Suarez
2023-01-10 11:31:19 UTC
Prendo spunto da questo video del bravo Roberto De Pedrini
per iniziare una riflessione insieme a voi.
Nel video si vede De Pedrini istruire l'AI di chatGPT per scrivere due semplici
programmi in due linguaggi diversi (ILE RPG tipico del mondo AS400 e Node).
Si tratta ripeto di un programma semplice (la lettura di una tabella db clienti
e la sua stampa a video), ma non è difficile immaginare uno scenario da qui a 10
anni (e probabilmente molto meno) in cui l'AI sarà in grado di produrre del
codice quantitativamente e qualitativamente più complesso.
Mi sembra dunque assolutamente plausibile uno scenario in cui al chatGPT di
turno saranno delegate prima le attività più semplici e poi quelle più complesse.
E noi? Noi umani di professione "informatici"?
Ecco, noi altri ci vedrei probabilmente in un'altra funzione o attività.
Non più esperti di tecnologia ma esperti di processi o funzioni.
E probabilmente saremo impegnati a spiegare al chatGPT di turno cosa deve fare
per ottenere, nella migliore delle ipotesi, dei semilavorati da raffinare o
completare, nella peggiore testare e rimandare indietro se necessario per
corregerli.
In definitiva nulla di nuovo sotto il sole, se pensiamo al proliferare una 15 di
anni fa di strumeni legati alle metodologie UML che di fatto questo
promettevano, descrivimi compiutamente e completamente il processo e/o funzione
e ti fornirò il codice che la realizza (riassumo in maniera sbrigativa ma tant'è).
Qui c'è un deciso passo avanti e per essere concorrenziali con questa AI
occorrerà essere o molto bravi o molto economici.
Voi che ne pensate?
per iniziare una riflessione insieme a voi.
Nel video si vede De Pedrini istruire l'AI di chatGPT per scrivere due semplici
programmi in due linguaggi diversi (ILE RPG tipico del mondo AS400 e Node).
Si tratta ripeto di un programma semplice (la lettura di una tabella db clienti
e la sua stampa a video), ma non è difficile immaginare uno scenario da qui a 10
anni (e probabilmente molto meno) in cui l'AI sarà in grado di produrre del
codice quantitativamente e qualitativamente più complesso.
Mi sembra dunque assolutamente plausibile uno scenario in cui al chatGPT di
turno saranno delegate prima le attività più semplici e poi quelle più complesse.
E noi? Noi umani di professione "informatici"?
Ecco, noi altri ci vedrei probabilmente in un'altra funzione o attività.
Non più esperti di tecnologia ma esperti di processi o funzioni.
E probabilmente saremo impegnati a spiegare al chatGPT di turno cosa deve fare
per ottenere, nella migliore delle ipotesi, dei semilavorati da raffinare o
completare, nella peggiore testare e rimandare indietro se necessario per
corregerli.
In definitiva nulla di nuovo sotto il sole, se pensiamo al proliferare una 15 di
anni fa di strumeni legati alle metodologie UML che di fatto questo
promettevano, descrivimi compiutamente e completamente il processo e/o funzione
e ti fornirò il codice che la realizza (riassumo in maniera sbrigativa ma tant'è).
Qui c'è un deciso passo avanti e per essere concorrenziali con questa AI
occorrerà essere o molto bravi o molto economici.
Voi che ne pensate?
--
Questa email è stata esaminata alla ricerca di virus dal software antivirus Avast.
www.avast.com
Questa email è stata esaminata alla ricerca di virus dal software antivirus Avast.
www.avast.com