grossi sacrifici che non intende affrontare o
esporlo a difficoltà economice per anni ed anni.
Meglio IMVHO fare quello che piace a patto che non comporti sacrifici
immani e che comporti di riuscire ad avere una sufficiente sicurezza
economica.
Post by STeve
In entrambi i casi SE davvero ami fare qualcosa e vuoi soddisfazioni, ad
ogni livello ma sopratutto a livello umano, considera che magari
dovresti andare via dall'Italia.
Vero ma io, più che sul livello umano, lo metterei sul livello economico.
In Italia si possono comunque, cercando bene, avere soddisfazioni ma a
livello economico non ci sarà mai il giusto riconoscimento che c'è
all'estero nella nostra professione.
STeve
2008-01-13 18:56:13 UTC
Permalink
Post by Osid
In che senso STeve?
Sembra quasi che se uno dà più importanza ai soldi allora è meglio fare
il sistemista e se dà più importanza a quello che fà deve fare lo
sviluppatore :-D
No, non in quel senso.
Se uno da' piu' importanza ai soldi (ad esempio) meglio che vada a fare
altro piuttosto che un lavoro tecnico, in Italia.
Osid, non posso riassumere in una frase, ma nemmeno in un post, le
infinite variabili che formano il "valore" di una persona, ovvero quello
in cui crede.
Anche, non essere dicotomico.
Io non "do' " valore ai soldi, nel senso che per me sono un mezzo, non
un fine.
Ma c'e' gente che vive solo per far soldi, ergo gente che da' valore ai
soldi, che ama fare i soldi per poi non farci nulla con essi se non
credere di avere piu' potere.
Io vorrei avere tanti soldi solo perche' potrei fare piu' di quel che mi
piace, quindi so benissimo che servono ma non vivo con l'obiettivo di
accumularli.

Ma appunto ho altri valori, come quello di voler "costruire" qualcosa
piuttosto che usarla.
Post by Osid
Aggiungo valutando anche se quello che gli piace fare lo fà campare o meno.
Osid, anche questo e' implicito.
Se non riesci a campare di quello che fai, schiatti, ergo non fai piu'
nulla, quindi a che pro sottolinearlo ?
Anzi, proprio per quello, SE davvero una persona ama fare qualcosa e
questo qualcosa dove ci si trova scarseggia, bisognerebbe prendere in
considerazione l'andare dove quel qualcosa c'e'.
Ma anche questo e' IMHO ovvio e doverlo sottolineare mi pare offensivo
per chi legge.
Post by Osid
Con i tempi che corrono fare quello che gli piace fare potrebbe
significare esporlo a grossi sacrifici che non intende affrontare o
esporlo a difficoltà economice per anni ed anni.
Eheheh ne abbiamo gia' discusso di questa cosa :)
IMHO all'inizio sacrifici ne dovra' fare e tanti, ma proprio perche' uno
ama fare qualcosa, ha piu' possibilita' nel lungo periodo di mettersi a
posto.
Purtroppo e' solo una favola quella che ogni persona puo' avere tutto
quel che vuole con poco sforzo se non nullo.
Nulla e' dovuto e devi lottare ogni singolo giorno della tua vita per
avere qualcosa e la popolazione e' in aumento !
Non vedo come ognuno possa avere "per diritto divino" quello che vuole
senza lottare duramente.
E lottare per lottare, meglio lottare per qualcosa che si ama piuttosto
per un qualcosa che pure ti sta sui coglioni.
Post by Osid
Meglio IMVHO fare quello che piace a patto che non comporti sacrifici
immani e che comporti di riuscire ad avere una sufficiente sicurezza
economica.
IMHO questa e' una filosofia perdente.
Per qualcuno puo' anche andar bene, magari perche' ha la fortuna di
avere parenti/amici/ecc. che gli parano il culo.
Purtroppo sui grandi numeri non funziona cosi'.
Per riuscire ad arrivare da qualche parte devi lottare con le unghie e
piu' fai quel che ami e in cui credi, in qualcosa che ti da'
soddisfazioni, piu' hai una probabilita' maggiore di riuscire nel lungo
periodo.
Se fai qualcosa solo "per campare", solo perche' al momento da' qualche
centesimo di piu', la massima aspirazione sara' appunto quella di
campare, non di "lasciare il segno" e fare quello che ti piace fare.
Ergo i sacrifici te li farai lo stesso ma alla fine non avrai ottenuto
nulla, ne' ti sarai preso qualche soddisfazione facendolo.
IMHO una vita buttata via.
Post by Osid
Vero ma io, più che sul livello umano, lo metterei sul livello economico.
No no, e' proprio il livello umano che conta.
Quello economico si limita a seguire.
Se in un paese i tecnici sono considerati zero, otterranno zero.
Se in un paese i tecnici sono considerati meglio, sul piano umano, ergo
chiunque ti riconosce il lavoro che fai, i soldi che puoi ottenere
saranno di piu' "per conseguenza".
Anche questa cosa e' di un ovvio per me da non riuscire ad esplicitarla ...
Post by Osid
In Italia si possono comunque, cercando bene, avere soddisfazioni ma a
livello economico non ci sarà mai il giusto riconoscimento che c'è
all'estero nella nostra professione.
Ovvio. Perche' anche sul piano umano la societa' italiana in genere non
ci riconosce come "lavoratori".
E i datori di lavoro in Italia non sono estranei a questa mentalita',
tuttaltro.
Il marcio c'e' ed e' molto ma molto piu' profondo di quanto tu possa
pensare.

C'ya
Steve
Marcoxxx
2008-01-13 18:41:01 UTC
Permalink
Post by Ughetto
Ciao a tutti,
[SNIP]
Post by Ughetto
cose e quale settore potrebbe darmi maggiori soddisfazioni?
Fermo restando che nessuna delle due mansioni che citi rende una mazza in
termini di soldi e di carriera (niente di niente in entrambi i casi e in
futuro sara' sempre peggio):

a) il sistemista guadagna un po' di piu' e lavora forse mediamente un po'
di meno (almeno nella mia esperienza, poi non so), pero' e' piu' probabile
che lo chiamino per lavorare la notte rispetto al programmatore.

b) il programmatore guadagna di meno e lavora mediamente di piu', pero' e'
piu' difficile che qualcuno gli chieda di lavorare di notte.

c) per me fare il programmatore e' (forse era) piu' divertente ma ognuno
ha i suoi gusti personali.


Ciao,
Marco.
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