Post by lucaOK ma certe professioni devono essere protette
prova a fare il medico se non sei laureato in medicina?
come fa u npovro discgraziato ad avere delle garanzie che te
sai curare?
come fa uno ad affidare la progettazione di una casa a un oche non è
ingegnere(o geometra)chi gli dice che non gli cada addosso?
Ok, va bene esploriamo questo esempio. Lasciamo perdere il medico che
e' una professione che non ha nulla a che vedere con l'informatica
sotto il punto di vista della metodologia e dell'approccio. Possiamo
pero' fare un parallelo con il mondo dell'architettura. Costruire una
casa solida e funzionale e' un po' come costruire un software. Ci
sara' l'architetto IT a cui sara' richiesta una competenza teorica
molto forte che potrebbe avere chi ha una laurea in informatica e poi
ci stanno diversi ruoli, analista, tester, sviluppatori, sistemisti,
capi progetto, ecc. ecc. Prendiamo ad esempio il ruolo del
programmatore e paragoniamolo a quello dell'operaio edile. Non e'un
insulto come molti possono pensare, fare l'operaio edile non e' un
mestiere facile, cosi' come quello del programmatore. Ci saranno
quelli specializzati e quelli non, come gli operai. E un operaio edile
ottimo va pagato molto bene, cosi' come il programmatore valido. Resta
pero' il punto che la preparazione teorica richiesta e' minore di
quella che serve ad un architetto. Non che sia un mestiere piu'
facile, anzi, ma e' diverso come impostazione, piu' pratico e meno
teorico. Ora, richiede che per fare l'operaio edile occorre una laurea
in architettura a me sembra una stronzata, o no? Se poi il tuo
discorso e' che visto che c'e' esubero, allora selezioniamo in base a
chi ha la laurea o no, mi sembra alquanto stupido e ingiusto (non
necessariamente un architetto e' piu' bravo a programmare di un
programmatore, anzi spesso non lo e'). Il tutto sempre ammettendo che
la laurea in informatica in Italia riesca effettivamente a dare una
valenza concreta agli studi e che non si esaurisca in un semplice
esercizio di logica (come spesso lo e', e a buona ragione perche' come
mi disse un professore di informatica eccelso "qui all'universita' vi
aiutamo a pensare, i problemi reali li risolverete quando uscirete" -
lo disse agli alunni che volevano studiare subito le librerie del java
invece di conoscere la teoria della programmazione a oggetti) perche'
allora una laurea vale l'altra, da lettere a fisica nucleare,
l'importante e' formarsi un metodo di studio e di approccio alla
risoluzione dei problemi.
Per quanto riguarda la difesa della categoria ipotizziamo di aprire un
albo o un'associazione di informatica. Siamo in una situazione in cui
non contano lauree, non contano certificazioni e spesso non conta
nemmeno l'esperienza. Siamo allo sbando guidati da imprenditori
ignoranti che hanno come unico scopo la sopravvivenza a tutti i costi
e ci battiamo con le armi pari alla Cina, invece di puntare sulla
qualita' e sulla creativita' cerchiamo di competere sul costo. In
queste condizioni, quando crollano tutti i valori possibili, davvero
penso che un albo o un'associazione possa risolvere qualcosa?
Spero che mi sono espresso in maniera adeguata e che se ci sono
opposizioni a questa tesi vengano fuori non dalle solite due righe di
pregiudizio ottuso (e il medico faccia il medico, ecc. ecc.) ma da
osservazioni che mi aiutino a comprendere qualcosa che non ho ancora
compreso.
Post by lucalui non è in grado di giudicare
medita caro mio
Medita tu su due cose: primo, se questa frase ti sembra un modo
intelligente per terminare un post e due, l'eventualita' di quotare in
maniera corretta.
Saluti,
Franco